Silvano Agosti e Bruno Zanin: i miei unici amici nel mondo del cinema (e questo mi rende felice)
Quando ero adolescente sognavo di diventare l’Uomo Ragno, ma farmi mordere da un ragno radioattivo non mi garbava come idea, allora optai per Dio, pregavo Dio ogni sera di darmi il potere di arrampicarmi sui muri, facevo delle prove sul muro della mia cameretta (mio fratello mi guardava in modo strano) ma niente da fare, non facevo presa, inizia a dubitare dell’esistenza di Dio e diventai poco a poco ateo. In un mondo senza Dio decisi di diventare io stesso un dio: sarei diventato un regista!
Col tempo mi resi conto che il vero dio del mondo del cinema è il denaro, quindi il produttore, allora cambiai idea è decisi di diventare il regista della mia vita, l’unico kolossal a mia disposizione, un kolossal a misura d’uomo. Ebbene, nella mia vita ho avuto un dono meraviglioso: l’amicizia con Silvano Agosti e Bruno Zanin.
Non a caso si tratta di due irregolari, due artisti che hanno fatto la storia del cinema ma che nello stesso tempo appartengono più alla vita che al mondo del cinema. Il sogno di calpestare il tappeto rosso di Cannes o di Venezia è svanito, ma in compenso ho capito che il mio tappeto rosso non ha bisogno di festival per esistere, ho capito che il mio tappeto rosso è il volto umano e sono diventato un video ritrattista, uno dei migliori in circolazione (la modestia? che roba è?).
Volevo diventare l’Uomo Ragno ma ho scoperto di non essere un arrampicatore sociale, quello che mi interessa è l’amicizia, non il denaro e i suoi sottoprodotti. Così ogni mio “film” è solo l’espressione di un sentimento di amicizia, ogni volta che mi incontro con Silvano o con Bruno accendo la mia videocamera e loro si lasciano catturare con generosità, donandomi la loro anima, la loro naturalezza, ed è quello che più mi interessa come regista.
Ho dei ricordi bellissimi: un pomeriggio passato con Silvano sul suo motorino in giro per Roma, io dietro con la mia videocamera e lui a guidare nel traffico, mentre mi parla della sua vita, dei suoi amori, di Lea Massari, del suo incontro con Buñuel e Bergman, della sua amicizia con Monte Hellman o Alejandro Jodorowsky.
Con Bruno ricordo una passeggiata per Milano dove gli dico “tu hai tentato di sollevare la tabaccaia in Amarcord, ora io cercherò di sollevare te” e l’ho sollevato mentre lui mi fissava tra il divertito e il compassionevole. Sono diventati amici intimi, hanno conosciuto la mia famiglia, sono venuti a passare dei giorni con me nella casa del mare, hanno dormito sul mio divano, ci siamo svegliati assieme, abbiato fatto colazione assieme, pranzato e cenato, li ho visti in mutande o con deliziosi asciugamani rosa attorno alla vita, abbiamo avuto amici in comune, abbiamo chiacchierato di tutto: di cinema, ma soprattutto d’amore e di libertà.
Silvano fa parte della storia del cinema (tutti i film che ha diretto e montato) e fa parte della storia della mia vita, mi ha dato fiducia in me stesso, mi ha sostenuto con il suo affetto e la sua stima, si è detto fiero di avermi passato il testimone della creatività legata alla vita pulsante, e questo per me è come avere vinto la Palma d’oro a Cannes, anzi: molto meglio. Con Bruno posso dire di essere uno dei suoi registi, e i suoi registi sono stati Fellini per il cinema e Ronconi e Strehler per il teatro, e scusate se è poco, non so se rendo l’idea.
Molti miei “colleghi” fanno film con i soldi, tanti soldi, vanno nei festival, dirigono spot della Nike, ma quanti di loro possono vantare un “curriculum vitale” così luminoso? Conservo con amore un poster di Amarcord dove Bruno (Titta) ha scritto con il pennarello: a Ricky, amico poeta e viveur, con stima e affetto. Sono un dilettante perché per me conta solo il diletto, ma quanti dilettanti possono vantare questi doni così preziosi? Se sono miei amici, significa che hanno visto qualcosa in me, vuoi vedere che anche io sono un artista?
