“Il primo Natale quando hai perso qualcuno è difficile. Non hai voglia di festeggiare ma lo fai. Per i bambini, per la famiglia. Farà male”. Così scrive in una storia pubblicata su Instagram Arianna Rapaccioni, la vedova di Sinisa Mihajlovic, nel suo primo Natale dopo la morte dell’ex calciatore ed allenatore, scomparso solo nove giorni fa dopo una lunga lotta contro la leucemia. “Sii grato dei festeggiamenti che avete fatto insieme, inizia una nuova tradizione in sua memoria. E ricorda sempre l’amore che c’era”, sono le toccanti frasi condivise da Arianna, tra una foto e l’altra della nipotina, la sua ancora in questi giorni difficili.
Ma il messaggio più toccante è quello che la donna ha pubblicato nella notte della Vigilia, facendo suo il toccante componimento del poeta Henry Scott Holland: “La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace“.