L’aumento esponenziale della circolazione del coronavirus in Cina ha spinto l’Italia – e non solo – a implementare misure di sicurezza per contenere la crescita dei contagi nel nostro Paese. L’ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, sull’obbligo di tamponi anti-Covid per i passeggeri che arrivano dalla Cina è già entrata in vigore, e lo sarà fino al 31 gennaio 2023. Per i passeggeri in arrivo dalla Cina, “in caso di esito positivo del test antigenico” effettuato all’arrivo, il testo prevede l’”obbligo di sottoporsi immediatamente ad un test molecolare ai fini del successivo sequenziamento e ad isolamento fiduciario nel rispetto della normativa vigente”, nonché l’”obbligo di effettuare un ulteriore test antigenico o molecolare con esito negativo per porre termine al periodo di isolamento”.
Politica
Covid, obbligo di tampone per chi arriva dalla Cina fino al 31 gennaio 2023. Cosa succede in caso di positività
In caso di esito positivo del test antigenico effettuato all’arrivo, il testo prevede l’"obbligo di sottoporsi immediatamente ad un test molecolare ai fini del successivo sequenziamento e ad isolamento fiduciario"
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