L'idea lanciata dal sottosegretario alla Cultura del Governo Meloni Vittorio Sgarbi, non sembra aver entusiasmato Palazzo Marino, che comunque negherebbe lo spazio del parco Sempione
Vienna, Londra (nella foto) e molte altre città nel mondo. Una ruota panoramica può diventare anche un simbolo per un città o addirittura una capitale, ma non sempre l’idea incontra le esigenze o anche i “gusti” delle amministrazioni locali. E così mentre a Napoli, con un rischio stop sempre incombente, è già punto la costruzione a Milano, l’idea lanciata dal sottosegretario alla Cultura del Governo Meloni Vittorio Sgarbi, non sembra aver entusiasmato Palazzo Marino. “La ruota panoramica non è e non può essere nei progetti della Pubblica amministrazione. Diverso è se un imprenditore privato su un’area privata ci chiede l’autorizzazione”, allora “verificheremo la possibilità – dice il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando con i cronisti a Palazzo Marino in occasione del tradizionale scambio di auguri di fine anno – Ma di certo non gliela faccio mettere al parco Sempione. Che io abbia potuto dire a Sgarbi che ero favorevole alla ruota panoramica. Guardate, quando facevo il dg del Comune, da gennaio 2009 a metà 2010, l’assessore di riferimento era Finazzer Flory, non Sgarbi. Il sindaco Gaetano Manfredi a metà dicembre aveva spiegato di aver declinato la proposta della ruota, avanzata anche al Comune “perché non ritenevamo utile la collocazione all’interno delle aree comunali”. La società di giostrai aveva chiesto di installare la struttura City Eye ll’Autorità portuale che invece ha concesso l’autorizzazione.