Così mi ripeto nei momenti di sconforto (a volte ci sono), quando mi sento ignorato, negletto, misconosciuto, preso in giro dagli haters (“sei un fallito, nessuno ti caga”). Sarò pure un fallito, ma ho la stima e l’amicizia di Bruno Zanin e Silvano Agosti, loro sono il mio regno, il regno dell’amicizia e della vita, ed è in fondo anche il regno del cinema, se cinema è movimento, quindi: vita. Che dire di più? Io sono felice di essere Ricky Farina e solo questo conta, terribilmente felice.
Vi lascio con due piccoli video ritratti a Bruno e a Silvano, per chi ha tempo, curiosità e voglia di vederli, sono film semplici, dilettanteschi e dilettevoli, come il sottoscritto.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Palermo, 9 mar. (Adnkronos) - "Il nostro governo ha scelto di realizzare i termovalorizzatori con risorse pubbliche, stanziando 800 milioni di euro attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc). Questo per evitare che il costo di ammortamento potesse ricadere sui cittadini attraverso tariffe esorbitanti. Noi vogliamo evitare questo errore e garantire un sistema sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Non solo". Così, in un intervento sul Giornale di Sicilia il Presidente della Regione siciliana Renato Schifani. "I termovalorizzatori rappresentano una grande opportunità anche per il nostro sistema energetico- dice -In un periodo storico in cui i costi dell’energia sono sempre più elevati e la transizione ecologica è una priorità globale, trasformare i rifiuti in energia significa rendere la Sicilia più autonoma, ridurre la dipendenza da fonti fossili e creare un sistema. Il nostro cronoprogramma: entro questo marzo/aprile bando per progettazione; entro settembre 2026 inizio lavori (durata diciotto mesi). La Sicilia non può più permettersi di rimanere prigioniera dell’emergenza, della precarietà, dell’inerzia. È il momento di agire con coraggio e senso del dovere".
"Chi si oppone abbia almeno l’onestà di dire chiaramente perché e di assumersi la responsabilità di condannare questa terra al degrado e all’inefficienza- dice Schifani - Non possiamo accettare che il futuro della Sicilia venga bloccato da interessi di parte, da vecchie logiche a volte ambigue. Non possiamo più tollerare un sistema che penalizza i cittadini, le imprese e l’ambiente. La nostra Regione merita di voltare pagina. Merita un futuro fatto di pulizia, decoro e sostenibilità. Noi andremo avanti, con determinazione e con la convinzione che questa sia l’unica strada possibile. Anche se in salita. In tutti i sensi. Perché la Sicilia merita di più".
Palermo,9 mar. (Adnkronos) - "Perché, dopo vent’anni di dibattiti e promesse mancate, ancora oggi qualcuno si oppone alla realizzazione di impianti di termovalorizzazione? L’esperienza europea dimostra che questi impianti sono una soluzione efficiente e sicura per chiudere il ciclo dei rifiuti, trasformando ciò che non può essere riciclato in energia pulita. Eppure, in Sicilia si è continuato a rinviare, mentre le discariche si riempiono e i cittadini pagano bollette sempre più alte per smaltire i rifiuti altrove. È davvero un problema di tutela ambientale? No, perché i moderni termovalorizzatori sono progettati per garantire emissioni praticamente nulle, rispettando i più severi standard europei". Così il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, in un intervento sul Giornale di Sicilia. "Parlare di inquinamento è oggi fuori luogo: in molte città del Nord Italia, in Europa e nel mondo, questi impianti convivono con i centri abitati senza alcun impatto sulla qualità dell’aria", dice.
"Forse si vuole difendere il business delle discariche? È un dubbio legittimo. Il sistema attuale, infatti, ha spesso alimentato interessi economici poco trasparenti, in alcuni casi perfino legati alla criminalità organizzata. E di questo ho parlato in occasione della mia audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle ecomafie", conclude Schifani.
