“Attendere l’inatteso” di Goffredo Boselli – San Paolo - 2/11
Se c’è un libro che non è per adatto a “baciapile” e cristiani cattolici alla ricerca della retorica natalizia è questo scritto dal monaco Goffredo Boselli. La centralità del testo non è il Natale ma l’Avvento, il tempo dell’attesa che – come ci ricorda l’autore – è il vero senso della festa cristiana. Il richiamo è alla vita piena: “Questa è la vera alternativa che ci attende, vivere o sopravvivere come persone e come società” Il monaco che ha vissuto l’esperienza di Bose, ci ricorda che “essere credenti in attesa significa, allora, stare nel mondo non come chi possiede già tutto e non ha nulla da aspettarsi, ma come coloro che mancano non solo di qualcosa, ma mancano dell’essenziale del loro unico Signore”. Un appello al prendersi cura degli altri perché ciò “vuol dire riconoscere il valore di ogni singola persona e di ciascuna relazione”. Un libro per credenti e non.