Nikola Tesla e la sua fama di supereroe della Scienza ostacolato dai poteri forti
Cade oggi l’ottantesimo anniversario della morte di Nikola Tesla (1856-1943). E’ una figura particolare nella storia della scienza. Un ricercatore eclettico, fuori dal coro, che ha generato un’eredità di invenzioni e di concetti che, tuttavia, pochi sarebbero in grado di descrivere nei dettagli, eccetto per la corrente alternata di cui gli possiamo attribuire legittimamente il merito. Ed è curioso come Tesla sia ancora oggi ricordato in tantissime cose che hanno poco a che vedere con il suo lavoro, come la macchina elettrica di Elon Musk, e come abbia lasciato un’impronta nei film, nella letteratura di fantascienza e persino nei fumetti.
Se vogliamo inquadrare Nikola Tesla nella mitologia scientifica dei nostri giorni dobbiamo pensarlo come uno dei “supereroi” della scienza. Figure un po’ romanzesche che hanno creato il mito della scienza eroica che dura ancora oggi. A parte le grandi figure del passato, Galileo, Newton, Darwin, e tanti altri, nei tempi moderni pensate a Albert Einstein e la sua incredibile popolarità. Oppure Richard Feynman, il fisico. O Carl Sagan, l’astronomo.
Nikola Tesla è stato un contemporaneo di Einstein, anche se era circa vent’anni più anziano. Tutti e due erano rappresentanti di un’epoca in cui si inventavano cose spettacolari e affascinanti: energia nucleare, viaggi spaziali, calcolatori elettronici, (e anche bombe atomiche e altre cose orribili). Era un’epoca di un grande ottimismo: si diceva che l’energia nucleare ci avrebbe regalato “energia a prezzo così basso che la si poteva regalare agli utenti”. Si diceva che la nostra vita si sarebbe allungata a qualche secolo e che avremmo sconfitto il cancro. E che saremmo andati in ufficio usando macchine volanti e passato i nostri fine settimana sulla Luna con tutta la famiglia.
In questo clima, Tesla aveva un suo ruolo particolare di inventore non solo geniale, ma anche ostacolato dai poteri forti che avrebbero impedito la diffusione delle sue invenzioni. Secondo la mitologia che si è sviluppata intorno alla sua figura, Tesla aveva sviluppato un modo per ottenere “energia infinita,” salvo poi che la cosa era stata fatta sparire dagli agenti delle compagnie petrolifere che non volevano perdere i loro profitti. Niente di particolare: la leggenda dell’”energia infinita,” incluso il suo sabotaggio da parte dei poteri forti, è ancora viva e vegeta e l’abbiamo vista ricomparire con le varie versioni della “fusione fredda.”
Ultimamente ha fatto capolino di nuovo sui media con la storia della fusione nucleare a “confinamento inerziale” che, chissà, forse un giorno, in un futuro remoto, ma non si sa quando, può darsi che, ma è tutto da vedere, potrebbe anche produrre un po’ di energia – o almeno c’è chi lo spera.
Oggi sembra che i supereroi della scienza siano spariti. Forse l’ultimo della gloriosa schiatta è stato Stephen Hawking, il grande studioso dei buchi neri, che ci ha lasciato nel 2018. Ci rimane la tribù dei virologi televisivi che ha impestato gli schermi tv per 2-3 anni con la pandemia del Covid. Una banda che, francamente, non regge neanche lontanamente il confronto in termini di brillanza, competenza e fascino con i vari Tesla, Einstein, Feynman, eccetera.
Era probabilmente inevitabile. Stiamo cominciando a renderci conto dei limiti a quello che possiamo chiedere alla scienza. Sembra proprio che non avremo mai energia nucleare gratis per tutti, come si vagheggiava negli anni 1950. La cura contro il cancro non si vede all’orizzonte, mentre l’aspettativa di vita ha cominciato a scendere dopo aver raggiunto un massimo pochi anni fa.