Palermo, 9 mar. (Adnkronos) - "La Sicilia, purtroppo, vive da decenni un’emergenza che sembra diventata strutturale. Il mio governo ha individuato fin dalla campagna elettorale questo come un obiettivo primario, consapevole che la gestione dei rifiuti non è solo un problema ambientale, ma anche sociale ed economico. Abbiamo ereditato una situazione di stallo, con un sistema fondato su discariche ormai al collasso, senza un’efficace pianificazione e con una raccolta differenziata ancora insufficiente. E soprattutto, mancava uno strumento fondamentale: il Piano rifiuti, indispensabile per poter programmare e realizzare qualsiasi intervento strutturale. Lo abbiamo speditamente adottato nel novembre scorso, dopo un grande lavoro di squadra che ha coinvolto vari organi istituzionali preposti al ramo". Così, in un intervento sul Giornale di Sicilia, il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani,.
"Sapevamo che sarebbe stato un percorso difficile, sia dal punto di vista normativo che politico- prosegue - E a volte avvertiamo una condizione di solitudine, nel dover difendere un’idea di sviluppo che dovrebbe essere patrimonio comune, ma che invece incontra resistenze incomprensibili e a volte ambigue. Non cori da stadio, ma silenzi a volte trasversali e imbarazzanti".
"Non è un caso che il tema dei termovalorizzatori in Sicilia sia presente nel dibattito pubblico da oltre vent’anni, senza mai trovare una concreta soluzione- aggiunge Schifani - In tutto questo tempo, mentre in altre regioni italiane e in Europa si realizzavano impianti di ultima generazione per trasformare i rifiuti in energia, in Sicilia si continuava a rinviare, accumulando ritardi su ritardi e lasciando che il problema si aggravasse. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: città invase dai rifiuti, discariche sature, costi di smaltimento sempre più elevati e una dipendenza dall’estero per l’invio della spazzatura che pesa sulle tasche dei cittadini siciliani per oltre cento milioni all'anno". "Ciò che trovo più preoccupante è la rassegnazione diffusa tra i siciliani. Dopo decenni di annunci e promesse mancate, molti ormai non credono più che il cambiamento sia possibile. Ma io dico che questa volta è diverso. Questa volta il governo regionale ha fatto una scelta chiara e irreversibile: realizzare gli impianti e dare finalmente alla Sicilia una gestione moderna ed efficiente dei rifiuti. E per questo obiettivo dedico due pomeriggi al mese per monitorare di persona il percorso, spesso complesso ma che ci sforziamo di velocizzare. Per non parlare dei numerosi ricorsi presentati contro il mio piano per bloccare il tutto. A questi ci opporremo con fermezza e competenza".
Palermo, 9 mar. (Adnkronos) - I vigili del fuoco del Comando provinciale di Palermo resteranno per tutta la notte tra via Quintino Sella e via Gaetano Daita per tenere sotto controllo l'edificio in cui ieri mattina si è propagato un vasto incendio che ha distrutto l'appartamento all'ultimo piano dell'ex sottosegretario alla Salute, Adelfio Elio Cardinale, e della moglie, l'ex magistrato Annamaria Palma. I due sono riusciti a mettersi in salvo, tutti i residenti sono stati evacuati, un uomo di 80 anni è rimasto intossicato. "Le fiamme sono state circoscritte e non si propagano più. Sono in corso adesso le operazioni di bonifica che consistono nello smassamento della parte combusta e nello spegnimento dei focolai residui. Per tutta la notte sul posto sarà effettuato un servizio di vigilanza antincendio", ha spiegato in serata all'Adnkronos Agatino Carrolo, direttore regionale dei vigili del fuoco della Sicilia, da ieri mattina sul luogo del rogo.
"Abbiamo dovuto tagliare il tetto con le motoseghe. I miei uomini hanno lavorato a 25 metri su un piano inclinato di 30 gradi e abbiamo lavorato con la dovuta cautela. Tagliato il tetto si impedisce alle fiamme di propagarsi. Quindi rimangono da effettuare le operazioni di bonifica, di rimozione del materiale combusto e laddove ci sono dei focolai residui spegnerli. Oltre a questo si prevede di effettuare un'operazione di vigilanza antincendio ceh consiste in un presidio fisico a vigilare lo stato dei luoghi fino a quando non ci sarà più bisogno", ha detto.
