Sono 85 le persone soccorse nelle ultime ore dalla nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere. I naufraghi sono stati caricati a bordo dell’imbarcazione della ong al largo della Libia, in acque internazionali, in coordinamento con il Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo (Imrcc) della Guardia Costiera italiana. Si tratta di una doppia operazione di salvataggio avvenuta a notte fonda. La prima ha visto il soccorso di 41 persone in difficoltà perché la barca su cui viaggiavano si era capovolta. Nonostante l’esperienza traumatica, i sopravvissuti, tra cui due donne, sono ora sani e salvi e assistiti dal team di Msf. Più tardi, però, la squadra che opera nelle acque del Mediterraneo è dovuta intervenire nuovamente, ancora su richiesta delle autorità italiane, per soccorrere 44 naufraghi. Le stesse autorità hanno poi assegnato alla nave il porto di Taranto, dove Geo Barents si sta dirigendo per far sbarcare tutte le 85 persone a bordo.
E proprio mentre la nave di Medici Senza Frontiere si stava dirigendo verso Taranto (il porto sicuro assegnato dal Viminale), Fulvia Conte, responsabile dei soccorsi della Geo Barents, ha comunicato di avere raccolto la segnalazione di Alarm Phone su una barca in pericolo decidendo, con gli 85 migranti a bordo, di fare rotta verso l’imbarcazione per prestare soccorso. Un intervento sarebbe in contrasto con il nuovo decreto “disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori”. Nel testo, firmato proprio questa mattina dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, diventano infatti vietati i salvataggi multipli e le Organizzazioni non governative sono costrette a richiedere il porto sicuro immediatamente dopo il primo salvataggio e, dopo averlo avuto assegnato, devono dirigersi verso la destinazione senza effettuare altre operazioni. Decreto che però dovrà essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale per essere immediatamente applicabile. Alla fine comunque la nave di Medici Senza Frontiere ha proseguito la rotta verso Taranto proprio mentre Alarm Phone comunicava che i circa 170 migranti per cui aveva lanciato un sos erano stati soccorsi e condotti ad Augusta.