E’ difficile pensare che potremo vivere oltre un secolo, come si diceva una volta. Per quanto riguarda le macchine volanti e i viaggi sulla Luna, la scienza invece ci ha dato TikTok – ci dobbiamo accontentare. Per tante cose dovremo andare avanti con cose non appariscenti, ma che perlomeno funzionano, come gli umili pannelli fotovoltaici per l’energia, e cercando di fare una vita sana.
Lasciando perdere i sogni impossibili abbiamo bisogno di una scienza dal volto umano, più vicina alle persone normali. Diceva Bertolt Brecht che sono “beati i popoli che non hanno bisogno di eroi”. Anche nella scienza, il tempo degli eroi sembra che sia passato e forse è bene che sia così.
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La Redazione
Roma, 11 mar. (Adnkronos Salute) - L’utilizzo di tezepelumab riduce in maniera significativa la severità dei polipi nasali, il bisogno di ricorrere a un intervento chirurgico e di assumere corticosteroidi sistemici per la poliposi nasale, rispetto al placebo. Sono gli importanti risultati dello Studio Waypoint di fase 3, pubblicati sul 'New England Journal of Medicine' e presentati a San Diego (Usa) in occasione del congresso dell'American Academy of Allergy Asthma & Immunology (Aaaai), che hanno dimostrato il potenziale di tezepelumab nel fornire una opzione terapeutica di grande rilevanza per il trattamento della rinosinusite cronica con poliposi nasale e il ruolo chiave dell’epitelio nel guidare le modifiche strutturali che sono coinvolte nell'avvio e nell'evoluzione delle patologie respiratorie, sono stati discussi oggi a Milano in un incontro con la stampa.
Nel dettaglio, tezepelumab, rispetto al placebo, alla 52esima settimana - riporta una nota - ha ridotto significativamente la severità dei polipi nasali, misurata dagli endpoint co-primari, con una variazione del -2.07 (95% CI: -2.39, -1.74; p<0.001) della dimensione totale del polipo nasale misurata attraverso il Nasal Polyp Score (Nps) e la variazione di -1.03 (95% CI: -1.20, -0.86; p<0.001) della congestione nasale misurata in base al Nasal Congestion Score (Ncs). Miglioramenti nell’Nps e nel Ncs sono stati osservati già a partire dalla seconda e dalla quarta settimana e sono stati duraturi per tutte le 52 settimane del trattamento. Miglioramenti statisticamente significativi e clinicamente rilevanti sono stati osservati anche per tutti gli endpoint secondari valutati nell’intera popolazione arruolata nello studio, in particolare, riducendo significativamente la necessità di intervento chirurgico per polipi nasali del 98% (p<0,0001) e la necessità di trattamento con corticosteroidi sistemici dell'88% (p<0,0001) rispetto al placebo. Il farmaco ha inoltre migliorato in maniera significativa lo Snot-22 total score, un questionario compilato dal paziente con poliposi sulla qualità della vita associato alla poliposi (−27.26; 95% CI, −32.32 to −22.21) ed è stato generalmente ben tollerato, con un profilo di sicurezza coerente con la sua indicazione approvata in asma grave.
Il farmaco, attualmente approvato per il trattamento dell’asma grave negli Stati Uniti, nell’Unione europea, in Giappone e in circa 60 Paesi a livello globale, ha ricevuto l’approvazione per la somministrazione mediante siringa pre-riempita monouso e dispositivo auto-iniettore per l’auto-somministrazione in Usa e Ue.
"La rinosinusite cronica con poliposi nasale è una patologia infiammatoria complessa che colpisce circa il 4% della popolazione generale – afferma Eugenio De Corso, membro della commissione Euforea per il trattamento della rinosinusite cronica con poliposi nasale – ed è caratterizzata da una sintomatologia persistente, che ha un significativo impatto negativo sulla qualità della vita del paziente, non solo dal punto di vista fisico ma anche sociale e psicologico. È caratterizzata da un'infiammazione persistente naso-sinusale associata a rimodellamento strutturale della mucosa caratterizzato dalla formazione di polipi nasali" che determinano ostruzione, congestione e disturbi del sonno. La forma severa è particolarmente difficile da controllare. "I risultati dello studio Waypoint - aggiunge De Corso - dimostrano come tezepelumab possa ridurre del 98% la necessità di ricorrere a un intervento chirurgico, dell’88% l’assunzione di corticosteroidi sistemici" e, inoltre, conferma l’efficacia del farmaco "nel controllare i processi infiammatori responsabili della patologia, grazie" all’inibizione del "Tslp, citochina chiave nell’innesco della cascata infiammatoria. Tezepelumab potrà rappresentare una importante opzione terapeutica per il trattamento di questa patologia migliorando significativamente la qualità della vita di chi ne è affetto" e ha "il potenziale di trasformare il trattamento dei pazienti con patologie respiratorie di origine epiteliale".
