Il serbo conferma di non aver cambiato idea su Covid e vaccino: ma la decisione degli Stati Uniti lo condanna a saltare altri tornei
La notizia è ufficiale, anche se Novak Djokovic in conferenza stampa nemmeno lo sapeva: la Tsa (Transportation Security Administration) degli Stati Uniti ha esteso il divieto di ingresso agli stranieri non vaccinati contro il Covid fino ad aprile. Per il tennista serbo significa una cosa sola: non potrà partecipare ai tornei primaverili americani: Indian Wells è in programma dal 6 al 19 marzo e il Miami Open dal 19 marzo al 2 aprile. Djokovic infatti di fronte ai giornalisti ha confermato di non volersi vaccinare: “Conoscete la mia posizione“.
“Spero di giocare ma se non posso andare…”, ha detto il serbo, 21 volte vincitore del Grande Slam, impegnato nel torneo di Adelaide, dove si sta preparando per l’Australian Open, Slam che lo scorso anno non potè disputare proprio per la decisione di non vaccinarsi. “Non credo sia ancora ufficiale, quindi quando lo sarà potremo parlarne”, ha aggiunto Djokovic. In conferenza stampa però gli è stato fatto notare che invece la decisione è definitiva: “Allora non posso farci nulla. O meglio, cosa posso fare? Niente, questo è tutto. Tutti voi sapete qual è la mia posizione”, ha tagliato corto Djokovic. Lo scorso anno per le sue posizioni no vax non ha potuto giocare agli US Opene venne espulso dall’Australia a gennaio prima degli Australian Open per lo stesso motivo, l’assenza di vaccinazione. Quest’anno invece il governo di Canberra ha deciso di togliere l’obbligo vaccinale per gli stranieri.