E se Lucien Laviscount fosse il prossimo James Bond? Da Emily in the Paris con furore, all’attore britannico potrebbe riuscire un colpaccio inaspettato: battere al fotofinish il collega Aaron Taylor-Johnson e diventare l’erede di Daniel Craig. Dopo 17 anni e cinque film, quest’ultimo ha infatti deciso di appendere al chiodo lo smoking di ordinanza, aprendo una successione che sta durando molto più del previsto. Del resto, la potente produttrice Barbara Broccoli e Michael G. Wilson sanno che puntare sul volto giusto è essenziale per la riuscita del film, dunque si sono presi più tempo del previsto per non commettere errori.
JAMES BOND, LUCIEN LAVISCOUNT BATTE TAYLOR-JOHNSON? – Che la scelta finale sia però vicina lo confermano le indiscrezioni che arrivano in questi giorni da Londra, segno che l’ufficializzazione arriverà nelle prossime settimane. Esclusi uno dopo l’altro Jude Law, Idris Elba, Tom Holland e Regé-Jean Page (l’ex duca di Bridgerton), la rosa si è ristretta a due nomi: Aaron Taylor-Johnson e Lucien Laviscount, che rientrano nei canoni precisi imposti dai produttori, secondo cui James Bond dev’essere interpretato da un attore inglese, sotto i 40 anni e con una carriera in ascesa.
La notizia è che Aaron Taylor-Johnson (visto in Avangers, Animali notturni e, più di recente, in Bullet Train con Brad Pitt), ha sostenuto un’audizione ai Pinewood Studios e che il provino ha convinto tutti. Insomma, sembrava fatta. Poi, a sorpresa, è spuntato il nome di Laviscount, noto soprattutto per il ruolo di Alfie nella serie Emily in Paris. “È un attore di grande talento, è estremamente bello e negli ultimi diciotto mesi ha conquistato diversi fan da quando si è unito a Emily In Paris. I capi se lo stanno già immaginando nello smoking di 007”, ha rivelato una fonte al Daily Mail. Tradotto, l’attore potrebbe essere il jolly da tirare fuori dal mazzo per sorprendere il pubblico.
GLI 007 PIÙ ICONICI DI SEMPRE – L’unica certezza, tra tante incertezze, è che la Broccoli punta a far cominciare le riprese del ventiseiesimo film della saga entro la fine dell’anno, così da poter far uscire la pellicola nel 2025. E in attesa di capire chi sarà il prescelto per il ruolo dell’agente segreto al servizio di sua
maestà, creato da Ian Fleming, basta dare un’occhiata alla lista degli 007 per capire che si tratta di uno di quei ruoli che cambia per sempre la carriera di un attore. Il primo, e il più leggendario, resta Sean Connery che esordì nel 1962 con Agente 007-Licenza di uccidere (sì, quello con Ursula Andress che esce in bikini bianco delle acque del mare della Jamaica) per lasciare nel 1971, quando uscì 007- Una cascata di diamanti (due anni prima 007- Al servizio segreto di sua Maestà fu
interpretato da George Lazenby, che incarnò Bond una sola vola). Il record di imbattuto è però nelle mani di Roger Moore, con sette film dal 1973 al 1985 (l’ultimo, Bersaglio mobile), che cedette poi lo smoking di ordinanza a Timothy Dalton, il quale girò due sole pellicole. Nel 1995 è poi arrivato Pierce Brosnan, in carica per quattro film da GoldenEye a La morte può attendere, mentre Daniel Craig è restato in carica per cinque titoli e ha deciso di lasciare il ruolo nel 2021: la
sua ultima volta nei panni di Bond, No time to die, ha incassato oltre 721 milioni di dollari.