Tezepelumab è un anticorpo monoclonale rimborsato in Italia per il trattamento dell’asma grave non controllato. Agisce sulla cascata infiammatoria inibendo il legame tra la linfopoietina timica stromale (Tslp), una citochina pro-infiammatoria rilasciata dalle cellule dell’epitelio bronchiale a seguito di un danno alla barriera dell’epitelio delle vie aeree e il suo recettore. Oggi è l’unico farmaco biologico anti-Tslp disponibile, in grado di agire a livello dell’epitelio delle vie respiratorie, una barriera che svolge una importante funzione immunitaria. Un danno alla barriera epiteliale è infatti responsabile dell’insorgenza di malattie infiammatorie croniche in diversi organi, delle vie aeree inferiori e superiori.
"Negli ultimi anni stiamo assistendo a una rivoluzione legata al ruolo chiave dell’epitelio nella patogenesi di alcune patologie respiratorie – spiega Giorgio Walter Canonica, professore & Senior Consultant Centro di Medicina personalizzata Asma e allergie Humanitas University & Istituto Clinico e di Ricerca Irccs Milano – L'epitelio delle vie respiratorie rappresenta difatti una barriera che svolge un’importante funzione immunitaria: quando danneggiato, può essere responsabile dell’insorgenza di patologie infiammatorie croniche quali le malattie delle vie aeree inferiori e quelle delle vie aeree superiori, come l’asma e la rinosinusite cronica con poliposi nasale".
Queste due patologie, "secondo dati epidemiologici e clinici - continua Canonica - sono strettamente collegate tra di loro e spesso coesistono. Si stima che in Italia siano 300 mila i pazienti affetti da asma grave di cui circa 4 pazienti su 10 presentano anche rinosinusite cronica con poliposi nasale. I pazienti in cui coesistono entrambe le patologie tendono a sviluppare sintomi sino-nasali più gravi, un’infiammazione delle vie aeree inferiori più estesa e una funzione polmonare compromessa, rispetto a chi è affetto da rinosinusite cronica con poliposi nasale da sola". In questi pazienti "aumenta il rischio di riacutizzazioni e il consumo di corticosteroidi sistemici". Le malattie, pur avendo "sintomi diversi" hanno "la risposta immunologica sottostante spesso simile. Tezepelumab, che agisce a livello epiteliale sulla Tslp", non solo risponde "a un importante bisogno clinico insoddisfatto dell’asma grave ma apre, come dimostra lo Studio Waypoint, a una nuova prospettiva di trattamento per i pazienti affetti da una patologia dal forte impatto come la rinosinusite cronica con poliposi nasale".
"AstraZeneca è fortemente impegnata nella ricerca scientifica legata a una comprensione sempre più approfondita dei meccanismi biologici alla base delle patologie infiammatorie delle vie aeree e al ruolo centrale, avvalorato da un numero sempre maggiore di evidenze, che l’epitelio riveste nella loro patogenesi – conclude Raffaela Fede, direttore medico AstraZeneca Italia – Siamo pertanto orgogliosi di annunciare i risultati dello Studio Waypoint presentati in occasione del Congresso Aaaai e pubblicati sul Nejm, che contribuiscono ad ampliare il corpo di evidenze che supportano l’efficacia di tezepelumab nel trasformare il trattamento dei pazienti con malattie infiammatorie di tipo epiteliale”. Il farmaco, “primo inibitore Tslp approvato in Italia per l’asma grave, ha già aperto a una nuova prospettiva di trattamento per questa patologia così fortemente impattante sulla vita dei pazienti. Con lo Studio Waypoint, che prevede una nuova futura indicazione per la molecola, puntiamo a introdurre un’opzione terapeutica efficace che offrirà nuove speranze per i pazienti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale, una malattia complessa che colpisce circa il 40% dei pazienti con asma grave. Questi risultati ribadiscono il nostro impegno nella ricerca in ambito respiratorio con l’obiettivo di modificare l’andamento delle patologie, individuandone i meccanismi alla base nell’ottica di arrestarne la progressione e adottando un approccio di medicina di precisione".
