Certo è che quello di Guillermo Del Toro è un Pinocchio fantasy e dark, canterino e (anti)fascistizzato
No, a Frankie Hi-Nrg non è decisamente piaciuta l’ultima versione di Pinocchio firmata dal regista premio Oscar Guillermo Del Toro. Il rapper romano deve infatti aver approfittato di questi giorni di festa per vedere il cartoon, sbarcato su Netflix proprio in occasione del Natale: per lui, a giudicare dal tono del suo commento, non è stata però una bella sorpresa. “Certo che tocca sentirsi veramente strafichi per prendere una storia come Pinocchio, stravolgerla totalmente, cacarci sopra e rivenderla con lo stesso titolo, vero @RealGDT?”, è tuonato su Twitter “taggando” il regista. Neanche a dirlo, il suo post non è passato inosservato, anzi, ha aperto il dibattito tra cinefili, appassionati della fiaba di Collodi e semplici leoni da tastiera. Certo è che quello di Guillermo Del Toro è un Pinocchio fantasy e dark, canterino e (anti)fascistizzato. Tante le licenze poetiche, le varianti narrative, le invenzioni stilistiche, insomma la libertà espressiva a tutto tondo, che Del Toro si prende per ridare vita come non avevamo mai visto al burattino inventato di Carlo Collodi (qui la nostra recensione).