E ha aggiunto: "Ci siamo trovati ad operare ad un altezza di 25 metri dal piano di calpestio. Dobbiamo spegnere un incendio importante di un tetto di circa 400 mq di falde e le fiamme sono particolarmente insidiose perché questa combustione è caratterizzata dal cosiddetto fuoco covante ossia una combustione in condizione di sotto ossigenazione che corre nello spazio di ventilazione del tetto. Quindi in superficie non si vede nulla ma ad un certo punto le fiamme affiorano dove è possibile".
Roma, 8 mar (Adnkronos) - "Non c’è molto da dire, se non che mi vergogno e che mi dispiace molto. Il Pd è germogliato dalle tradizioni più alte e più nobili della storia politica del Paese. Ha nel suo dna l’europeismo. Ed è di tutta evidenza che non può essere questo il nostro posizionamento". Lo scrive sui social Pina Picierno rispondendo alle proteste sui social per il post del Pd sulla questione del piano di Difesa Ue in cui si legge 'bravo Matteo' a proposito delle posizioni di Matteo Salvini.
"Mi vergogno, infatti. E sono allibita", aggiunge la vice presidente del Parlamento europeo.
Roma, 8 mar (Adnkronos) - "Ma vi siete bevuti il cervello Elly Schlein? Vi mettete a scimiottare Salvini. I riformisti sono vivi? Hanno qualcosa da dire? Paolo Gentiloni, Lorenzo Guerini certificate la vostra esistenza in vita al netto di Pina Picierno e Filippo Sensi". Lo scrive sui social Carlo Calenda, rilanciando un post del Partito democratico sulla questione del piano di Difesa Ue in cui tra l'altro si legge 'bravo Matteo' a proposito delle posizioni di Salvini.
Roma, 8 mar (Adnkronos) - "In Italia si aggira un tizio - si chiama Andrea Stroppa - che rappresenta gli interessi miliardari e le intrusioni pericolose di Elon Musk. Dopo avere espresso avvertimenti vagamente minatori e interferito sull’attività di governo, questo Stroppa ha insultato due giornalisti, Fabrizio Roncone e la moglie Federica Serra, con il metodo tipico dell’intimidazione". Lo dice il senatore del Pd Walter Verini.
"Esprimiamo solidarietà ai due giornalisti. E ci chiediamo anche cosa aspetti Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio di questo Paese, a far sentire la sua voce contro queste ingerenze, questi attacchi, questi tentativi di intimidazione a giornalisti e giornali”, aggiunge il capogruppo Pd in Antimafia.
Ricky Farina
Filmmaker e aforista
Cinema - 24 Dicembre 2022
Silvano Agosti e Bruno Zanin: i miei unici amici nel mondo del cinema (e questo mi rende felice)
Quando ero adolescente sognavo di diventare l’Uomo Ragno, ma farmi mordere da un ragno radioattivo non mi garbava come idea, allora optai per Dio, pregavo Dio ogni sera di darmi il potere di arrampicarmi sui muri, facevo delle prove sul muro della mia cameretta (mio fratello mi guardava in modo strano) ma niente da fare, non facevo presa, inizia a dubitare dell’esistenza di Dio e diventai poco a poco ateo. In un mondo senza Dio decisi di diventare io stesso un dio: sarei diventato un regista!
Col tempo mi resi conto che il vero dio del mondo del cinema è il denaro, quindi il produttore, allora cambiai idea è decisi di diventare il regista della mia vita, l’unico kolossal a mia disposizione, un kolossal a misura d’uomo. Ebbene, nella mia vita ho avuto un dono meraviglioso: l’amicizia con Silvano Agosti e Bruno Zanin.
Non a caso si tratta di due irregolari, due artisti che hanno fatto la storia del cinema ma che nello stesso tempo appartengono più alla vita che al mondo del cinema. Il sogno di calpestare il tappeto rosso di Cannes o di Venezia è svanito, ma in compenso ho capito che il mio tappeto rosso non ha bisogno di festival per esistere, ho capito che il mio tappeto rosso è il volto umano e sono diventato un video ritrattista, uno dei migliori in circolazione (la modestia? che roba è?).