Roma, 11 mar (Adnkronos) - "'La sua bocca puzza di tirannia, bestia schifosa, vergogna della razza umana'. Il propagandista del Cremlino Vladimir Soloviev attacca e insulta Pina Picierno in tv su Rossija 1, dopo che è saltato il suo intervento in Rai. La minaccia putiniana all’Italia, spiegata in un video". A scriverlo sui social è il giornalista e autore Tv Marco Fattorini, in un post rilanciato dalla stessa vice presidente del Parlamento Ue che ieri aveva chiesto spiegazioni alla Rai e alla commissione di Vigilanza sull'ospitata, poi saltata, dello stesso Soloviev a 'Lo stato delle cose' su Raitre.
"Solidarietà piena alla collega Pina Picierno contro gli ennesimi vergognosi attacchi che arrivano dalla Russia. Una sequela di insulti gravi, volgari e inaccettabili che non scalfiranno in tutti noi la determinazione di continuare a dire la verità", ha scritto sui social il capo delegazione Pd al Parlamento Ue Nicola Zingaretti. "Feccia russa. Solidarietà a Pina Picierno", ha fatto eco su Twitter Carlo Calenda.
Al fianco della Picierno, sempre via social, anche il senatore del Pd Filippo Sensi ("sono solo medaglie gli insulti dei putinisti e della loro orrenda propaganda"); il senatore di Iv Ivan Scalfarotto ("la mia solidarietà e gratitudine a Pina Picierno, instancabilmente a presidio della nostra libertà e della nostra democrazia"); la deputata del Pd Lia Quartapelle ("solidarietà a Pina Picierno, che sa come reagire agli striscianti tentativi di influenza del Cremlino") e anche il virologo Roberto Burioni ("Coraggiosa, tenace, una grandissima donna. Meriterebbe maggiore spazio in quello sfortunato partito").
Roma, 11 mar (Adnkronos) - "I casi di disturbi del comportamento alimentare sono drammaticamente in aumento, oltre 3 milioni e mezzo nel nostro Paese, e invece il governo Meloni continua a tagliare le risorse”. Lo ha detto la presidente dei deputati di Italia Viva Maria Elena Boschi intervenendo alla conferenza stampa sui disturbi alimentari alla Camera dei deputati.
"Chiediamo al governo Meloni di mettere le risorse necessarie a far fronte all’aumento dei casi. Il fondo istituito dal governo Draghi è stato azzerato. Il governo Meloni mette sempre meno risorse, a rilento, senza continuità, senza possibilità di progettazione e di presa in carico dei pazienti. Inoltre le strutture idonee per la riabilitazione intensiva -ha aggiunto- non sono presenti in tutte le regioni, creando problemi di mobilità interregionale e impatto sulla continuità scolastica e i legami familiari”.
“Noi di Italia Viva, insieme alle opposizioni, portiamo avanti questa battaglia in Parlamento a fianco delle associazioni e a fianco delle studentesse e degli studenti che si sono mobilitati per chiedere attenzione su un tema che ormai riguarda anche bambini e bambine ed è, purtroppo, la seconda causa di morte nel mondo per i ragazzi tra i 12 e i 17 anni”.
Roma, 11 mar (Adnkronos) - Domani, mercoledì 12 marzo alle 17.30, presso la sala stampa della Camera dei deputati – via della Missione 4 a Roma – si terrà la presentazione del libro 'Antonio Martino, interventi istituzionali'. Lo rende noto Forza Italia.
