L’anno che verrà – chissà se meno contaminato da guerrafondai, politicanti e affaristi – mi fa pensare a due persone “pulite”, di generazioni diverse, dotate di intelligenza, creatività ed energia. Il primo è un bravissimo pittore, Paolo Tesi di Pistoia (classe ’45, grande amico di Guido Ceronetti e del grande stampatore Enrico Tallone), che in questi giorni e fino al 20 gennaio espone nella Biblioteca di San Giorgio della sua città magnificenti opere dedicate agli animali (uccelli, insetti e anche uomini, più piccoli, però) mostrando la solita straordinaria immediatezza e forza espressiva. “Disegnare – dice Tesi – è un desiderio che non appago mai. E’ un bisogno proteso verso l’infinito, che sfida il mistero”.
Altrettanto rivolto al futuro è un ragazzo piemontese di 25 anni, Vittorio Giordano, il primo in Italia, un anno fa, a laurearsi in Cambiamento Climatico al Politecnico di Torino e oggi collaboratore di Maurizio Ferraris, il filosofo che dirige “Scienza Nuova”, istituto di studi avanzati in grado di unire Università e Politecnico per progettare un futuro sostenibile, sia culturale che politico.
Mi sembra un ottimo abbinamento per l’anno nuovo: “creatività applicata”, impegno civile contro la fame nel mondo e contro la carestia e l’aridità sensoriale che affligge l’era del narcisismo, la “Me generation”.
Vittorio è di Savigliano (la mamma è la sorella del compianto cantautore Gian Maria Testa), vive a Torino e ha discusso una tesi sulle prospettive dell’impronta idrica delle coltivazioni in Africa, che studia gli impatti del cambiamento climatico e il possibile avanzamento delle tecniche agricole, della meccanizzazione, dell’irrigazione e dei fertilizzanti nell’agricoltura africana.
Fertilissimo è anche Paolo Tesi, “pittore con la tentazione di scrivere”, splendido affabulatore che nel 1990 ha fondato la rivista d’arte e letteratura Ombrone (era il torrente nel quale si bagnava nella giovinezza), numerata e stampata nell’eccellente e antica carta Magnani di Pescia (prodotta fin dal Quattrocento), levigata e preziosa come i bei pensieri, mai contorti, ma neppure banali.
Ombrone non è una pubblicazione qualsiasi: parla di arte e letteratura ed è completamente gratuita, non si può comprare. Ti arriva attraverso vie diverse: amici, conoscenti, non si paga. Per principio è un gesto controcorrente, un “No” alle leggi del marketing. Ombrone è una piccola utopia. E un piccolo-grande gesto di Paolo Tesi per sperare – come diceva anche Guido Ceronetti – che Dio riconosca i suoi.
L’impegno civile è lo stesso di Vittorio Giordano, che ha deciso di applicarsi al progresso di un continente in secolare sofferenza. Il futuro di Vittorio balza agli occhi, come le opere di Tesi. Lasciano sperare in un 2023 un po’ meno ingiusto e un po’ più pacifico; giustizia sociale, arte e civile convivenza vanno d’altra parte sempre molto d’accordo.