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Kenya, liberata una cittadina italiana tenuta in ostaggio: rapitori fuggiti dopo uno scontro a fuoco

La connazionale, in possesso di passaporto statunitense, era tenuta prigioniera da alcuni presunti miliziani di Al-Shabaab, travestiti da soldati dell’esercito keniano. Gli agenti della polizia hanno liberato anche altri tre ostaggi. Durante l'operazione sono stati rinvenuti anche due cadaveri

La polizia keniana ha liberato una cittadina di nazionalità italiana, in possesso anche di passaporto statunitense, che era tenuta in ostaggio da alcuni presunti terroristi di AlShabaab. I rapitori, travestiti con le divise dell’esercito nazionale del Kenya, avevano creato un posto di blocco vicino alla cittadina di Witu, sulla fascia costiera del Paese, a circa 250 chilometri dal confine con la Somalia.

Come riportato dal quotidiano The Star, gli agenti, che viaggiavano da Garsen verso nord, hanno avuto uno scontro a fuoco con il commando terroristico. Dopo la sparatoria i criminali sono fuggiti verso la foresta di Boni e i loro prigionieri sono stati liberati. Oltre alla cittadina italiana, la polizia ha scoperto altri tre ostaggi. Gli agenti hanno trovato anche i corpi di due persone uccise. Un ufficiale ha riferito che, prima dell’arrivo della polizia, i sospetti terroristi avevano già fermato quattro veicoli.

L’Ambasciata d’Italia in Kenya ha seguito da subito la vicenda in stretto contatto con l’Unità di Crisi della Farnesina e ha offerto assistenza all’italiana tramite il Console onorario di Malindi, Ivan Del Prete. La legazione continua a raccomandare ai cittadini italiani in viaggio di evitare di recarsi nell’area costiera della contea di Lamu. Essendo limitrofa alla Somalia, la zona è ad alto rischio di incidenti e incursioni terroristiche.

Immagine in evidenza d’archivio