All’evento interverranno i capigruppo azzurri alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri; Stefano Benigni, vicesegretario nazionale di Forza Italia e segretario nazionale del movimento giovanile azzurro e Marco Reguzzoni, presidente dell’associazione I Repubblicani e curatore della pubblicazione.
"Si tratta di un omaggio a un importante protagonista della storia politica del nostro Paese - spiega Reguzzoni –, un grande pensatore e liberale. Un esempio per i giovani, che proprio nel libro potranno trovare spunti e riflessioni ancora attualissimi in alcuni dei suoi discorsi pronunciati in occasioni istituzionali”. Il volume vanta i contributi di due importanti esponenti di Forza Italia: Letizia Moratti - che di Martino è stata collega di governo - e il vicesegretario e segretario nazionale dei Giovani di Forza Italia Stefano Benigni.
(Adnkronos) - “Il pensiero di Martino – sottolinea Benigni - continua a ispirare chiunque creda in una società libera, dinamica e meritocratica. La sua visione rimane un pilastro per tutti coloro che, come noi, ritengono che il futuro dei giovani dipenda dalla possibilità di costruirlo liberamente, senza imposizioni. Martino – ha aggiunto – è stato uno dei grandi protagonisti della storia del nostro movimento e per questo credo che debba essere parte del nostro “album di famiglia”, quella raccolta di grandi figure, fortemente voluta anche dal nostro Segretario Nazionale, Antonio Tajani, che saranno sempre un modello e un punto di riferimento per noi e per la nostra azione politica”.
(Adnkronos) - E' stato proprio l'uomo a chiamare il 112 per soccorrere la madre. Agli agenti ha raccontato che la donna, con diverse patologie, era caduta ma l'orario indicato e alcuni elementi non hanno convinto del tutto. A insospettire i poliziotti anche alcuni interventi recenti: erano state segnalate un paio di liti dopo che il quarantottenne, consulente, era tornato a vivere a casa della madre, dopo una separazione difficile.
Altro tassello contro il figlio l'aver incassato, il giorno dopo la morte della madre, un bonifico fatto dal conto della donna al suo per una cifra di 30mila euro. Interrogato su questo aspetto ha preferito non rispondere alle domande degli inquirenti. L'autospia, disposta dalla pm Giancarla Serafini, ha infine certificato i sospetti: il medico legale ha certificato la morte per soffocamento. Per l'uomo è scattato l'arresto per omicidio e maltrattamenti.
Palermo, 11 mar. (Adnkronos) - La Polizia di Stato di Trapani ha arrestato uno stalker seriale che violava sistematicamente le prescrizioni di divieto di avvicinamento alla ex compagna. Il personale del Commissariato di P.S. di Alcamo ha dato esecuzione all’ordine di arresto emesso dalla Corte d’Appello di Palermo nei confronti dello stalker di nazionalità rumena, di 46 anni. Nello specifico, l’Autorità Giudiziaria, a seguito delle reiterate violazioni della misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa, ha ritenuto di dover disporre l’aggravamento della stessa con la misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere. Difatti, nonostante la prescrizione di non avvicinarsi all’ex coniuge con l’obbligo di portare con sé il dispositivo elettronico anti-stalker, il cittadino rumeno girava indisturbato per la città lasciando in più occasioni il dispositivo a casa.
Peraltro, nell’ambito di una ulteriore attività d’indagine, l’arrestato è stato raggiunto da un provvedimento cautelare che disponeva il divieto di avvicinamento alla parte offesa, con applicazione del dispositivo elettronico, poiché lo stesso veniva ritenuto responsabile di analoghe condotte persecutorie poste in essere in pregiudizio di un’altra donna con cui aveva intrattenuto una relazione sentimentale.
L’arrestato è stato quindi fermato e condotto presso gli Uffici del Commissariato di P.S. per poi essere tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani. "La Polizia di Stato ribadisce il proprio impegno nella tutela delle vittime di stalking e violenza, invitando chiunque si trovi in situazioni analoghe a rivolgersi tempestivamente alle Forze dell’Ordine", si legge in una nota.
