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Blog - 30 Dicembre 2022
Festeggiamo
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- 15:15 - Scuola: ex senatore Pittoni nominato esperto per l'istruzione del ministro Calderoli
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "L'efficienza del sistema di istruzione è strettamente legata all'attenzione per le istanze di territori con caratteristiche in alcuni casi decisamente particolari. Ringrazio il ministro Roberto Calderoli per la fiducia accordatami. Cercherò di portare il mio contributo al dialogo tra i diversi livelli dell'amministrazione". Così il friulano Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato, nominato nei giorni scorsi esperto per l'Istruzione del ministro per gli affari regionali e le autonomie, dopo la conferma da parte di Matteo Salvini anche dell'incarico di responsabile nazionale del Dipartimento Istruzione della Lega.
"Da tempo -spiega Pittoni- le supplenze mettono a rischio la continuità didattica e quindi qualità e buon funzionamento dell'intero sistema scolastico. Sarò soddisfatto quando riusciremo a garantire docenti titolari a ogni studente pure nei luoghi più sperduti. In quest'ottica, diversificare i canali di reclutamento per velocizzare l'assunzione a tempo indeterminato degli insegnanti valorizzando merito ed esperienza invece di limitarsi al tradizionale concorso per titoli ed esami con tempi ormai fuori dalla realtà, diventa fondamentale. Una nostra proposta è depositata dal 2020 quando, con lo scoppio della pandemia, poter contare su docenti titolari per tutti gli studenti era diventata la vera priorità, purtroppo ignorata dai governi di allora".
"La questione, come annunciato dal ministro dell'istruzione e del merito Giuseppe Valditara, sarà oggetto d'interlocuzione con la Commissione europea. Sarebbe comunque interesse anche di Bruxelles, oltre che semplice buonsenso, rivedere l'intesa siglata la scorsa legislatura. Si cerca di capire fino a che punto gli accordi legati ai fondi del Pnrr ci condizionano. Ma se l'Europa tiene alla continuità didattica, la differenza può farla solo un adeguato numero di assunzioni a tempo indeterminato, in quanto i fatti dicono che è marginale se non addirittura controproducente (non pochi insegnanti rinunciano al contratto di ruolo) il contributo alla continuità -conclude Pittoni- dell'attuale vincolo di permanenza forzoso".
- 15:15 - Violenza su donne: Rampelli, 'ricostruire differenze e identità per favorire rispetto'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "Scorrono oggi ovunque le immagini di donne vittime di violenza fisica o di quelle assassinate da orchi senza dignità. Una ogni tre giorni, una strage insopportabile. Foto limpide, di repertorio, che lasciano correre la fantasia a quanto sarebbe accaduto dopo lo scatto spensierato, all’inizio di minacce, pedinamenti, insulti e poi delle prime violenze: spintoni, schiaffi, pugni, lancio di acido, fino all’omicidio. E peggio ancora: il sezionamento del corpo, l’occultamento del cadavere nella modalità più squallida. Orrore. Le osservo e mi chiedo perché la belva umana si accanisca così su una donna". Lo afferma Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d'Italia e vicepresidente della Camera, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne.
"Quasi sempre è il rifiuto, dopo il possesso morboso, che produce una reazione bestiale. Alcuni uomini -aggiunge- non sanno gestirlo, pensano che tutto gli sia dovuto, che un desiderio si debba trasformare in realtà senza travaglio, taluni hanno perfino bandito il tenero minuetto del corteggiamento, la dichiarazione discreta e palpitante d’innamoramento. Tutto e subito. Eppure il ‘no’ è bello e struggente quanto il ‘sì’ gioioso ed esplosivo. Il ‘no’ è notizia di attenzione avuta e va colto, nella delusione, con orgoglio. 'Ci ha pensato, mi ha misurato, pur avendomi detto ‘no’. Magari ci penserà ancora…'. Perché alcuni uomini non sanno accettare una negazione e sembrano incapaci di bearsi del battito sordo, del messaggio di un cuore trafitto che pulsa forte e pare fuoriuscire dal torace? Perché?".
