Gli Stati Uniti hanno creato nel 2022 4,5 milioni di posti di lavoro, con un guadagno medio mensile di 375mila unità: più delle attese. Si tratta del secondo miglior incremento dopo i 6,7 milioni nel 2021 con una media mensile di 562mila unità. Festeggia il presidente Joe Biden, che parla di “un’ottima notizia per la nostra economia e un’ulteriore prova del fatto che il mio piano economico sta funzionando. Il tasso di disoccupazione è il più basso degli ultimi 50 anni, abbiamo appena concluso i due anni di più forte crescita occupazionale della storia e stiamo vedendo la transizione verso la crescita costante e stabile di cui parlo da mesi”, ha aggiunto Biden, ammettendo però: “Abbiamo ancora tanto lavoro da fare per abbassare l’inflazione e aiutare le famiglie americane, ma ci stiamo muovendo nella giusta direzione”.

Nel solo mese di dicembre sono stati creati 223mila posti, secondo l’US Bureau of labor statistics. Notevoli aumenti si registrano nel comparto dell’ospitalità e dei divertimenti, nella sanità, nelle costruzioni e nell’assistenza sociale. Il tasso di disoccupazione è al 3,5% e i disoccupati di lungo periodo sono calati a 1,1 milioni dai 2 milioni di un anno prima. Resta però invariato a 3,9 milioni il numero dei part time involontari, quelli che hanno subito riduzioni dell’orario o non trovano un lavoro a tempo pieno, così come non diminuiscono gli scoraggiati che disperano di poter trovare un posto (sono 410mila).

La partecipazione alla forza lavoro è poco sopra il 62%. Nonostante continui la carenza di lavoratori, a dicembre i salari orari medi sono saliti solo dello 0,3%, meno delle attese. Su base annua la crescita è stata del 4,6%.

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