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Arabia Saudita, una bella scoperta

Un viaggio per pionieri del XXI secolo, in un Paese che ha aperto le frontiere al turismo occidentale da pochi anni. Un luogo avvolto dal mistero che risveglia la voglia d’avventura, dove fioriscono grattacieli, tra dune di sabbia e pietre miliari del credo.

Testo e Foto di E.Bittante - Alpitour World

Deserto e montagne, accecate da un sole che non conosce nuvole. Un Eden desolato l’Arabia Saudita, eppure culla di civiltà sin dalla notte dei tempi. Questa parte di Penisola Arabica lambita dal Golfo Persico e dal Mar Rosso, è stata una delle prime aree al mondo dove si sviluppò la società umana, lì dove nacquero la religione islamica e la lingua araba. Storie ancestrali, città scolpite nella roccia e rotte millenarie, quelle delle carovane che sfidando bufere di sabbia, predoni e briganti navigarono il grande vuoto con carichi di incenso e sapere: merci preziose, ma anche scienza, cultura e leggende tracciarono i commerci e la storia dell’uomo. Terra mistica e mitica, delle città sante dell’Islam come La Mecca, Medina e Taif, il cui accesso è riservato solo ai fedeli musulmani, del Ramadan e di antiche tradizioni. Profumo di caffè e cardamomo, gioielli in oro e argento, bellissimi copricapi, intrecci di sete preziose e tappeti, di cui fare incetta nei mercati locali a patto di saper contrattare ad arte. La persuasione e la pazienza sono il segreto per vincere una sfida all’ultima offerta.

In Arabia Saudita il passato convive con un ricco presente carburato dal petrolio, miccia della modernità che illumina i grattacieli di Riyadh, la Capitale, e di Jeddah, conosciuta come “la Parigi d’Arabia”. Opposti che si attraggono, avvolti ancora dal mistero che rende questo Paese seducente, per anni e anni sfuggente: solo dal 2019 è diventato accessibile ai turisti, prima di questa data poteva varcare le frontiere solo chi aveva un visto lavorativo speciale. Nel 2020 la pandemia ha bloccato questo incipit, ma ora è arrivato il momento di partire per questa affascinante destinazione. Il modo migliore è quello in compagnia di un “Travel Expert”, un accompagnatore qualificato, profondo conoscitore dei luoghi che attraverserete e cultore della storia araba, che vi accompagnerà fin dalla partenza dall’Italia per un tour di gruppo esclusivo: “Principi del Deserto”, una delle proposte della linea History pensate da Made by Turisanda, ideale per visitare il Paese in sicurezza e conoscere i territori e le culture.

Jeddah, la perla d’Arabia

Un tour entusiasmante, dalla storia antica, agli skyline avveniristici come quello di Jeddah, la prima tappa del viaggio. E dire che questo centro situato sulle rive del Mar Rosso era un piccolo villaggio di pescatori, lo stesso che oggi proietta sulle onde la luce del moderno e suggestivo Faro di Jeddah, il più alto del mondo, simbolo della città e del porto più importante della zona. Anche il centro storico sembra omaggiare il legame con il mare poiché qui si trova il quartiere di Al Balad, Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco: tra le stradine minime svettano palazzetti costruiti in pietra corallina, tra i pochi esempi di architettura tradizionale nonché tesoro dell’Arabia Saudita, tanto che alcuni sono stati convertiti in poli museali. Uno dei più belli è Biet Nassif, con 106 stanze splendidamente decorate e arredate di tutto punto. Per molti Jeddah è considerata la città più affascinante del Paese, per il patrimonio storico ma anche per le splendide spiagge urbane che orlano la Jeddah Corniche, 30 km di lungomare dove si susseguono ristoranti, caffè, boutique e splendidi resort. Una metropoli dal perfetto mix di tradizione e modernità anche nella progettazione architettonica, la Moschea Galleggiante di Al Rahma ne è l’esempio perfetto poichè si tratta della prima al mondo ad essere stata costruita sull’acqua.

La magia del deserto e della storia

Dopo il fascino della città, si vola verso i tesori del deserto ad Alula, centro nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, situato lungo la leggendaria via dell’incenso. Qui vi aspetta il Sahary Camp, con cena e pernottamento sotto le stelle. Se ancora non credete che un viaggio organizzato possa stupirvi, vi ricrederete fiutando l’avventura alla scoperta del suggestivo Sito Archeologico di Mada’in Saleh, Patrimonio Unesco incastonato tra le rocce di una vallata che delimita la fine della catena montuosa dell’Hijaz e l’inizio del deserto saudita. Al tempo degli antichi Greci era noto come Hegra, testimonianza che attesta l’arcaicità del luogo: sembra infatti che i primi insediamenti risalgano all’VIII secolo a.C., ma fu solo con l’avvento del regno dei Nabatei che il centro si espanse realizzando le principali opere che tutt’oggi possiamo ammirare. Enormi sepolcri dalle facciate squadrate scolpite nella pietra arenaria, veri e propri capolavori di arte e architettura pre-islamica. Tra le più belle e meglio conservate, quelle del Qasr Al Sanea in cui emergono tutti gli elementi tipici dello stile nabateo: concedetevi qualche attimo e perdetevi tra i millenari dettagli scovando grifoni, raffigurazioni umane e raffinate decorazioni vegetali.

La magia del passato continua alla scoperta di Dedan, l’antica capitale del regno di Lihyan, citata nell’Antico Testamento, e di Jabal Ikmah, un altro stupefacente sito situato a poca distanza in cui si trova la famosa “biblioteca all’aperto”, dove sono state rinvenute antiche iscrizioni risalenti al IX e al X secolo a.C.. Infine il sito archeologico di Madyan, un piccolo gioiello affacciato sulle coste del Mar Rosso, punto di riferimento delle antiche rotte commerciali. Dopo i tracciati delle carovane di terra e di mare, il tour prosegue verso nord-ovest, inoltrandosi nuovamente verso il deserto. Tappa a Tabuk, punto di partenza per raggiungere Hisma Valley, famosa per i paesaggi scabri ma al contempo evocativi, dove all’ombra dei faraglioni di roccia color ocra si annida qualche insediamento beduino. Tracce di civiltà e profumo di caffè aromatizzato al cardamomo nel bel mezzo del nulla, dove vi attende una tazza fumante: il bello di un desert safari è esplorare la natura e l’ospitalità delle persone.

Riyadh, la Capitale orgogliosa

L’ultima tappa del tour approda nuovamente alla modernità, quella di Riyhad, Capitale e primo polo finanziario dell’Arabia Saudita. 7 milioni di abitanti nel cuore del deserto, innovazione e tradizione, grattacieli e antiche moschee, splendidi mercati come il Suq di Dira, famoso per la varietà di vecchi oggetti in rame, ottone e argento, gioielli e abiti beduini, e centri finanziari dove conteggiare i profitti dell’oro nero e di nuovi business in divenire. Non mancano i contrasti in questa interessante realtà urbana, orientata al futuro ma nello stesso tempo orgogliosa del proprio passato e del grandioso patrimonio storico, campeggiato dal Forte Masmak, simbolo dell’intera nazione. Proprio tra queste possenti mura ebbe inizio l’attuale storia saudita: il Re Abdulaziz, dopo il suo ritorno dall’esilio in Kuwait nel 1902, lo spodestò dal controllo ottomano dando inizio ad un nuovo capitolo per il Paese.

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