Non c'è ancora una vera svolta nelle indagini per la morte di 4 studenti accoltellati lo scorso 13 novembre nell'Idaho. Intanto, però, spopolano – anche con cattivo gusto – le indagini fai-da-te sui social
Sembra un giallo senza soluzione quello del college in Idaho. Lo scorso 13 novembre quattro studenti sono stati accoltellati nelle loro stanze di una casa affittata per frequentare l’università a Moscow. Da allora nessuno è stato arrestato, e dunque per le vittime non c’è ancora giustizia. L’unico indizio nelle mani della polizia è un’auto bianca che è stata notata vicino alla casa degli orrori. In un primo momento si era pensato a un delitto passionale, poi quella pista è stata accantonata. A indagare sull’accaduto sono 6 detective locali, 13 statali e 62 agenti dell’Fbi. Un milione di dollari invece è la cifra che il governatore dell’Idaho ha investito nelle indagini.
LE INDAGINI SONO (ANCHE) SUI SOCIAL – Parallelamente, però, ha preso il via un altro filone, quello delle indagini fai-da-te che si svolgono sui social, così come su Reddit e YouTube. Com’è facile intuire, però, le cose sfuggono facilmente di mano. È il caso di una certa Ashley Guillard, che su TikTok ha accusato una professoressa di Storia dell’ateneo di aver messo a punto gli omicidi in quanto sentimentalmente legata a una delle vittime. La professoressa ha denunciato per diffamazione Ashley, che per giunta fonda le proprie accuse sulla lettura dei tarocchi. Quando si dice il metodo scientifico.
IL DELITTO – Ma che cosa si sa di questa brutta storia? Gli omicidi sono avvenuti tra le 3 e le 4 del mattino. Le vittime erano tornate a casa intorno all’1.45. Madison Mogen e Kaylee Goncalves, poco più che ventenni, erano state riprese dalla telecamera di un negozio in compagnia di un ragazzo in direzione di un camioncino-bar presso cui hanno ordinato una porzione di pasta prima di salire su un taxi per tornare a casa. Xana Kernodle e Ethan Chapin, le altre vittime, avrebbero invece trascorso la serata a una confraternita studentesca. Gli omicidi sono avvenuti in stanze diverse: al secondo e al terzo piano della casa in questione. Ad avvisare la polizia è stata, verso mezzogiorno, una delle altre coinquiline sopravvissute al piano terra.
L’INDIZIO – L’unico indizio emerso finora è saltato fuori qualche settimana fa. Nella notte della tragedia c’erano state lamentele a causa di schiamazzi provenienti da una casa dall’altra parte della strada. Dall’esame delle riprese della bodycam del poliziotto che era andato a farsi un giro per controllare la situazione si vede una Hyundai Elantra bianca. Non è ancora chiaro se quella possa essere la macchina di chi ha commesso gli omicidi, ma le forze dell’ordine sono certe che chi era a bordo è in possesso di “informazioni critiche”. L’unica cosa certa, per ora, è che le famiglie toccate dalla tragedia hanno appena trascorso il primo Natale senza i loro cari, e che la giustizia sembra ancora lontana.