Sembra strano, nell’era dell’esibizionismo, parlare di una persona riservata e che ha sempre scelto di stare lontana dai riflettori. Si tratta di Cathryn White Cooper, la moglie di Gianluca Vialli, morto oggi, 6 gennaio, dopo la battaglia contro un tumore al pancreas scoperto 5 anni fa. I due si erano conosciuti quando lui giocava al Chelsea (1996-1998, in seguito allenatore della stessa). Nel 2003 sono convolati a nozze e poi, dal loro amore, sono nate due figlie: Sofia e Olivia.
“C’è sempre il dubbio se sia giusto dirglielo e creargli ansia”, aveva raccontato Vialli ad Alessandro Cattelan parlando delle figlie e della difficoltà di dare loro una notizia così drammatica come quella della scoperta del cancro. Poi aveva spiegato: “Abbiamo parlato, insieme a mia moglie, con persone che hanno più esperienza. Ci hanno detto che se racconti le bugie, non le proteggi. Quando lo scopriranno, perché avverrà, penseranno che tu non ti fidi di loro. E se tu non ti fidi di loro, come faranno mai a fidarsi di loro stesse? Certo, devi metterla nel modo meno traumatico possibile però devi essere chiaro: ‘Il papà ha il cancro, ha molte possibilità di stare bene ma dovrà gestire un periodo non facile, di cure. Noi abbiamo deciso di affrontarla così e dopo un mese glielo abbiamo detto”.
“Noi abbiamo deciso di affrontarla così”. Il plurale per parlare anche della malattia. Basterebbe questo per comprendere il grande legame tra Gianluca e Cathryn. Forte ed indissolubile nonostante arrivassero da parti del mondo distanti. Lui di Cremona, quinto e ultimo figlio di una famiglia di origine trentina, fin da giovanissimo dedito allo sport e in particolare al calcio. Lei, invece, ex modella e ora interior designer, di origine sudafricana.
Parlando della malattia, in un’intervista rilasciata al Times, l’ex di Juventus e Sampdoria aveva raccontato: “Le mie figlie mi hanno aiutato disegnandomi le sopracciglia e ho chiesto dei consigli a mia moglie sui trucchi da usare. Abbiamo riso, devi ridere, hai bisogno di trovare il lato divertente, ma c’erano dei giorni in cui mi rinchiudevo in bagno per non farmi vedere piangere”. E ancora, nel terzo episodio della miniserie con Cattelan, Vialli aveva aggiunto: “Io credo che sia un privilegio quello di sapere che c’è una scadenza. Questa ti permette di avere il tempo di fare tutte le cose… se tu dici ‘buonanotte’ e poi muori durante la notte, rimangono incompiute. Io oggi so che ho il dovere di comportarmi in un certo modo nei confronti delle mie figlie, di mia moglie perché non so quanto ancora vivrò. Questo ti dà un’opportunità di sistemare le cose”. L’intera famiglia si tiene ben lontana dal gossip. Nemmeno sul profilo ufficiale di Vialli – 363.000 follower – vi sono foto di famiglia. Solo una, piuttosto datata, ma in cui Gianluca era con la sua famiglia d’origine. Uno scatto che non è neanche a colori e con la didascalia che recita: “I’m the baby (Sono il neonato, trad.)”.
Dopo la scomparsa la famiglia ha rilasciato una nota commossa: “Con incommensurabile tristezza annunciamo la scomparsa di Gianluca Vialli. Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità. Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori”.