In un’intervista rilasciata a Il Messaggero, la conduttrice ha raccontato di quando un suo ex compagno, che ora non c’è più, l’ha stalkerizzata arrivando al punto anche di minacciarla di morte
Le violenze lasciano cicatrici indelebili che è difficile da rimarginare, soprattutto quando si è in giovani età, indifesi e senza il coraggio di chiedere aiuto e di farsi aiutare. Ne sa qualcosa Mara Venier che in un’intervista rilasciata a Il Messaggero ha raccontato di quando un suo ex compagno, che ora non c’è più, l’ha stalkerizzata arrivando al punto anche di minacciarla di morte. Ironia della sorte, proprio nei giorni scorsi la conduttrice è stata protagonista di uno spot contro la violenza sulle donne nel quale spiega: “La gelosia, l’umiliazione, il controllo, la molestia. Oltre la violenza fisica esiste anche quella psicologica ed è anche tra le mura di casa. Se pensi di esserne vittima chiama il numero 1522“.
Una violenza che, purtroppo, conosce benissimo e che ha vissuto sulla propria pelle: “Un altro cerchio della mia vita che si chiudeva: quando ero poco più che ventenne – racconta la conduttrice di Domenica In nell’intervista al quotidiano romano – sono stata oggetto della violenza, minacciata di morte con un coltello, stalkerizzata per anni. La Mara di oggi gli avrebbe fatto un paiolo così: quella del tempo era nelle mani di quest’uomo, che ora è morto, aveva paura a denunciare. Quando ho girato lo spot che parla di controllo psicologico, economico avevo la voce che si spezzava: era la mia storia. Ripensavo a quando la psicologa mi disse che rischiavo il suicidio, tra botte e umiliazioni. Mi sono ribellata a lei e lui. Ora mi sono dipinta il 1522 sulla mano e non mi pare vero, dopo 50 anni, di essere stata proprio io. Mi sarebbe piaciuto lo vedesse, quello spot, proprio lui”. Il dolore di questa ferita, però, è stato attenuato dal grande amore con Nicola Carraro, suo marito dal 2006: “L’unico che non voleva cambiarmi. L’unico che non è geloso del mio passato, anche degli uomini del mio passato. È lui a dirmi: hai chiamato Jerry Calà? Ci vediamo con Renzo Arbore?”.