"I miei genitori, i miei professori, i miei allenatori mi hanno insegnato che la donna va rispettata sempre e comunque, non si tocca nemmeno con un fiore'. Sono cresciuto con questo monito, la diversità dell’uomo e della donna, la loro indubbia complementarietà. Molto occorre ancora fare per cancellare la violenza sulle donne, tra tante esigenze svetta la ricostruzione della differenza tra donna e uomo. I diversi si riconoscono e si rispettano più degli uguali. Genitori e figli non sono uguali, non lo sono professori e alunni, tanto meno donne e uomini. Andranno forse coltivate le differenze, ricostruite anche le identità che si vorrebbero cancellare per contribuire a far esplodere il rispetto, la comprensione e mettere all’angolo la violenza? Innamoramento e amore -conclude Rampelli- sono il cuore della vita, vanno maneggiati con cura e gentilezza per non vederli trasformati in morte".
- 15:13 - Violenza su donne: Conte, 'non possono avere nessuna giustificazione'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "La violenza, le molestie contro le donne non possono avere nessuna giustificazione, che siano forme di violenza di tipo fisico, sessuale, di tipo psicologico, economico, sociale. Nulla può giustificare la sopraffazione contro le donne e guardate che è un problema di paradigma fondamentalmente culturale e soprattutto nessuno può dire 'se la sono cercata' perché questo rende una donna vittima due volte. Nessuna scusa". Lo dice Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, in un video sulle storie di Instagram che si conclude con l'ex premier che con un rossetto rosso si fa un segno sul viso.
- 15:13 - Violenza su donne: Meloni, 'raddoppiate risorse per contrasto ma cercheremo di fare di più'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - Per contrastare la violenza sulle donne "abbiamo raddoppiato le risorse, anche per i centri antiviolenza, certo poi le risorse non bastano mai ma cercheremo di fare sforzi ulteriori. Mi sembra oltretutto che siano soldi ben spesi, che consentono" ai centri "di essere più efficaci", anche di fronte alla constatazione che "molte più donne chiamano". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dalla direttrice di ‘Donna Moderna’, Maria Elena Viola.
"Gli strumenti quando ci sono e vengono conosciuti funzionano", dice ancora la premier ricordando la campagna di informazione messa in campo e che sta dando "i suoi risultati", "speriamo di riuscire a fare sempre di più", al netto della situazione dei conti pubblici "che in Italia c'è, ma il governo ha cercato di dare segnali chiari" sulla battaglia anti-violenza. Quanto alla tempistica per rendere disponibili le risorse, "noi su questo possiamo fare soprattutto moral suasion, poi siamo soprattutto quelli che le risorse devono metterle" e "vediamo se si può lavorare per semplificare".
- 15:02 - **Violenza donne: Meloni, 'mi diranno razzista ma incidenza maggiore da immigrati'**
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - Quali interventi si possono mettere in campo per garantire maggiore sicurezza alle donne che hanno paura ad uscire da sole? "Io vengo accusata ogni giorno di aver introdotto troppi nuovi reati", ma "il tema della sicurezza, soprattutto nelle nostre città, è sempre più evidente. Noi abbiamo dato dei segnali molto importanti” attraverso “le assunzioni nelle forze dell’ordine”, con i reati “che servono per combattere l’insicurezza dilagante nelle nostre città”, e poi “il tema del contrasto all’immigrazione illegale di massa, una delle materie su cui il governo si spende di più. Adesso verrò definita razzista, ma c’è una incidenza maggiore, purtroppo, nei casi di violenza sessuale da parte di persone immigrate, soprattutto" quelle arrivate "illegalmente, perché quando non hai niente si produce una degenerazione che può portare da ogni parte”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dalla direttrice di ‘Donna Moderna’, Maria Elena Viola.