Volevo diventare l’Uomo Ragno ma ho scoperto di non essere un arrampicatore sociale, quello che mi interessa è l’amicizia, non il denaro e i suoi sottoprodotti. Così ogni mio “film” è solo l’espressione di un sentimento di amicizia, ogni volta che mi incontro con Silvano o con Bruno accendo la mia videocamera e loro si lasciano catturare con generosità, donandomi la loro anima, la loro naturalezza, ed è quello che più mi interessa come regista.
Ho dei ricordi bellissimi: un pomeriggio passato con Silvano sul suo motorino in giro per Roma, io dietro con la mia videocamera e lui a guidare nel traffico, mentre mi parla della sua vita, dei suoi amori, di Lea Massari, del suo incontro con Buñuel e Bergman, della sua amicizia con Monte Hellman o Alejandro Jodorowsky.
Con Bruno ricordo una passeggiata per Milano dove gli dico “tu hai tentato di sollevare la tabaccaia in Amarcord, ora io cercherò di sollevare te” e l’ho sollevato mentre lui mi fissava tra il divertito e il compassionevole. Sono diventati amici intimi, hanno conosciuto la mia famiglia, sono venuti a passare dei giorni con me nella casa del mare, hanno dormito sul mio divano, ci siamo svegliati assieme, abbiato fatto colazione assieme, pranzato e cenato, li ho visti in mutande o con deliziosi asciugamani rosa attorno alla vita, abbiamo avuto amici in comune, abbiamo chiacchierato di tutto: di cinema, ma soprattutto d’amore e di libertà.
Silvano fa parte della storia del cinema (tutti i film che ha diretto e montato) e fa parte della storia della mia vita, mi ha dato fiducia in me stesso, mi ha sostenuto con il suo affetto e la sua stima, si è detto fiero di avermi passato il testimone della creatività legata alla vita pulsante, e questo per me è come avere vinto la Palma d’oro a Cannes, anzi: molto meglio. Con Bruno posso dire di essere uno dei suoi registi, e i suoi registi sono stati Fellini per il cinema e Ronconi e Strehler per il teatro, e scusate se è poco, non so se rendo l’idea.
Molti miei “colleghi” fanno film con i soldi, tanti soldi, vanno nei festival, dirigono spot della Nike, ma quanti di loro possono vantare un “curriculum vitale” così luminoso? Conservo con amore un poster di Amarcord dove Bruno (Titta) ha scritto con il pennarello: a Ricky, amico poeta e viveur, con stima e affetto. Sono un dilettante perché per me conta solo il diletto, ma quanti dilettanti possono vantare questi doni così preziosi? Se sono miei amici, significa che hanno visto qualcosa in me, vuoi vedere che anche io sono un artista?
Così mi ripeto nei momenti di sconforto (a volte ci sono), quando mi sento ignorato, negletto, misconosciuto, preso in giro dagli haters (“sei un fallito, nessuno ti caga”). Sarò pure un fallito, ma ho la stima e l’amicizia di Bruno Zanin e Silvano Agosti, loro sono il mio regno, il regno dell’amicizia e della vita, ed è in fondo anche il regno del cinema, se cinema è movimento, quindi: vita. Che dire di più? Io sono felice di essere Ricky Farina e solo questo conta, terribilmente felice.
Vi lascio con due piccoli video ritratti a Bruno e a Silvano, per chi ha tempo, curiosità e voglia di vederli, sono film semplici, dilettanteschi e dilettevoli, come il sottoscritto.
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Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
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"Chi si oppone abbia almeno l’onestà di dire chiaramente perché e di assumersi la responsabilità di condannare questa terra al degrado e all’inefficienza- dice Schifani - Non possiamo accettare che il futuro della Sicilia venga bloccato da interessi di parte, da vecchie logiche a volte ambigue. Non possiamo più tollerare un sistema che penalizza i cittadini, le imprese e l’ambiente. La nostra Regione merita di voltare pagina. Merita un futuro fatto di pulizia, decoro e sostenibilità. Noi andremo avanti, con determinazione e con la convinzione che questa sia l’unica strada possibile. Anche se in salita. In tutti i sensi. Perché la Sicilia merita di più".
