Per capire al meglio il Canto di Natale nelle Terre dei Fuochi italiane bisogna tenere in considerazione il contesto sociale e di smaltimento scorretto dei rifiuti industriali in cui ormai viviamo da decenni. Questa favola gotica sul Natale, infatti, risente profondamente delle contraddizioni e dei problemi della società vittoriana che, come oggi in Italia, era un periodo di grande sviluppo e della costruzione di un impero per alcuni, ma, allo stesso momento, anche di grande povertà e di dolore e morte per tantissimi.
Le apparenze erano e sono anche oggi sempre e comunque al primo posto. Così, mentre si predicava l’importanza della carità e della beneficenza, dall’altra la piaga dello sfruttamento minorile e del lavoro nero era allora ed è oggi un problema quotidiano irrisolto. Il progresso, la rivoluzione allora industriale oggi informatica e la conseguente ricchezza, ma solo per pochi, mostravano quindi allora per la prima così apertamente il loro volto più distruttivo.
In Italia nel 2022 si muore troppo di cancro, a cominciare dai bambini, ma pur consapevoli che per il cancro la parola “guarigione” è una parola “inappropriata” perché di cancro nessuno in verità guarisce, si mostra come estremamente positivo che con la malattia cancro si può “convivere”.
Anziché sconfiggere ed eliminare le fonti cancerogene a cominciare dai rifiuti industriali tossici non tracciati (decine di milioni di tonnellate l’anno!), abbiamo preferito per profitto trasformare il cancro in una malattia cronica che si cura con costi altissimi rovinando vite per decine di anni.
Esistono “fantasmi” veri che da decenni girano per l’Italia falciando vite umane sempre più giovani: il terribile fantasma dei rifiuti speciali prodotti e quindi da smaltire in regime di evasione fiscale di cui nessuno parla, nessuno vuole parlare, tantomeno i medici.
Nessuno vuole sapere che esiste realmente, che uccide ogni giorno, ma che sarebbe pure facile fermarlo semplicemente tracciandone il passaggio mortale. E’ un fantasma assassino che ormai ha raggiunto una potenza inimmaginabile: non meno di trenta milioni di tonnellate l’anno di rifiuti assassini, non meno di centomila tonnellate al giorno che uccidono dovunque possono, dovunque si nega che questo fantasma esiste mentre uccide.
All’imprenditore camorrista Ebenezer Scrooge, nato a Casal di Principe e oggi residente e operante da decenni in Lombardia, al ritorno dalle calde spiagge e dai Mondiali del Qatar, nella notte della Vigilia di Natale appariranno allora tre fantasmi: quello del Natale passato nelle Terre dei Fuochi, quello del Natale presente e quello del prossimo Natale. Lo spirito del Natale passato lo riporterà indietro nel tempo mostrandogli quanto e come si è allontanato dai suoi cari e dal loro amore diventando una persona gelida e avvelenando la sua stessa famiglia.
Mai in tremila anni di storia la nostra Campania Felix era stata così massacrata per pura sete di denaro dai noi stessi, non da un invasore come in Ucraina! Non meno di 6 milioni di italiani (progetto Sentieri Iss) e tantissimi bambini sono stati uccisi senza pietà!
La terribile angoscia di questo primo fantasma assassino è data dal fatto che il passato, per quanto terribile, non può in alcun modo essere modificato. Possiamo solo contare i morti con i registri tumori che gli “amici” di Scrooge hanno pure bloccato in Campania, ancora oggi.
Lo spirito assassino del Natale presente, invece, lo illuminerà sulla sua situazione attuale mostrandogli suo nipote Fred in compagnia dei suoi affetti e la terribile situazione della famiglia di Bob Cratchit, povera al punto da non poter comprare le medicine per il piccolo Tim che è malato di cancro.
In questo passaggio il sentimento prevalente nel protagonista è un senso di smarrimento: fare tanti soldi ok, ma non a un prezzo di sangue cosi elevato! Lo Spirito del Natale futuro, infine, mostrerà a Scrooge la propria morte (ignorata se non festeggiata da tutti) e quella del piccolo Tim deceduto per mancanza di cure, oggi troppo costose per curare il suo cancro.
La sconvolgente disperazione del protagonista pone in questo passaggio le basi per il suo ravvedimento. Si pente, confessa, ma i suoi “amici” dei servizi segreti deviati costruiscono per lui un finto incidente domestico mortale prima che porti a compimento il suo ravvedimento.
A Christmas Carol era una fiaba istruttiva che invitava alla riflessione e al ravvedimento, la storia vera delle Terre dei Fuochi in Italia racconta che il fantasma assassino dei rifiuti speciali tossici gira l’Italia e il mondo falcidiando dovunque è possibile: non è un sogno. E’ una triste realtà ancora oggi!
Unico ravvedimento possibile per Scrooge, oggi lombardo e non più solo campano, sarebbe la realizzazione vera e concreta almeno di un sistema di tracciabilità efficiente dei rifiuti industriali assassini che assolutamente non si vuole fare. Nessuno ne parla nemmeno più.
Soltanto noi poveri, disperati e soli medici dell’ambiente, in questa Gomorra assassina dei rifiuti tossici in Italia, stiamo combattendo disperati urlando a Dio il nostro dolore immenso! Dirà allora il Signore: “Il grido contro Sodoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me, lo voglio sapere!”. Troverà ancora un Abramo a difenderci tutti?