Roma, 11 mar. (Adnkronos) - Il Gruppo Dolomiti Energia ha preso parte alla terza edizione di Key - The Energy Transition Expo (alla Fiera di Rimini, dal 5 al 7 marzo), l’evento di riferimento in Italia dedicato al presente e al futuro dell’energia, fra tecnologie e soluzioni per la transizione energetica, strategie per il clima e rinnovabili.
"Noi portiamo l'esperienza di una società che è focalizzata solamente sulle rinnovabili, che ha fatto e operato una scelta particolare che continuiamo a perseguire. Siamo il primo operatore di sole rinnovabili in Italia e vogliamo continuare a crescere in questo settore e a integrare la catena del valore. Quindi vogliamo essere presenti su tutti i pezzi della catena del valore del settore energia, dalla produzione all'energy management, alla commercializzazione e a tutti i nostri clienti. E a crescere in maniera coordinata fra i vari settori in modo da avere una copertura automatica all'interno del gruppo fra la produzione e il consumo", spiega Stefano Granella, Ceo di Dolomiti Energia.
In Fiera sono state presentate le soluzioni integrate che il Gruppo propone per guidare la transizione energetica di imprese, aziende energivore, pubbliche amministrazioni, enti e clienti domestici in tutta Italia. Con attenzione a efficienza energetica, forniture energetiche innovative, rinnovabili, flessibilità energetica, ottimizzazione dei consumi, uso consapevole delle risorse.
Alla lunga storia di sostenibilità del Gruppo si sono aggiunte di recente tre importanti tappe. Il Gruppo è, infatti, il primo player nazionale con un portafoglio di impianti 100% rinnovabili tra i vincitori delle aste del Capacity Market 2026 di Terna, introdotto per favorire la decarbonizzazione e assicurare la stabilità del sistema elettrico italiano.
Inoltre, in ottica di diversificazione ulteriore della produzione rinnovabile e per consolidare la propria posizione tra le grandi multiutility italiane (il Gruppo è quarto produttore italiano di energia idroelettrica), il Gruppo ha di recente perfezionato una partnership strategica con il Gruppo Ivpc, attivo nel settore delle energie rinnovabili in Italia, per ampliare la generazione da eolico e fotovoltaico. La prima iniziativa di successo nata da questa partnership è la recente messa in esercizio di un nuovo impianto fotovoltaico ad Apricena in Puglia.
Infine, il Gruppo ha dato vita al progetto Renewability, prima community remota di prosumer in Italia. È un modello di consorzio che offre alle aziende l’opportunità di investire in impianti di produzione da fonte rinnovabile e di approvvigionarsi dell’energia prodotta dai propri impianti, svincolandosi dall’andamento dei prezzi dell’energia. In qualità di aggregatori nell’ambito del meccanismo Energy Release 2.0, Dolomiti Energia mette a disposizione una capacità produttiva di energia rinnovabile, grazie ad impianti di prossima realizzazione.
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Ugo Bardi
Prof.
Scienza - 7 Gennaio 2023
Nikola Tesla e la sua fama di supereroe della Scienza ostacolato dai poteri forti
Cade oggi l’ottantesimo anniversario della morte di Nikola Tesla (1856-1943). E’ una figura particolare nella storia della scienza. Un ricercatore eclettico, fuori dal coro, che ha generato un’eredità di invenzioni e di concetti che, tuttavia, pochi sarebbero in grado di descrivere nei dettagli, eccetto per la corrente alternata di cui gli possiamo attribuire legittimamente il merito. Ed è curioso come Tesla sia ancora oggi ricordato in tantissime cose che hanno poco a che vedere con il suo lavoro, come la macchina elettrica di Elon Musk, e come abbia lasciato un’impronta nei film, nella letteratura di fantascienza e persino nei fumetti.
Se vogliamo inquadrare Nikola Tesla nella mitologia scientifica dei nostri giorni dobbiamo pensarlo come uno dei “supereroi” della scienza. Figure un po’ romanzesche che hanno creato il mito della scienza eroica che dura ancora oggi. A parte le grandi figure del passato, Galileo, Newton, Darwin, e tanti altri, nei tempi moderni pensate a Albert Einstein e la sua incredibile popolarità. Oppure Richard Feynman, il fisico. O Carl Sagan, l’astronomo.
