La storica libreria romana Odradek alza bandiera bianca. Tra crisi economica e lettori in calo i proprietari non ce la fanno più e dopo 25 anni annunciano la chiusura su Facebook con un accorato post. Dal 6 gennaio, la saracinesca in via dei Banchi Vecchi, a due passi da piazza Navona e Campo de Fiori non si alzerà più, i costi “economicamente e umanamente”, non sono più sostenibili. “Quest’anno è stato il tracollo, con incassi giornalieri sotto i 300 euro” scrivono i titolari Katia e Davide elencando i numeri “implacabili” del 2022: “9mila euro di incassi mensili in libreria equivalgono a 2.700 euro di guadagni (il 30% di media è il guadagno sui libri). Con 2mila euro di affitto non rimane nulla. In agosto abbiamo incassato 4mila euro contro i 6.500 dell’anno precedente, a settembre incassiamo 6.500 euro contro i 10.700 del 2021. Tutti i mesi registriamo un calo del fatturato di duemila euro”.

La chiusura è risultata inevitabili nonostante la libreria sia stata anche aiutata. “Le istituzioni nazionali, con i contributi alle Biblioteche per l’acquisto nelle librerie indipendenti; la Regione Lazio, con i bonus per progetti culturali a decine di librerie, e il sostegno di privati cittadini che ci hanno permesso di pagare ricevute bancarie di diecimila euro nel mese di agosto”. Contributi che però “non sono stati sufficienti a invertire la tendenza”. I motivi del declino sono diversi. “Sempre meno lettori entrano in libreria, muoiono anziani e accaniti lettori e non c’è il ricambio. Le nuove generazioni non vivono più nella civiltà della carta. Il libro non scomparirà, ma non è più l’unico strumento di alfabetizzazione. Lo sviluppo delle reti rende sempre più complicata la costruzione di progetti economici sostenibili intorno al Libro”. E poi “c’è tutta una situazione economica sociale che ci preoccupa. E dunque dobbiamo evitare di rimanere incastrati nei debiti”. Dal 27 dicembre al 6 gennaio ci sarà la svendita totale di tutti i libri rimasti. “Abbiamo rinunciato a tante cose in questi 25 anni di attività e ci siamo testardamente autosfruttati perché abbiamo creduto che bisognasse contribuire alla costruzione di una città diversa, soprattutto nei rioni antichi di Roma. Ma ora – concludono Katia e Davide – è il momento di dar retta ai numeri che sono implacabili. Abbandoniamo il campo con il cuore in mano, ringraziando tutti quelli che ci hanno voluto bene”.

“Odradek è stata un’esperienza indipendente, vitale e accogliente, luogo di cultura ricco di iniziative, presentazioni e incontri, punto di riferimento denso di relazioni, umanità e profondità nel centro turistizzato di questa città. Mancherà un presidio così, agli amici, ai sostenitori, ai frequentatori assidui e a chiunque ci sia entrato almeno una volta, a chi ci ha trovato quel libro che tanto stava cercando, a chi è rimasto stupito per qualche testo usato o qualche giornata inusuale per una semplice libreria”, afferma in una nota Andrea Catarci, assessore di Roma alle Politiche del personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio-

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