Palermo,9 mar. (Adnkronos) - "Perché, dopo vent’anni di dibattiti e promesse mancate, ancora oggi qualcuno si oppone alla realizzazione di impianti di termovalorizzazione? L’esperienza europea dimostra che questi impianti sono una soluzione efficiente e sicura per chiudere il ciclo dei rifiuti, trasformando ciò che non può essere riciclato in energia pulita. Eppure, in Sicilia si è continuato a rinviare, mentre le discariche si riempiono e i cittadini pagano bollette sempre più alte per smaltire i rifiuti altrove. È davvero un problema di tutela ambientale? No, perché i moderni termovalorizzatori sono progettati per garantire emissioni praticamente nulle, rispettando i più severi standard europei". Così il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, in un intervento sul Giornale di Sicilia. "Parlare di inquinamento è oggi fuori luogo: in molte città del Nord Italia, in Europa e nel mondo, questi impianti convivono con i centri abitati senza alcun impatto sulla qualità dell’aria", dice.
"Forse si vuole difendere il business delle discariche? È un dubbio legittimo. Il sistema attuale, infatti, ha spesso alimentato interessi economici poco trasparenti, in alcuni casi perfino legati alla criminalità organizzata. E di questo ho parlato in occasione della mia audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle ecomafie", conclude Schifani.
Palermo, 9 mar. (Adnkronos) - "La Sicilia, purtroppo, vive da decenni un’emergenza che sembra diventata strutturale. Il mio governo ha individuato fin dalla campagna elettorale questo come un obiettivo primario, consapevole che la gestione dei rifiuti non è solo un problema ambientale, ma anche sociale ed economico. Abbiamo ereditato una situazione di stallo, con un sistema fondato su discariche ormai al collasso, senza un’efficace pianificazione e con una raccolta differenziata ancora insufficiente. E soprattutto, mancava uno strumento fondamentale: il Piano rifiuti, indispensabile per poter programmare e realizzare qualsiasi intervento strutturale. Lo abbiamo speditamente adottato nel novembre scorso, dopo un grande lavoro di squadra che ha coinvolto vari organi istituzionali preposti al ramo". Così, in un intervento sul Giornale di Sicilia, il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani,.
"Sapevamo che sarebbe stato un percorso difficile, sia dal punto di vista normativo che politico- prosegue - E a volte avvertiamo una condizione di solitudine, nel dover difendere un’idea di sviluppo che dovrebbe essere patrimonio comune, ma che invece incontra resistenze incomprensibili e a volte ambigue. Non cori da stadio, ma silenzi a volte trasversali e imbarazzanti".
"Non è un caso che il tema dei termovalorizzatori in Sicilia sia presente nel dibattito pubblico da oltre vent’anni, senza mai trovare una concreta soluzione- aggiunge Schifani - In tutto questo tempo, mentre in altre regioni italiane e in Europa si realizzavano impianti di ultima generazione per trasformare i rifiuti in energia, in Sicilia si continuava a rinviare, accumulando ritardi su ritardi e lasciando che il problema si aggravasse. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: città invase dai rifiuti, discariche sature, costi di smaltimento sempre più elevati e una dipendenza dall’estero per l’invio della spazzatura che pesa sulle tasche dei cittadini siciliani per oltre cento milioni all'anno". "Ciò che trovo più preoccupante è la rassegnazione diffusa tra i siciliani. Dopo decenni di annunci e promesse mancate, molti ormai non credono più che il cambiamento sia possibile. Ma io dico che questa volta è diverso. Questa volta il governo regionale ha fatto una scelta chiara e irreversibile: realizzare gli impianti e dare finalmente alla Sicilia una gestione moderna ed efficiente dei rifiuti. E per questo obiettivo dedico due pomeriggi al mese per monitorare di persona il percorso, spesso complesso ma che ci sforziamo di velocizzare. Per non parlare dei numerosi ricorsi presentati contro il mio piano per bloccare il tutto. A questi ci opporremo con fermezza e competenza".
