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Ballando con le stelle, il lungo sfogo di Selvaggia Lucarelli: “I miei colleghi hanno deciso il vincitore. Ecco come sono andate davvero le cose”

La giurata è un fiume in piena a pochi giorni dalla conclusione di “Ballando con le stelle” e analizza come il programma sia cambiato togliendo importanza alla gara e privilegiando altri aspetti. Dure le critiche anche nei confronti di Luisella Costamagna e Pasquale La Rocca, vincitori dell'edizione 2022

di Emanuele Corbo

È uno sfogo lungo e decisamente amaro quello che Selvaggia Lucarelli posta sui social a proposito della finale di Ballando con le stelle. Il dance show di Rai 1 si è concluso con la vittoria di Luisella Costamagna e Pasquale La Rocca, ma in molti, a partire proprio dalla giornalista e giurata del programma, mostrano perplessità sull’autenticità del risultato della gara. Già prima della messa in onda dell’ultima puntata la Lucarelli in un’intervista a FqMagazine aveva pronosticato il trionfo della Costamagna, e così diversi telespettatori hanno messo in dubbio il meccanismo di voto che ha portato all’elezione della coppia vincitrice.

COM’È CAMBIATO BALLANDO SECONDO LA LUCARELLI – Prima di addentrarsi nel merito della vittoria della concorrente, Selvaggia Lucarelli condivide una serie di osservazioni su come il programma di Rai 1 sia cambiato negli anni. Prima, a suo avviso, il discorso sulla danza aveva un peso maggiore, mentre ora in primo piano vengono messe le storie dei partecipanti. Insomma da talent show si sarebbe passati a un reality in piena regola. “Io sono arrivata a Ballando sette anni fa” scrive la Lucarelli. “L’ho visto cambiare gradualmente e non tanto per le discussioni (che lì c’erano pure prima del mio arrivo, vi ricordate di Anna Oxa?), ma come format […] Il programma dura 4 ore e mezzo. Non puoi dedicare 4 ore e mezzo al ballo, ci sta. È giusto arricchirlo di racconti, storie, parenti, inciuci. Permettere al pubblico di conoscere meglio i concorrenti, dare un colore ai protagonisti. Permettere di seguire il percorso umano e di ballo”. Quel che però la giornalista contesta è lo sbilanciamento eccessivo che ci sarebbe stato ultimamente a discapito del ballo e delle doti di chi in pista riesce a offrire veramente un bello spettacolo: “Ricordo dei balli molto belli, dei concorrenti che si raccontavano il giusto, la parte tecnica della giuria (Carolyn) inflessibile su passi e coreografie. Piano piano ho visto il ballo sempre più in secondo piano, talmente in secondo piano che ormai di fatto non esiste più una giuria tecnica, Carolyn parla di tutto tranne che di tecnica e manda avanti Iva Zanicchi con ragioni pretestuose e ne boicotta altre scomodando il tema ‘emozioni’. Il resto della giuria alla mia destra ormai le va più o meno dietro (mai capito perché si consultano con Carolyn prima di dare voti, bah). Io che ero lì per parlare di cose extra ballo sono finita a parlare di ballo, per bilanciare la situazione, perché altrimenti mi pare di essere in un reality anziché in un talent”. La sensazione, continua la Lucarelli, è che la giuria non sia più composta da persone che dovrebbero esprimere giudizi tecnici, ma da autori tv che quindi prediligono dinamiche di natura diversa. Ecco allora che “Zanicchi in finale posso pure capirla (facciamo in semifinale), mica sono Biancaneve. Fa spettacolo, serve, è utile, intrattiene. E sorvolo pure su quello che sappiamo (l’insulto, le barzellette) perché è funzionale al programma e agli ascolti, appunto. Però non è che per tenerla dentro devi inventarti beghe, difetti e buttare me**a su altri per fare spazio a lei in finale”.

