Ha 29 anni l’uomo più alto del mondo. Proveniente dal Ghana il suo nome è Sulemana Abdul Samed per gli amici “Awuche” (Andiamo). La sua altezza di, ben, 2 metri e 89 centimetri (9 piedi e 6 pollici) è stata resa pubblica da un ospedale del Ghana, città natale del ragazzo. Una misura dovuta al fatto che Samed è affetto da una particolare condizione clinica: il gigantismo. Non sono però dati certi dal momento che le misurazioni sono state fatte in una clinica che non possiede gli strumenti specifici per determinate altezze. È così scattata una vera e propria gara a chi riesce a trovare il modo per misurarlo con precisione.
Alla BBC, Samed ha raccontato che la sua situazione è cambiata nel momento in cui ha compiuto 22. Una mattina, svegliandosi si è accorto che qualcosa nel suo corpo non andava: “Mi sono reso conto che la mia lingua si era espansa nella mia bocca al punto che non riuscivo a respirare bene”. Si è quindi subito rivolto ad una farmacia per cercare di capire cosa potessero essere successo ma la crescita continuava. Un evoluzione del suo corpo che ha portato Samed ad avere seri problemi fisici come ad esempio la curvatura anomala della schiena.
Dopo alcune visite di controllo, i medici hanno accertato che Sulemana ha una malattia genetica che colpisce i tessuti connettivi del corpo: la sindrome di Marfan. Ciò che suggeriscono alcuni specialisti è di intervenire chirurgicamente con un’operazione al cervello in modo da arrestare la crescita. Un intervento al quale, però, il ragazzo non si può sottoporre dato che l’assicurazione sanitaria pubblica del Ghana non può coprire l’intero prezzo. Per questo motivo sta cercando di raccogliere più fondi possibili in modo da potersi permettere un intervento di chirurgia plastica alla gamba. La pelle dell’arto inferiore presenta infatti un grave disturbo, dovuto proprio alla crescita della gamba e del piede. Nonostante Sulemana sia ben voluto dalle persone, il suo sogno è quello un giorno di avere una famiglia tutta sua con una moglie e dei figli. A dargli speranza in questi anni così difficili è il profondo senso difende: “È così che Allah ha scelto per me, sto bene. Non ho problemi con il modo in cui Dio mi ha creato”.