Nikola Tesla è stato un contemporaneo di Einstein, anche se era circa vent’anni più anziano. Tutti e due erano rappresentanti di un’epoca in cui si inventavano cose spettacolari e affascinanti: energia nucleare, viaggi spaziali, calcolatori elettronici, (e anche bombe atomiche e altre cose orribili). Era un’epoca di un grande ottimismo: si diceva che l’energia nucleare ci avrebbe regalato “energia a prezzo così basso che la si poteva regalare agli utenti”. Si diceva che la nostra vita si sarebbe allungata a qualche secolo e che avremmo sconfitto il cancro. E che saremmo andati in ufficio usando macchine volanti e passato i nostri fine settimana sulla Luna con tutta la famiglia.
In questo clima, Tesla aveva un suo ruolo particolare di inventore non solo geniale, ma anche ostacolato dai poteri forti che avrebbero impedito la diffusione delle sue invenzioni. Secondo la mitologia che si è sviluppata intorno alla sua figura, Tesla aveva sviluppato un modo per ottenere “energia infinita,” salvo poi che la cosa era stata fatta sparire dagli agenti delle compagnie petrolifere che non volevano perdere i loro profitti. Niente di particolare: la leggenda dell’”energia infinita,” incluso il suo sabotaggio da parte dei poteri forti, è ancora viva e vegeta e l’abbiamo vista ricomparire con le varie versioni della “fusione fredda.”
Ultimamente ha fatto capolino di nuovo sui media con la storia della fusione nucleare a “confinamento inerziale” che, chissà, forse un giorno, in un futuro remoto, ma non si sa quando, può darsi che, ma è tutto da vedere, potrebbe anche produrre un po’ di energia – o almeno c’è chi lo spera.
Oggi sembra che i supereroi della scienza siano spariti. Forse l’ultimo della gloriosa schiatta è stato Stephen Hawking, il grande studioso dei buchi neri, che ci ha lasciato nel 2018. Ci rimane la tribù dei virologi televisivi che ha impestato gli schermi tv per 2-3 anni con la pandemia del Covid. Una banda che, francamente, non regge neanche lontanamente il confronto in termini di brillanza, competenza e fascino con i vari Tesla, Einstein, Feynman, eccetera.
Era probabilmente inevitabile. Stiamo cominciando a renderci conto dei limiti a quello che possiamo chiedere alla scienza. Sembra proprio che non avremo mai energia nucleare gratis per tutti, come si vagheggiava negli anni 1950. La cura contro il cancro non si vede all’orizzonte, mentre l’aspettativa di vita ha cominciato a scendere dopo aver raggiunto un massimo pochi anni fa.
E’ difficile pensare che potremo vivere oltre un secolo, come si diceva una volta. Per quanto riguarda le macchine volanti e i viaggi sulla Luna, la scienza invece ci ha dato TikTok – ci dobbiamo accontentare. Per tante cose dovremo andare avanti con cose non appariscenti, ma che perlomeno funzionano, come gli umili pannelli fotovoltaici per l’energia, e cercando di fare una vita sana.
Lasciando perdere i sogni impossibili abbiamo bisogno di una scienza dal volto umano, più vicina alle persone normali. Diceva Bertolt Brecht che sono “beati i popoli che non hanno bisogno di eroi”. Anche nella scienza, il tempo degli eroi sembra che sia passato e forse è bene che sia così.
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Roma, 11 mar. (Adnkronos Salute) - L’utilizzo di tezepelumab riduce in maniera significativa la severità dei polipi nasali, il bisogno di ricorrere a un intervento chirurgico e di assumere corticosteroidi sistemici per la poliposi nasale, rispetto al placebo. Sono gli importanti risultati dello Studio Waypoint di fase 3, pubblicati sul 'New England Journal of Medicine' e presentati a San Diego (Usa) in occasione del congresso dell'American Academy of Allergy Asthma & Immunology (Aaaai), che hanno dimostrato il potenziale di tezepelumab nel fornire una opzione terapeutica di grande rilevanza per il trattamento della rinosinusite cronica con poliposi nasale e il ruolo chiave dell’epitelio nel guidare le modifiche strutturali che sono coinvolte nell'avvio e nell'evoluzione delle patologie respiratorie, sono stati discussi oggi a Milano in un incontro con la stampa.
