La dottoressa vicentina di 57 anni arrestata lo scorso febbraio nell'ambito dell'inchiesta sui falsi green pass che ha coinvolto anche la cantante Madame, all'anagrafe Francesca Calearo, e la tennista marchigiana Camila Giorgi, entrambe indagate per falso ideologico, ha rilasciato una lunga confessione
È una lunga confessione quella di Daniela Grillone, la dottoressa vicentina di 57 anni arrestata lo scorso febbraio nell’ambito dell’inchiesta sui falsi green pass che ha coinvolto anche la cantante Madame, all’anagrafe Francesca Calearo, e la tennista marchigiana Camila Giorgi, entrambe indagate per falso ideologico. Nei verbali, come riporta il Corriere della Sera, la dottoressa si dice “sconvolta” e “pentita” per le sue azioni. Racconta come è iniziato il giro di false vaccinazioni, che i vaccini non utilizzati venivano gettati nel water e parla anche delle due vip coinvolte. Proprio Madame nei giorni scorsi ha rotto il silenzio, prima pubblicando un post in cui raccontava del suo rapporto con le vaccinazioni, ma senza parlare nel dettaglio del presunto uso di green pass falsi, poi ha cancellato tutto per lasciare “che l’indagine faccia il suo corso”, dicendo di volersi dedicare ai suoi progetti.
Per le prossime settimane, fa sapere il quotidiano di via Solferino, la procura ha fissato l’incidente probatorio. Intanto si cominciano a delineare i contorni della vicenda, definiti grazie a intercettazioni, testimonianze e dichiarazioni della stessa Grillone, accusata di aver vaccinato per finta centinaia tra medici, infermieri, imprenditori e, appunto, vip.
La dottoressa racconta al pm di non essere “no vax” e di aver creduto “nell’utilità del vaccino” ma di aver visto che “purtroppo dopo le due dosi che mi sono auto-somministrata erano comparse delle piaghe sul mio corpo e ho avuto pesanti effetti collaterali”. Da qui l’avvicinamento ai no vax, “guidata” da un medico chirurgo: “Mi ha convinta che la reazione fosse conseguenza delle dosi e mi ha chiesto di eseguire su di lei un vaccino fasullo”. Poi sono arrivati “conoscenti” che “non volevano vaccinarsi” molti dei quali con “patologie che secondo lei erano potenzialmente avverse alla somministrazione. E io ho accettato”. La voce corre veloce, la situazione precipita e, addirittura, fuori dallo studio di Grillone si formano lunghe code. E i vaccini non utilizzati? “Venivano gettati nel water“, spiega ancora. Anche le segretarie della dottoressa vengono intercettate mentre parlano preoccupate: “Sta venendo gente in borghese (intendendo appartenenti alle forze dell’ordine, ndr)… io non so se lei si rende conto, stanno raccogliendo le prove”. Nello scambio tra le segretarie spunta anche l’ipotesi soldi: “È tutto che gira intorno ai soldi… perché davanti ai soldi lei non ha neanche riguardato la sua salute…”. Grillone però prima nega, sostenendo di non aver mai chiesto soldi, poi specifica che era possibile “lasciare anche dei soldi” ma “solo spontaneamente”.
E Camila Giorgi e Madame? Delle due vip coinvolte la dottoressa parla in maniera opposta. “Francesca Calearo? Non mi dice nulla, non è una mia paziente e quindi desumo che, come tutti gli altri, è venuta solo per ottenere la certificazione fasulla all’anticovid”. Davanti agli elenchi sequestrati la dottoressa continua, sottolineando che potrebbe essere una delle pazienti inviatele dal marito di un’orafa di Grumolo delle Abbadesse “che conosco da trent’anni” e che ha finto di vaccinare insieme alla figlia, ma solo con la prima dose. Alla fine, però, ammette che Madame “se risulta nell’elenco” sicuramente “non l’ho vaccinata” e quindi “si tratta di falsa attestazione perché non c’era motivo che un paziente non mio venisse nel mio studio”. Diverso è il discorso della famiglia Giorgi “da tempo in cura presso di me“. “Poco prima dell’inizio dell’estate Camila era venuta chiedendo la possibilità di ottenere delle false attestazioni di tutti i vaccini obbligatori, nonché del vaccino Covid”, racconta ancora, sottolineando di aver fissato appuntamenti “per l’estate e per l’autunno” e confermando “con assoluta certezza” che “nessuno dei vaccini fatti alla famiglia Giorgi è stato effettivamente somministrato”, anche se il tutto è avvenuto senza ricevere pagamenti.