Sono circa 330 i medicinali per cui si sta registrando una carenza in Germania. L’Agenzia federale per i farmaci (Bfarm) indica una situazione critica per almeno 51 preparati con 17 principi attivi. Si tratta soprattutto di generici come gli antinfluenzali o sciroppi per la tosse per bambini, ma anche medicinali come il tamoxifene, prescritto nelle terapie oncologiche, ed alcuni antibiotici. Il presidente dell’Ordine dei medici Klaus Reinhardt è arrivato a lanciare l’idea di mercatini dei farmaci, anche scaduti, rimasti nelle credenze casalinghe. Molti tedeschi che vivono vicino alla frontiera si recano in Olanda o Francia a comprare il paracetamolo .
Il ministro della sanità Karl Lauterbach (Spd) è intervenuto con decisione, spiegando per combattere la scarsità occorrono incentivi economici: “Abbiamo esagerato nella razionalizzazione ed approvvigionamento dei farmaci liberi da brevetto” occorre porre fine alla “politica del discount”. Le casse malattia pubbliche rimborsano un prezzo unitario fisso e concludono generalmente a tal fine un accordo con il produttore del generico più economico. Le farmacie possono così vendere ai mutuati solo quello, anche se in applicazione di regole previste durante la pandemia in caso di mancanza possono cambiarlo con uno analogo. Il mutuato deve pagare altrimenti la differenza e non versa nulla solo se il prezzo del farmaco è del 30% inferiore all’importo fisso di quello convenzionato. All’estero invece possono essere rimborsati anche prezzi più alti e se c’è scarsità, come sta accadendo ora a causa dell’impennata stagionale della domanda (dopo che in passato con le mascherine non si erano verificate ondate influenzali), i produttori evitano il mercato tedesco.
Lauterbach ha perciò imposto più elasticità sui prezzi per i farmaci per bambini. Le mutue tedesche non potranno ora più contrattare sconti e prezzi fissi con i produttori, e per i presidi necessari per le cure pediatriche elencati dall’Agenzia federale per i farmaci, devono subito garantire un rimborso del 50% maggiore al minimo, allargando la gamma dei medicinali, tra cui i mutuati potranno scegliere. Per rendere stabilmente attrattivo il mercato tedesco, la misura non avrà durata temporanea. La capa dell’Associazione delle casse mutua pubbliche (Gkv) Doris Pfeiffer parla apertamente di “impressionante regalo natalizio alle aziende farmaceutiche” mentre l’incremento dei premi che potranno essere richiesti agli iscritti nel 2023 sarà contenuto nello 0,3%. Gli istituti mutualistici pubblici pronosticano già un deficit di 17 miliardi l’anno prossimo.
Con una nuova legge, che dovrebbe essere completata per l’inizio dell’anno e discussa in un vertice sulla politica farmaceutica con tutti gli attori del settore, Lauterbach mira anche a rendere di nuovo attrattiva la produzione in Germania dei farmaci antitumorali e degli antibiotici. Specie nel caso di principi attivi che richiedono lavorazioni complesse, è stata infatti favorita la concentrazione della produzione in paesi asiatici e ne è nata una pericolosa dipendenza. Per scongiurare penurie in futuro, le casse malattia pubbliche dovranno concludere due convenzioni, oltre che col fornitore del prodotto più economico confezionato in Asia, anche con quello che garantisce il prezzo più basso per lo stesso principio attivo prodotto nell’Ue, che si divideranno la commessa.
Per i farmaci convenzionati verranno altresì imposte ai produttori scorte di magazzino per più mesi, e dovrà essere controllato più attentamente lo stato dei rifornimenti. Le farmacie che non hanno disponibilità di un preparato, potranno poi sempre consegnarne uno con lo stesso principio attivo, o produrlo esse stesse. Se dovranno procedere a consulto con il medico curante avranno titolo ad un forfait di 50 centesimi in più. L’efficacia delle misure, nei piani del ministero, dovrà poi essere valutata entro la fine del 2025. Scontato il plauso dell’Associazione di produttori farmaceutici Pro Generika. Anche le associazioni dei medici mutualistici (Kbv) e dei farmacisti vedono nei piani del ministro un passo nella giusta direzione, ma sono scettiche sul fatto che le cose possano migliorare in tempi rapidi. Per il Consiglio federale delle associazioni farmaceutiche tedesche (Abda) l’esiguità del premio in caso di consulto con un medico è poi una “sfacciataggine”. È prevedibile uno scontro interministeriale per il finanziamento tra Lauterbach ed il collega delle Finanze Lindner, ma l’iniziativa del ministro della Sanità sta incontrando approvazione tra tutte le forze politiche di maggioranza.
Intanto con il moltiplicarsi dei vuoti negli scaffali delle farmacie si levano appelli perché i medici pediatri tengano aperti più a lungo gli ambulatori anche durante le festività ed il principale ospedale di Berlino, la Charité, che già deve affrontare la carenza di personale, affollato di richieste pediatriche ha disposto la sospensione di tutti gli interventi non urgenti fino all’anno prossimo. Mentre l’associazione tedesca dei medici di famiglia richiede che, a fronte degli ambulatori pieni, i propri iscritti possano alzare le tariffe.