Palermo, 9 mar. (Adnkronos) - I vigili del fuoco del Comando provinciale di Palermo resteranno per tutta la notte tra via Quintino Sella e via Gaetano Daita per tenere sotto controllo l'edificio in cui ieri mattina si è propagato un vasto incendio che ha distrutto l'appartamento all'ultimo piano dell'ex sottosegretario alla Salute, Adelfio Elio Cardinale, e della moglie, l'ex magistrato Annamaria Palma. I due sono riusciti a mettersi in salvo, tutti i residenti sono stati evacuati, un uomo di 80 anni è rimasto intossicato. "Le fiamme sono state circoscritte e non si propagano più. Sono in corso adesso le operazioni di bonifica che consistono nello smassamento della parte combusta e nello spegnimento dei focolai residui. Per tutta la notte sul posto sarà effettuato un servizio di vigilanza antincendio", ha spiegato in serata all'Adnkronos Agatino Carrolo, direttore regionale dei vigili del fuoco della Sicilia, da ieri mattina sul luogo del rogo.
"Abbiamo dovuto tagliare il tetto con le motoseghe. I miei uomini hanno lavorato a 25 metri su un piano inclinato di 30 gradi e abbiamo lavorato con la dovuta cautela. Tagliato il tetto si impedisce alle fiamme di propagarsi. Quindi rimangono da effettuare le operazioni di bonifica, di rimozione del materiale combusto e laddove ci sono dei focolai residui spegnerli. Oltre a questo si prevede di effettuare un'operazione di vigilanza antincendio ceh consiste in un presidio fisico a vigilare lo stato dei luoghi fino a quando non ci sarà più bisogno", ha detto.
E ha aggiunto: "Ci siamo trovati ad operare ad un altezza di 25 metri dal piano di calpestio. Dobbiamo spegnere un incendio importante di un tetto di circa 400 mq di falde e le fiamme sono particolarmente insidiose perché questa combustione è caratterizzata dal cosiddetto fuoco covante ossia una combustione in condizione di sotto ossigenazione che corre nello spazio di ventilazione del tetto. Quindi in superficie non si vede nulla ma ad un certo punto le fiamme affiorano dove è possibile".
Roma, 8 mar (Adnkronos) - "Non c’è molto da dire, se non che mi vergogno e che mi dispiace molto. Il Pd è germogliato dalle tradizioni più alte e più nobili della storia politica del Paese. Ha nel suo dna l’europeismo. Ed è di tutta evidenza che non può essere questo il nostro posizionamento". Lo scrive sui social Pina Picierno rispondendo alle proteste sui social per il post del Pd sulla questione del piano di Difesa Ue in cui si legge 'bravo Matteo' a proposito delle posizioni di Matteo Salvini.
"Mi vergogno, infatti. E sono allibita", aggiunge la vice presidente del Parlamento europeo.
Roma, 8 mar (Adnkronos) - "Ma vi siete bevuti il cervello Elly Schlein? Vi mettete a scimiottare Salvini. I riformisti sono vivi? Hanno qualcosa da dire? Paolo Gentiloni, Lorenzo Guerini certificate la vostra esistenza in vita al netto di Pina Picierno e Filippo Sensi". Lo scrive sui social Carlo Calenda, rilanciando un post del Partito democratico sulla questione del piano di Difesa Ue in cui tra l'altro si legge 'bravo Matteo' a proposito delle posizioni di Salvini.
Roma, 8 mar (Adnkronos) - "In Italia si aggira un tizio - si chiama Andrea Stroppa - che rappresenta gli interessi miliardari e le intrusioni pericolose di Elon Musk. Dopo avere espresso avvertimenti vagamente minatori e interferito sull’attività di governo, questo Stroppa ha insultato due giornalisti, Fabrizio Roncone e la moglie Federica Serra, con il metodo tipico dell’intimidazione". Lo dice il senatore del Pd Walter Verini.
"Esprimiamo solidarietà ai due giornalisti. E ci chiediamo anche cosa aspetti Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio di questo Paese, a far sentire la sua voce contro queste ingerenze, questi attacchi, questi tentativi di intimidazione a giornalisti e giornali”, aggiunge il capogruppo Pd in Antimafia.