Almeno cinque donne sono state arrestate a Kabul, la capitale dell’Afghanistan, per aver protestato contro il bando dell’università alle studentesse imposto dal regime talebano. Due di loro sono state rilasciate, le altre tre restano in carcere. Tra gli arrestati ci sono anche tre giornalisti. Alcuni video postati online mostrano oltre venti donne in hijab (il copricapo che lascia scoperto il volto) sfilare in corteo lungo le strade della città, mostrando striscioni e gridando slogan. Le dimostranti intendevano raggiungere il palazzo dell’università, ma il corteo ha cambiato destinazione a causa del gran numero di agenti dispiegati davanti l’edificio. Secondo la Bbc ci sono state proteste in strada anche nella provincia di Takhar, all’estremità nord-orientale del Paese.
Martedì il nuovo divieto è stato imposto dal ministero dell’Istruzione con effetto immediato: agli atenei pubblici e privati è arrivato l’ordine di impedire alle donne di frequentare i corsi. Il loro diritto allo studio, è stato comunicato, sarà sospeso fino a quando nelle università non sarà predisposto “un ambiente adatto”. Si tratta solo dell’ultima stretta sull’educazione femminile da quando i Talebani sono tornati al potere nell’agosto 2021, deponendo il governo filo-Usa di Ashraf Ghani: le ragazze erano già state escluse dall’istruzione secondaria lo scorso 23 marzo, con la mancata riapertura delle scuole a loro riservate.