Il costruttore coreano ha annunciato che con l'anno nuovo commercializzerà nel paese scandinavo solo modelli 100% elettrici. Del resto, la sua quota di immatricolazioni di mezzi a emissioni zero nel 2022 è stata del 93%
L’E-Day della Hyundai scatta tra qualche ora: dal primo gennaio la casa coreana farà della Norvegia il primo mercato nel quale commercializzerà esclusivamente auto elettriche. “Abbiamo grande fiducia nel nostro portafoglio di modelli”, ha sintetizzato Thomas Rosvold, managing director di Hyundai Motor Norway.
Pur trattandosi di una svolta che il costruttore ha definito “storica”, per Hyundai è il completamento di un percorso avviato nel 2020 con l’eliminazione dal listino dei veicoli alimentati dal solo motore termico e supportato dagli ottimi riscontri delle varianti plug-in hybrid della Tucson e della Santa Fe. Da allora ha immatricolato 25.000 auto con una quota elettrica superiore al 90% che nel 2022 ha raggiunto il 93%.
In Norvegia la normalità è elettrica: nei primi 9 mesi di quest’anno il 78% (la tendenza è a salire) delle nuove registrazioni ha riguardato auto a zero emissioni (peraltro aiutate da agevolazioni fiscali e altri benefit), quasi 80.000 su un totale di poco meno di 103.000. Pur rappresentando appena l’1,5% del mercato del Vecchio Continente, il paese scandinavo vale da solo l’8% dei volumi delle auto elettriche e in termini assoluti viene superata solo da Germania, Regno Unito e Francia.
La scelta di Hyundai è insomma coerente con il mercato dove quest’anno è il nono marchio più venduto: con la Ioniq 5 (quasi 4.750 esemplari) occupa il quinto posto nella Top 10 delle vetture più acquistate. Il modello coreano è preceduto dalla Tesla Model Y (12.832), dalla Volkswagen ID.4 (9.486), dalla Skoda Enyaq (6.219) e dalla Bmw iX (5.178).
In Norvegia, un paese che malgrado sia il primo produttore di petrolio e di gas dell’Europa Occidentale ha puntato con decisione su opzioni alternative – Hyundai è reduce da “otto anni di continua crescita” e si affida alla aggiornata gamma e ai nuovi modelli per aumentare la propria quota di mercato.
Oltre alla Ioniq 5, la casa coreana offre anche la Ioniq 6 (nella foto) e la Kona in versione elettrica (prodotta pure in Europa, presso il sito di Nosovice nella Repubblica Ceca) che nel 2018 in Norvegia, al momento del lancio, aveva totalizzato addirittura 8.000 pre-ordini. Il suv compatto a zero emissioni avrà un erede: le foto della nuova generazione sono già state anticipate, così come il fatto che il modello sarà più grande, più elegante e più dinamico di prima. La Hyundai ha un altro modello a zero emissioni, la Nexo a idrogeno alimentata da un sistema fuel cell. “Siamo pronti per un futuro completamente elettrico”, ha assicurato Rosvold.
A livello globale, il costruttore coreano punta al 7% di quota entro il 2030 grazie al lancio di altri 15 nuovi modelli, 10 a marchio Hyundai e 5 con il logo Genesis: il piano presentato a inizio anno riguardava 17 macchine, ma nel frattempo hanno già debuttato sia la Hyundai Ioniq 6 sia la Genesis GV70. L’obiettivo per la fine del decennio è quello di commercializzare 1,87 milioni di auto elettriche a batteria l’anno.