IL COMMENTO SULLA FINALE – A questo punto il post di Selvaggia Lucarelli si concentra su quel che è accaduto in finale. La giurata ritiene che Alessandro Egger, secondo classificato, sia stato portato in palmo di mano finché è servito al programma, poi in occasione del rush finale qualcosa è cambiato. “La finale è stata brutta e incomprensibilmente ingiusta per vari motivi. Il meccanismo di far rientrare in gara alla semifinale una coppia che alla prima puntata si è infortunata è molto discutibile, ma vabbè, è il regolamento”. Il riferimento è a Luisella Costamagna e Pasquale La Rocca. Costamagna “aveva ballato un tango alla prima puntata e poi tre balli da seduta. Ripeto, da seduta. A cui la giuria dava 10, con un entusiasmo che trovavo ridicolo e molto sospetto. Cioè, si votavano i movimenti di braccia e Pasquale intorno che si faceva il mazzo. Mi sembrava ci fosse già un orientamento […] Rientra con un paso doble, che per antonomasia è uno dei balli più spettacolari e di impatto. Poi fa uno swing carino, ma lo swing è un ballo (ballo molto “aperto” come stile) che si inaugura con loro in questa edizione, perché nessuna coppia lo aveva tra i balli a disposizione […] Insomma, una coppia che praticamente non aveva mai ballato rientra in finale con una specie di ballo a piacere. Lì ho capito che avrebbero vinto (ma anche un po’ prima), tant’è che l’ho dichiarato sui miei social e ai giornali già settimane prima”.

In occasione dell’ultima puntata la Lucarelli sottolinea che la coppia sia stata avvantaggiata in quanto ha eseguito un ballo già portato in precedenza, cosa che andrebbe contro il regolamento. Non solo, al confronto finale con Egger e Tove Villfor “Costamagna fa uno swing carino (che aveva già fatto). Un valzer mediocre (che è tra i balli più semplici, non a caso Zanicchi l’ha ballato tipo 5 volte). Poi ripete una bachata (l’aveva già fatta da seduta) e praticamente la rifà da infortunata perché non muove un passo, fa tutto Pasquale, lei credo faccia in tutto due passi (male, con gambe aperte) e con la faccia impanicata. Entusiasmo della giuria. Arrivano a dire che alcuni dei balli visti sono i più belli mai passati di lì in 17 anni (ahahah). Si alzano in piedi. Capisco che i miei colleghi hanno deciso il vincitore”. Improvvisamente la retorica sul “bel percorso” come elemento da tenere presente per premiare i concorrenti non vale più: “Percorso che è sempre stato scomodato e sottolineato finché è servito nel programma, ma nella finale è diventato improvvisamente un termine impronunciabile”. E ancora, la Lucarelli rivela: “Canino a un certo punto in puntata me lo dice proprio: ‘Qui non bisogna votare il percorso, ce l’hanno detto’. ‘Chi?’. ‘Lo sai’. E non si può scomodare semplicemente perché Costamagna un percorso non ce l’ha. Notare che anche tutti i discorsi su come andassero premiati i concorrenti che avevano raccontato più di sé al pubblico non valgono più. Zanicchi aveva meritato la finale per la generosità nel raccontarsi, Lorenzo doveva uscire perché non si era raccontato (qui mi taccio), la Costamagna che di sé non ha raccontato nulla (a parte voglio vincere, voglio tornare, sono secchiona) improvvisamente diventa il cavallo che deve vincere. Bah”.

I DUBBI SUL MECCANISMO DI VOTAZIONE – A essere messo in discussione è anche, come detto prima, il meccanismo di votazione, alquanto imperscrutabile anche per la stessa giurata e sul quale è intervenuto anche il Codacons: “Nessun percorso umano e di ballo, molte furbate per farli ballare il meno possibile e solo nei balli più d’effetto e poi il sistema contorto di votazione (di cui io non ero al corrente nei dettagli) con migliaia di voti tolti ad Egger grazie al lavoro di una misteriosa task force che in 10 minuti individua nel dettaglio decine e decine di migliaia di bot”. Selvaggia Lucarelli conclude con la constatazione che la vittoria della coppia Costamagna-La Rocca sia stata “triste per tutti, forse tranne per l’immenso, parac**issimo Pasquale che con grande furbizia (e parecchia elasticità della produzione) è riuscito portarsi a casa la quarta coppa in tre anni. Luisella si è portata a casa una vittoria amara, che non si è goduta, e poi ci sono state mille critiche, Codacons, articoli che sollevano dubbi, ballerini e concorrenti che sono rimasti delusi (alcuni dicendolo pubblicamente, altri in privato). Infine, la sensazione che sia stata un’edizione incredibile guastata da un innamoramento incomprensibile da parte del programma per una coppia di cui nessuno si era davvero innamorato”. La giurata non scioglie ancora le riserve su un suo possibile addio al programma, ma ad ogni modo si augura che a “Ballando” si torni a mettere l’accento sulle performance e non solo sulle storie.

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