“C’è un lavoro qui che è soprattutto securitario, la dimensione culturale c’entra di meno. Bisogna garantire la presenza delle forze dell’ordine, garantire che ci siano i reati, garantire che quando qualcuno commette un reato paghi per quel reato, che è un altro tema che abbiamo in Italia, e c'è un tema di contrasto all'immigrazione di massa su cui il governo si spende”.
- 15:00 - Il freddo 'spacca' il cuore: il gelo e i rischi per la salute
Roma, 25 nov. (Adnkronos Salute) - Il freddo improvviso può far male al cuore. Il repentino abbassamento delle temperature, come quello che si è verificato in Italia negli ultimi giorni con il ribaltone meteo, può avere effetti anche imprevisti sulla salute del cuore, "perché si innesca la vasocostrizione per cercare di mantenere il corpo a determinate temperature e questo comporta l'aumento delle restrizioni vascolari e quindi la fatica del cuore perché lavora di più".
In casi "rari il freddo può causare anche un infarto, quando ci sono situazioni di base già compromesse e c'è una vasocostrizione arteriolare", ma c'è anche "il rischio dell'angina pectoris nei soggetti già sensibili, soprattutto quando si passa da un ambiente caldo a uno più freddo". A fare il punto con l'Adnkronos Salute sui danni per il cuore dell'avvicinarsi allo zero termico è Domenico Gabrielli, presidente Fondazione per il Tuo cuore dell'Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri).
"Il cuore affaticato porta all'attivazione del sistema nervoso autonomo che determina una ulteriore attivazione del carico delle frequenze nelle persone che hanno problematiche cardiovascolari", prosegue Gabrielli che segnala alcuni campanelli d'allarme "nella cardiopatia ischemica: il sintomo principale è la sensazione di avere un macigno sul petto e costrizione del torace, anche da fermi". Se con il grande caldo è consigliato rivedere la terapia farmacologica, sottolinea inoltre lo specialista, "anche con il freddo un passaggio con il proprio specialista o medico di famiglia è auspicabile".
Rispetto al 'fai da te' per difendersi dall'abbassamento delle temperature, "non beviamo i superalcolici illudendoci di ricevere un qualche giovamento: hanno l'effetto opposto perché c'è la vasodilatazione che fa disperdere il caldo dell'organismo", chiarisce Gabrielli.
"A tavola evitare i cibi troppi grassi perché non ci proteggono dal freddo, anzi fanno male al cuore", mentre se si sta bene in salute "proteggiamoci dal gelo tenendo l'organismo attivo e - compatibilmente con le proprie condizioni fisiche - anche allenandoci". Infine, i bambini e il freddo. "Se non hanno patologie cardiovascolari congenite - conclude l'esperto - possono stare all'aperto anche con temperature rigide. Il rischio, purtroppo, è quello di facilitare i virus respiratori che possono agire anche sull'apparato cardiovascolare quando si vanno a localizzare a livello del cuore come nella miocardite".
- 14:59 - Violenza donne: Meloni, 'fare passi avanti su formazione forze dell’ordine'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - Cosa si può fare di più per la formazione di magistrati e forze dell’ordine che trattano casi di violenza sulle donne? “È molto difficile capire come una persona reagisce o può reagire, c’è un tema di paura, di vergogna, è una sfera estremamente intima, quindi ci vuole per forza una formazione che sia specifica. Lo abbiamo previsto per quello che riguarda i magistrati nella legge che abbiamo fatto, c’è una specializzazione. Anche sulle forze dell’ordine, che poi sono il primo contatto, bisogna sicuramente fare dei passi in avanti, così come li facciamo nelle scuole. È un tema sul quale la formazione va fatta a 360 gradi, ma anche qui sono stati fatti dei fondamentali passi in avanti”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dalla direttrice di ‘Donna Moderna’, Maria Elena Viola.