A Natale, sulle pagine di questo blog, torna a trovarci Joyello Triolo per parlare dei dischi migliori dell’anno. E chi sarebbe costui? Di certo parliamo di un tipo tosto: musicista, giornalista, scrittore, blogger, insomma chi più ne ha, più ne metta! Il sito (Fard Rock) che gestisce con abnegazione e cura resta il denominatore comune di una grande passione, la musica: “Il blog – dice – quest’anno è diventato maggiorenne, confesso che non ero sicuro di raggiungere un traguardo come questo”.

Parliamo di un sito ben strutturato dove per lo più è possibile scovare recensioni di dischi: “Ma apro spesso finestre su curiosità e spigolature senza però uscire mai dal seminato – afferma”. Si parla inoltre di musicisti, strumenti musicali e album fondamentali della storia della musica.

Ma veniamo ai “Nove dischi nove” targati 2022 by Joyello.

Countdown d’ordinanza, si parte!

9. Mr.Morale & Big Stepper – Kendrick Lamar

Il maestro del nuovo rap riesce qui a superare certe roccaforti della scuola hip-hop per affrontare il mondo in modo più maturo e consapevole. Rivedendo perfino le regole del dissing, ammettendo di sentirsi cresciuto e assennato per aver imparato il perdono e l’indulgenza compiendo un passo esemplare esponendo la sua necessità umana di sconfiggere i pregiudizi, con una potente e profondissima analisi su se stesso e sul mondo.

8. 11, AIIR, Earth,Today & Tomorrow, Untitled GodSAULT

Cinque album usciti contemporaneamente. Una operazione che sembra un suicidio commerciale e che invece è un atto di denuncia diretta per contrastare certe “furberie” del mercato discografico oltre che i disagi causati dalla Brexit alla diffusione della (loro) musica. Soul, R&B, bossanova, rock, pop e sperimentazione, tutto perfettamente in linea.

1972-2022 fa cinquanta e così, giusto per alimentare una certa suspence, svicoliamo! Chiedo a Joy di consigliarci alcuni dischi fondamentali del cinquantennale: “Un anno pazzesco – dice – Indico un paio di titoli: The Rise and fall of Ziggy Stardust di David Bowie, che sigla la fine di una fase e l’inizio di un’altra, non solo nella storia/carriera del musicista britannico; e Storia di un minuto della PFM, il primo grande successo commerciale della stagione del prog nostrano”.

Ma continuiamo con i migliori dischi del 2022…

7. Small World – Metronomy

Ben congegnato e con poche sfrenatezze, questo LP mantiene una linea di condotta molto educata e rispettosa a partire dal numero di tracce (e della conseguente durata totale) che evidenzia l’esigenza di esprimersi in maniera diretta, essenziale e piacevole per una nuova scuola dell’indie pop.

6. Wet Leg – Wet Leg

Disco gradevolissimo che abbina il diporto con la trasgressione e l’impegno con la comunicativa comprendendo, in buona sostanza, tutti gli ingredienti per sfondare le barriere per un pubblico davvero vasto e… se il buongiorno si vede dal mattino, questo sarà il primo album di una carriera lunga e proficua.

Ricaviamoci anche un piccolo spazio per parlare dei progetti futuri di Joyello: “A giugno è uscito Raccolta n.4, il nuovo disco di Peluqueria Hernandez (band nella quale suona la chitarra) e uscito in questi giorni in libreria Maurizio, il libro su Maurizio Arcieri pubblicato per Crac edizioni, indimenticato cantante dei Krisma.

Entriamo nel frattempo nella zona hot della personale classifica degli album targati 2022 di Joyello.

5. Volevo Magia – Verdena

Testi caustici e criptici, nascondono gemme neologistiche e invenzioni linguistiche degne dei migliori autori, spaziando tra la necessità di avere un apporto meramente “musicale” e la libertà di concedersi divagazioni poetiche e pungenti. Una delle realtà più interessanti e uniche del nostro panorama musicale che esprime una libertà espressiva più unica che rara nella scena mainstream in cui si muovono.

4. For The Sake of Bethel Woods – Midlake

I “nuovi” midkale senza Tim Smith hanno messo in scena qualcosa che ha saputo superare questo trauma ritrovando la creatività. Se il precedente Antiphone era l’album del passaggio, For the Sake of Bethel Woods è quello che inaugura, finalmente in bella copia, l’orientamento del gruppo allo stato attuale, dimostrando di saper guardare al futuro senza smentire un grammo del percorso fatto.

Storicamente contro i pregiudizi, Joy lo dimostra recensendo anche dischi, a suo modo di vedere le cose, ingiustamente sottovalutati: “Quest’anno ho scritto di album finiti raramente negli elenchi delle pietre miliari, come ad esempio Questo piccolo grande amore di Claudio Baglioni, il Live ‘78 di Mina e anche Trasparenze, l’unico album inciso da Maurizio Arcieri, prima di fondare i Krisma.

Ma ecco i tre album migliori del 2022:

3. The Line is a Curve – Kae Tempest

La via europea al rap più intenso, figlio degli artisti dello spoken word. Kae Tempest ha una voce magicamente aperta, cordiale e comunicativa e una capacità di adeguarsi alle trame, alle melodie e ai ritmi, tradendo in più occasioni l’emozione necessaria a produrre un album come questo. Che poi è la stessa che ci viene restituita nell’ascoltarlo.

2. The Car – Arctic Monkeys

Un lavoro bellissimo gestito come in un film dalla sceneggiatura a prova di bomba in cui ogni momento ti fa venir voglia di sapere cosa sta per accadere in uno struggente, elegiaco e malinconico percorso musicale che emoziona e commuove come la musica pop non sapeva più fare da molto tempo.

1. Skinty Fia – Fontaines D.C.

Il disco che non manca in tutte le classifiche di questo 2022 perché è un album che mette d’accordo tutti, da chi ha nostalgia delle sonorità post-punk della new wave a chi cerca un rock che sappia trovare nuove strade, con grandissima cura per il suono, gli arrangiamenti e la produzione che porta a un lavoro con davvero pochi momenti di stanca.

Vi lascio con la consueta playlist a corredo dell’articolo. A questo giro la voglio dedicare alle canzoni del 2022 scelte da Joyello. Buon ascolto e soprattutto… Buone feste!

9 canzoni 9 del 2022 by Joyello:

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