“Ci troviamo di fronte a un’esplosione dei contagi principalmente legata al fatto che la Cina ha una popolazione vaccinata poco e vaccinata male e questo è conciso con una liberalizzazione di tutti i movimenti”. Andrea Crisanti, uscendo dal Senato, commenta quanto sta avvenendo nel Paese asiatico. “È l’altra faccia dell’autoritarismo – analizza il senatore dem – da parte una politica di orgoglio nazionale ha impedito di accedere ai vaccini americani ed europei che funzionano, privando la popolazione della protezione contro l’infezione, costringendoli al lockdown, dopo che la dirigenza cinese è stata eletta, ha fatto correre il virus, con la liberalizzazione della circolazione”.
Rischio nuove varianti? “Non sappiamo ora se in Cina stanno già emergendo nuove varianti o se questa mortalità particolarmente elevata è causata dalla stessa variante Omicron che sta circolando in Europa”. E sulle misure che sta prendendo il governo, con i test ai cinesi che vengono in Italia, Crisanti critica la misura come “insufficiente” – perché – ha senso se viene associata al sequenziamento dei virus – spiega – se arrivano 100 casi in più in Italia della stessa variante, l’impatto sulla trasmissione è zero. Se l’obiettivo è prevenire l’entrata di nuove varianti più pericolose, è una misura assolutamente inadeguata, anche perché i tamponi antigienici rapidi che non hanno la sensibilità giusta per intercettare tutti quanti – e conclude – quanto sta accadendo in Cina smentisce tutte le dichiarazione finora fatte dal governo e dal ministro della Salute”.