Il militare dell'Arma ha fermato il giovane insieme alla moglie anche lei carabiniere:
“Si nascondeva su un treno, ha provato a fuggire ma l’ho rincorso. L’ho riconosciuto proprio dal cappellino e dalle scarpe rosse. Ho una buona memoria fotografica, quindi appena vedo un volto, anche solo di sfuggita e per pochi secondi, riesco a individuarlo con facilità. Mi era arrivato la mattina stessa il video dell’aggressione e sono stato sicuro”. A parlare, intervistato da alcuni quotidiano, è Filippo Consoli, il brigadiere dei carabinieri – che insieme alla moglie anche lei militare dell’Arma – è riuscito a bloccare il giovane polacco che ha aggredito la turista israeliana alla stazione Termini di Roma.
Aleksander Mateusz Chomiak era su un treno diretto a Brescia quando ha incrociato Consoli e Nicoletta Piccoli. I coniugi erano in partenza per il ponte dell’Epifania e pensavano di poter trascorrere qualche giorno di vacanza. “Siamo saliti a bordo e quel giovane ha subito attirato la mia attenzione, ho guardato le foto e i video che circolavano in rete e ho capito che era lui. Io lo tengo d’occhio, tu vai ad avvisare il capotreno. Sono sicuro che sia lui” ha detto alla moglie e collega.
Per essere sicuro di non sbagliare persona il militare ha cominciato a guardare le immagini e il filmato delle telecamere di sorveglianza della stazione quando il giovane ha colpito con un coltello per tre volte la ragazza che era ferma alle macchinette per i biglietti per comprare un biglietto per Fiumicino. Chomiak si è reso conto di essere stato individuato e ha cominciato a correre verso l’uscita prima che si chiudessero le porte. A quel punto i carabinieri sono intervenuti per fermarlo. Poi hanno chiamato i rinforzi: lo hanno ammanettato insieme ai colleghi e agli agenti della Polfer. “Gli ho mostrato la sua foto segnaletica e gli ho urlato: Sei tu? Sei tu l’aggressore della stazione Termini? Lui ha fatto un cenno di assenso“. Il fermato, per cui è stata chiesta la convalida del fermo, ora dovrà rispondere al giudice per le indagini preliminari di Milano- Poi gli atti saranno trasferiti per competenza alla procura di Roma che indaga per tentato omicidio.