Niente pranzi e cene dalla Vigilia a Santo Stefano nei ristoranti del popolare chef. La spiegazione? “Così il mio staff potrà tornare dai propri cari"
Facciamocene una ragione. Alessandro Borghese ha deciso. Non si tratta del solito voto tondo tondo del reality televisivo “4 ristoranti”, ma dei suoi locali di Milano e Venezia. Rimarranno chiusi a cavallo della ricorrenza più amata. Porte sbarrate il 24, 25 e 26 dicembre. E Buon Natale a casa vostra, oppure altrove. Niente pranzi e cene dalla Vigilia a Santo Stefano nei ristoranti del popolare chef. La spiegazione? “Così il mio staff potrà tornare dai propri cari, che spesso vivono in Calabria, Puglia e Sicilia”. Borghese non è l’unico. La stessa politica è condivisa da altri colleghi celebri, come Davide Oldani e Pietro Leemann.
Per Borghese non è una novità. E’ il secondo anno in cui decide di lasciare a casa la sua brigata. Lui, ormai una celebrità anche in versione televisiva, è titolare dell’insegna Il lusso della semplicità che campeggia sui due locali di via Bellisario a Milano e all’interno del Casinò di Venezia, Borghese spiega la sua decisione alla Stampa. Parole semplici: “Voglio che i miei collaboratori in quei giorni possano stare con le loro famiglie”. Anche perché poi arriveranno giorni impegnativi. Tutti di nuovo ai fornelli e a servire in sala a Milano dal 27 al 29 nel capoluogo lombardo. E poi sposamento in Laguna dal 30: inizia la preparazione del cenone e del pranzo del primo gennaio.
“Io sono per il Natale a casa – insiste Borghese – anche perché Milano e Venezia sono due città frenetiche: lavoriamo tutto l’anno con orari improponibili quindi almeno per le feste è giusto che tornino dai loro cari”. E lui che cosa farà? Ovviamente riserva anche per se stesso una scelta familiare. Un viaggio in Campania, la regione d’origine della moglie Wilma e del padre. Si cimenterà ai fornelli? Probabile, ma avrà una collaboratrice d’eccezione: la suocera. Anche di lei si decantano le capacità gastronomiche. Prevista una cena a base di pesce.
Si diceva: Borghese non è l’unico ristoratore di grido ad aver preso questa decisione. Vediamo altri casi elencati da Cook. Per lo staff di D’O di Davide Oldani a Cornaredo ferie dal 24 dicembre al 9 gennaio, come Pietro Leemann. Enrico Crippa, tre stelle per lui e il suo locale piazza Duomo ad Alba, stop dal 30 dicembre al 26 gennaio. Il Ristorante Berton con una stella Michelin a Milano chiude dal 26 dicembre all’11 gennaio. Niente ultimo dell’anno per Niko Romito. Di lui si è parlato molto negli ultimi giorni per una curiosa avventura. Ha ricevuto la visita del bellissimo orso ribelle Juan Carrito davanti al suo ristorante Casadonna Reale di Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila. Se l’è cavata con una battuta: “È passato per un salutino. Chiedeva per un panettone. E’ andato spedito verso le cucine. La natura che abbiamo qui intorno è viva”.
Niente Natale e Capodanno per Casa Perbellini a Verona. Mauro Uliassi del tre stelle di Senigallia e la sua brigata chiudono bottega dal 19 dicembre. Scrivono sul sito: “Letargo creativo”. Riapriranno in primavera. Ancora a Senigallia Mauro Cedroni del due stelle Madonnina del Pescatore tornerà al lavoro a febbraio.