“Da parte mia, l’ho detto e lo dichiaro anche oggi: le porte sono sempre aperte. Se si volesse arrivare ad un accordo, anche in extremis, e se Donatella Bianchi volesse fare un ticket, per me sarebbe cosa gradita.” Così il candidato Pd alla presidenza della Regione Lazio, Alessio D’Amato, intervenendo a Tagadà (La7), annuncia la sua apertura ai 5 Stelle in vista delle elezioni regionali.
Tutto nasce da un appello dell’ex ministro Fabrizio Barca, condiviso e sottoscritto da diversi intellettuali come Luciana Castellina e Luigi Ferrajoli, perché Pd e M5s si alleino nella prossima kermesse elettorale, anche sulla base di un recente sondaggio di Izi: D’Amato è al 34,8%; Bianchi del M5s è al 18,3%; il candidato del centrodestra, Francesco Rocca, è al 42,6%.
D’Amato precisa: “Ricordo però una cosa: alle ultime regionali vincemmo avendo come competitor sia il centrodestra, sia il M5s. Dopodiché, io auspico un’alleanza coi 5 Stelle, ma un matrimonio si fa in due. Io comunque corro per vincere. Noi e i 5 Stelle governiamo insieme nel Lazio, per cui, ripeto, le porte da parte mia saranno sempre aperte”.
Anche il senatore del Pd, Andrea Crisanti, ospite della trasmissione, è d’accordo: “Io farei l’accordo tra Pd e M5s perché in questo momento è importante che la Regione Lazio non vada nella direzione della maggioranza. Questa è la priorità assoluta”.
Intervistata dal Fatto Quotidiano, Bianchi ha espresso tutti i suoi dubbi sull’ipotesi di un ticket con i dem. “Io sono arrivata quando si era già chiusa ogni ipotesi di intesa, e comunque gli accordi si fanno sui programmi, cioè sulle cose da fare per i cittadini. Invece il Pd ha calato dall’alto un candidato e ha insistito sull’inceneritore di Roma, che rappresenta solo un’occasione persa”
L’apertura del Pd ha fatto insorgere il leader di Azione, Carlo Calenda, che su Twitter, rivolgendosi a D’Amato, scrive un cinguettio inequivocabile: “Faccelo sapere rapidamente, Alessio, in tempo per presentare un nostro candidato alternativo a questo eventuale pastrocchio con i 5S. Basta giochini e alchimie. Parliamo di programmi”.