I media americani l’hanno già ribattezzata ‘bomb cyclone‘ o ‘snowmaggedon‘, nomi altisonanti e roboanti per quella che si annuncia essere una tempesta invernale senza precedenti. I meteorologi del National Weather Service hanno lanciato l’allarme, definendo quanto che accadrà nelle prossime ore un “evento di tipo irripetibile” con temperature glaciali ovunque negli Stati Uniti e punte di -57 gradi in alcune zone montuose del Wyoming. Lo stato di New York – assieme a Georgia, Kentucky, Missouri, Maryland, North Carolina e Oklahoma – ha dichiarato lo stato d’emergenza, oltre 2300 i voli cancellati alle 20.30 di giovedì 22 dicembre (le 2.30 del mattino in Italia), con enormi disagi per i milioni di americani in partenza per le feste di Natale.
Benché il picco sia atteso nelle prossime ore, la tempesta invernale ha già iniziato a far sentire la sua morsa nelle zone centrali e orientali degli Usa, con cali di temperatura record e condizioni nevose pesantissime, che hanno provocato anche chiusure di autostrade e diverse dichiarazioni di emergenza. La tempesta sta toccando quasi tutti gli stati, con più di 100 milioni di persone negli Stati Uniti attualmente in allerta per condizioni meteorologiche invernali e vento gelido. A causa del fronte artico che si sposta verso est, a Denver si è avuto un calo della temperatura di 24 gradi in soli sette minuti, con il record di -37 gradi in un’ora all’aeroporto internazionale, il più grande mai registrato in quella località, secondo il National Weather Service di Boulder. E Cheyenne, nel Wyoming, ha visto un calo della temperatura di 30 gradi in soli 10 minuti e un calo della temperatura di 43 gradi da record in un’ora. Il governatore della Georgia Brian Kemp ha dichiarato lo stato di emergenza, dicendo che “le comunità in tutto lo stato stanno per vedersela con temperature che non hanno sperimentato in un decennio o più”.