Chi si aspettava una valanga di indiscrezioni – in stile Bruno Vespa – è rimasto a bocca asciutta, perché la strategia scelta dagli editori (Penguin Random House) e dal duca di Sussex è stata esattamente opposta: centellinare le anticipazioni, restare sul vago, instillare dubbi sui possibili bersagli colpiti dal secondogenito di re Carlo III
Se non fosse persino troppo banale, il sottotitolo “fratelli coltelli” sarebbe perfetto per Spare, l’attesissima biografia del principe Harry d’Inghilterra, in uscita anche in Italia il 10 gennaio. Chi si aspettava una valanga di indiscrezioni – in stile Bruno Vespa – è rimasto a bocca asciutta, perché la strategia scelta dagli editori (Penguin Random House) e dal duca di Sussex è stata esattamente opposta: centellinare le anticipazioni, restare sul vago, instillare dubbi sui possibili bersagli colpiti dal secondogenito di re Carlo III. Che sarebbe stato risparmiato dagli attacchi più feroci, riservati a quanto pare invece a William, già oggetto di una raffica di critiche nelle puntate finali della docu-serie Netflix, Harry & Meghan. “Il libro sarà peggio di quanto la Famiglia Reale si aspetti”, ha rivelato una fonte al The Times.
LA REAZIONE DI RE CARLO E IL FUTURO DEI RAPPORTI CON LA ROYAL FAMILY – Insomma, il rapporto tra i fratelli è appeso a un filo e dal peso delle bordate contro William e contro Kate dipenderà il futuro dei contatti (già ampiamente compromessi) con il resto della Royal Family. “Per tutta la vita ho fatto da secondo violino, per mettere in risalto l’aura del prescelto. A un certo punto ho detto basta”, rivelano alcuni tabloid inglesi sul contenuto di Spare. Se sia un “basta” definitivo lo si capirà tra pochi giorni, anche perché re Carlo, fedelissimo al motto di famiglia “never complain never explain” (mai lamentarsi, mai dare spiegazioni), fino ad oggi ha scelto la via attendista, lasciando aperta la possibilità che i duchi di Sussex vengano invitati alla cerimonia di incoronazione, il 6 maggio prossimo a Londra. Questo è ciò che trapela pubblicamente da Buckingham Palace, perché privatamente, attraverso i suoi emissari, il Sovrano avrebbe fatto sapere al secondogenito che una sola riga di attacchi alla regina consorte Camilla equivarrebbe alla fine di ogni comunicazione. E come reagirà Carlo se il bersaglio fosse invece il prediletto William? Harry aveva promesso un “resoconto di prima mano della mia vita accurato e completamente veritiero” ma sa benissimo che troppa verità significa dire addio per sempre alla possibilità di mantenere un dialogo aperto con la sua famiglia.