Mondo

Benedetto XVI, l’azione civile in Germania va avanti per il caso degli abusi dei preti pedofili

La denuncia all’ex pontefice è arrivata dopo la pubblicazione del rapporto della commissione indipendente sui casi di pedofilia che riteneva Ratzinger responsabile di comportamenti erronei in quattro casi. Secondo questi atti, l’allora cardinale non avrebbe intrapreso nulla nei confronti dei quattro religiosi accusati degli abusi

La morte di Benedetto XVI non ferma la giustizia civili in Germania dove prosegue l’azione legale civile contro Joseph Ratzinger per il caso degli abusi di preti pedofili nell’arcivescovado di Monaco. Il tribunale di Traunstein, dove è stata sporta una denuncia relativa alle presunte responsabilità del papa emerito, che stando all’accusa, da cardinale, avrebbe contribuito all’occultamento del fenomeno, ha confermato il proseguimento della causa all’Ansa. “Che la procedura vada avanti è un fatto automatico”, ha spiegato la portavoce Andrea Titz, sottolineando che la questione riguarderebbe a questo punto gli eredi. “Che ve ne siano effettivamente andrà accertato – ha anche aggiunto – come del resto va accertata la fondatezza del procedimento stesso“. Ratzinger ha dei parenti in Baviera, ma non è chiaro se saranno coinvolti.

Il caso è stato sollevato da un uomo che ha riferito di aver subito abusi dal prete pedofilo Peter H., il quale fu spostato nella diocesi guidata dall’ex Papa.
Nelle accuse del querelante gli abusi furono commessi dal prete recidivo, nella località di Garching an der Alz. E le denunce da lui sporte sono quattro: oltre al prete già condannato e all’ex pontefice, sono coinvolti infatti il cardinale Friedrich Wetter, successore di Ratzinger alla guida dell’arcidiocesi, e l’arcidiocesi stessa. Quella in corso è un’azione civile, sul piano penale la vicenda non ha più valore. Lo stesso Ratzinger aveva fatto sapere nei mesi scorsi di volersi difendere, ma i suoi avvocati non avevano ancora presentato “elementi di contenuto” della linea difensiva, in tribunale. L’ex pontefice si era affidato allo studio legale Hogan Lovells, e aveva tempo fino al 24 gennaio per argomentare.

La denuncia all’ex pontefice è arrivata dopo la pubblicazione del rapporto della commissione indipendente sui casi di pedofilia che riteneva Ratzinger responsabile di comportamenti erronei in quattro casi. Secondo questi atti, l’allora cardinale non avrebbe intrapreso nulla nei confronti dei quattro religiosi accusati degli abusi. In due casi si trattava di religiosi i cui abusi erano stati documentati da tribunali statali. I due preti erano rimasti attivi nella cura delle anime, e non era stato intrapreso niente sul profilo del diritto ecclesiastico. Ratzinger è stato arcivescovo di Monaco dal 1977 al 1982, e lo scandalo dei preti pedofili nel suo arcivescovado ha gravato come un’ombra anche sul pontificato.