Capitoli

  1. I 10 (+1) libri da regalare e leggere a Natale: da Hubert Messner a Tiziana Ferrario, ecco i nostri consigli
  2. “Attendere l’inatteso” di Goffredo Boselli – San Paolo
  3. “La manutenzione dei tasti dolenti. Come riconoscerli e gestirli per stare bene con se stesso e gli altri” di Daniele Novara – Bur Rizzoli
  4. “Sull’amicizia” di Eugenio Borgna – Raffaello Cortina Editore
  5. “Non dire gatto. Una storia naturale, e no” di Paola Valsecchi – Il Mulino
  6. “Il presepe” di Marino Niola ed Elisabetta Moro – Il Mulino
  7. “Una gioia mai provata. San Francesco e l’invenzione del presepe” di Enzo Fortunato – San Paolo
  8. “Maometto filosofo. Illuminismo ed Islam” di Gian Carlo Corada – Farina Editore
  9. “La bambina di Odessa. La battaglia di una madre, la promessa fatta a un figlio” di Tiziana Ferrario – Chiarelettere
  10. “Cosa c’è di là. Inno alla vita” di Enzo Bianchi – Il Mulino
  11. “I figli che non voglio” a cura di Simonetta Sciandivasci – Mondadori
Cultura

I 10 (+1) libri da regalare e leggere a Natale: da Hubert Messner a Tiziana Ferrario, ecco i nostri consigli

Regalare un libro fa sempre bene, in ogni occasione. Lo scrittore Tahar Ben Jelloun ha scritto che “una biblioteca è una stanza di amici”. In questi giorni che precedono il Natale, le librerie si riempiono di novità editoriali oppure mettono in bella mostra qualche titolo o qualche scrittore. Scegliere un libro per un amico, per una persona non è facile. Lo abbiamo fatto per voi selezionando tra i tanti alcuni titoli “adatti” a questo tempo e altri che possono essere delle letture che vi faranno dire: “Lo rileggerei”.

“Sul filo del crinale. La vita e la morte nell’esperienza di un medico amante dell’avventura” di Hubert Messner e Lenz Koppelstätter – Raetia editore

Il cognome richiama immediatamente alla memoria il famoso Reinhold, l’alpinista: l’autore di questo libro scritto a quattro mani con il giornalista e scrittore di romanzi gialli Lenz Koppelstätter, è uno dei setti fratelli dello scalatore (uno di loro è morto proprio in montagna) e ci parla di altre vette, quelle della vita: la sua e quella di tanti bambini che ha conosciuto come primario della terapia intensiva neonatale. Il dottor Messner (che tra l’altro con il fratello ha compiuto spedizioni in Himalaya, Groenlandia, Mongolia e Polo Nord) in queste pagine prova a rispondere a domande esistenziali: quando comincia la vita? Quando è degna di essere vissuta? E quando è meglio lasciar andare con dolcezza un piccolo paziente? Koppelstätter e Messner, si conoscono nei corridoi dell’ospedale, quando il primogenito del giornalista viene al mondo prematuro all’ospedale di Bolzano. “Sul filo del crinale” è come un fllm con il racconto principale di Messner e la voce del secondo io di Koppelstätter che riporta la sua toccante testimonianza. Una narrazione, tre storie: “In quel frangente – scrive il medico – notai che Reinhold e io avevamo un modo di pensare, di vedere il mondo e di prendere decisioni molto più simile di quanto credessi. Senza di lui non sarei riuscito a fare tutto questo. Ma dopo quei tre giorni nella tenda anche lui si fidò di me. Capì che potevo essere utile per quell’avventura”.