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Costrette a spogliarsi durante il colloquio per diventare hostess: “Trattata come un animale allo zoo, ispezionata da una donna che prendeva appunti su un taccuino”

La notizia shock, riportata dai media spagnoli, ha aperto la strada ad altre testimonianze di donne, che hanno confermato la modalità assurda messa in atto dalla società di reclutamento: farle spogliare, anche dei loro reggiseni e mutande all’occorrenza

di Simona Griggio

Vuoi lavorare come hostess di volo? Fatti vedere in mutande e mostraci i denti. Sembra la scena del film “Angelica”: quella del sultano che compra le mogli e le sceglie anche in base alla dentatura. Come si fa con i cavalli. Invece è un normale colloquio di lavoro per entrare al far parte della Kuwait Airways, compagnia che è balzata sui media spagnoli per i metodi atipici nella gestione delle selezioni da parte dell’agenzia Meccti. Far ispezionare le candidate in biancheria intima per portare alla luce l’esistenza di imperfezioni, tatuaggi e chili di troppo. E’ successo all’hotel Melia Barajas, vicino all’aeroporto di Madrid, dove si sono svolti i colloqui. A raccontarlo per prima è stata Mariana, ragazza di 23 anni che ha rivelato: “Sono stata trattata come un animale allo zoo, ispezionata da una donna che prendeva appunti su un taccuino dopo avermi fatto rimanere in mutande”.

La notizia shock, riportata dai media spagnoli, ha aperto la strada ad altre testimonianze di donne, che hanno confermato la modalità assurda messa in atto dalla società di reclutamento: farle spogliare, anche dei loro reggiseni e mutande all’occorrenza. Non solo: ad alcune veniva persino chiesto di mostrare la dentatura. L’addetta al reclutamento allora guardava dentro la bocca come fossero bestie. Bianca, altra aspirante hostess ad aver dato voce all’incubo vissuto, ha spiegato: “Alla mia richiesta di vedere come sono fatta mi sono alzata il vestito ma la selezionatrice voleva di più”. Voleva che Bianca scoprisse il suo corpo interamente. Il motivo? Una hostess non può essere in sovrappeso o troppo magra, non può avere nei o cicatrici visibili. Neppure portare gli occhiali.

I tatuaggi? Non parliamone. Chi mostrava queste caratteristiche veniva immediatamente respinto dall’esaminatrice. Una specie di ‘direttrice’ dai modi rudi e senza mezzi termini, molto dura, secondo la testimonianza di Mariana. “Non assumiamo persone con cicatrici o segni sul corpo”, aveva detto con tono deciso.E la qualificazione professionale? E’ ancora Mariana a raccontare: “A una ragazza che parlava sette lingue è stato detto che era stata squalificata per avere una mini cicatrice sulla fronte e le è stato detto che non gli importava delle sue sette lingue”.

Bianca, invece, ha raccontato ai media locali che prima di entrare nella stanza del colloquio ha visto una donna uscire in lacrime. Poi è toccato a lei, prima in reggiseno e poi in mutande: ‘Una donna mi ha detto di aprire la bocca e ha iniziato a guardarmi dentro come fossi un cane. Mi ha quasi messo gli occhi dentro la bocca per vedere i miei denti. Mi sono sentita umiliata”. Una terza donna, Maria, di 19 anni, ha riferito che ad alcune candidate è stato chiesto di mangiare di meno e di perdere peso, mentre ad altre di aumentare di peso. Né Kuwait Airways né Mecti hanno ancora risposto alle accuse dei media spagnoli. L’ annuncio di Meccti affermava che i candidati dovevano essere alti almeno 1 metro e 58 con “peso e altezza proporzionati” – e avere “un’eccellente aspetto complessivo”. Il Dipartimento del Lavoro spagnolo ha aperto un’indagine sui processi di assunzione di Meccti: violazione della dignità dei diritti fondamentali di queste donne.

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