Il messaggio di fine anno di Giuseppe Conte: “Una certa narrazione distorta del paese vorrebbe farci credere che certe cose succedono solo nel profondo sud, 10 mila persone in fila per un pasto caldo, a Milano, la locomotiva del paese. Questa è l’Italia che gli altri non vogliono vedere, l’Italia a cui gli altri voltano le spalle e che noi invece guardiamo in faccia. Momenti di difficoltà oggi possono toccare a tutti. Non sempre si riesce a sbarcare il lunario e questa non può essere una colpa, non sono fannulloni o divanisti. Una narrazione tossica di chi vuole convincere i cittadini che il nemico da combattere è chi è in difficoltà economica, così smantellano il reddito di cittadinanza con una manovra ingiusta mentre studi autorevoli annunciano 700mila nuovi poveri nel nuovo anno. Invidio la tranquillità con cui Meloni e i suoi ministri al caldo del proprio focolare risolve tutto con una frase: “trovatevi un lavoro” senza spiegare né come né dove. Saranno in pochi a brindare alle scelte di questo governo, in questo quadro verrebbe da deprimersi e gettare la spugna, invece no la politica deve tracciare percorsi di speranza e visione. Se qualcuno cade gli altri lo aiutano a rialzarsi, il mio augurio per il 2023 è di non perdere questo spirito di solidarietà che ci unisce”