Nel dettaglio, tezepelumab, rispetto al placebo, alla 52esima settimana - riporta una nota - ha ridotto significativamente la severità dei polipi nasali, misurata dagli endpoint co-primari, con una variazione del -2.07 (95% CI: -2.39, -1.74; p<0.001) della dimensione totale del polipo nasale misurata attraverso il Nasal Polyp Score (Nps) e la variazione di -1.03 (95% CI: -1.20, -0.86; p<0.001) della congestione nasale misurata in base al Nasal Congestion Score (Ncs). Miglioramenti nell’Nps e nel Ncs sono stati osservati già a partire dalla seconda e dalla quarta settimana e sono stati duraturi per tutte le 52 settimane del trattamento. Miglioramenti statisticamente significativi e clinicamente rilevanti sono stati osservati anche per tutti gli endpoint secondari valutati nell’intera popolazione arruolata nello studio, in particolare, riducendo significativamente la necessità di intervento chirurgico per polipi nasali del 98% (p<0,0001) e la necessità di trattamento con corticosteroidi sistemici dell'88% (p<0,0001) rispetto al placebo. Il farmaco ha inoltre migliorato in maniera significativa lo Snot-22 total score, un questionario compilato dal paziente con poliposi sulla qualità della vita associato alla poliposi (−27.26; 95% CI, −32.32 to −22.21) ed è stato generalmente ben tollerato, con un profilo di sicurezza coerente con la sua indicazione approvata in asma grave.
Il farmaco, attualmente approvato per il trattamento dell’asma grave negli Stati Uniti, nell’Unione europea, in Giappone e in circa 60 Paesi a livello globale, ha ricevuto l’approvazione per la somministrazione mediante siringa pre-riempita monouso e dispositivo auto-iniettore per l’auto-somministrazione in Usa e Ue.
"La rinosinusite cronica con poliposi nasale è una patologia infiammatoria complessa che colpisce circa il 4% della popolazione generale – afferma Eugenio De Corso, membro della commissione Euforea per il trattamento della rinosinusite cronica con poliposi nasale – ed è caratterizzata da una sintomatologia persistente, che ha un significativo impatto negativo sulla qualità della vita del paziente, non solo dal punto di vista fisico ma anche sociale e psicologico. È caratterizzata da un'infiammazione persistente naso-sinusale associata a rimodellamento strutturale della mucosa caratterizzato dalla formazione di polipi nasali" che determinano ostruzione, congestione e disturbi del sonno. La forma severa è particolarmente difficile da controllare. "I risultati dello studio Waypoint - aggiunge De Corso - dimostrano come tezepelumab possa ridurre del 98% la necessità di ricorrere a un intervento chirurgico, dell’88% l’assunzione di corticosteroidi sistemici" e, inoltre, conferma l’efficacia del farmaco "nel controllare i processi infiammatori responsabili della patologia, grazie" all’inibizione del "Tslp, citochina chiave nell’innesco della cascata infiammatoria. Tezepelumab potrà rappresentare una importante opzione terapeutica per il trattamento di questa patologia migliorando significativamente la qualità della vita di chi ne è affetto" e ha "il potenziale di trasformare il trattamento dei pazienti con patologie respiratorie di origine epiteliale".
Tezepelumab è un anticorpo monoclonale rimborsato in Italia per il trattamento dell’asma grave non controllato. Agisce sulla cascata infiammatoria inibendo il legame tra la linfopoietina timica stromale (Tslp), una citochina pro-infiammatoria rilasciata dalle cellule dell’epitelio bronchiale a seguito di un danno alla barriera dell’epitelio delle vie aeree e il suo recettore. Oggi è l’unico farmaco biologico anti-Tslp disponibile, in grado di agire a livello dell’epitelio delle vie respiratorie, una barriera che svolge una importante funzione immunitaria. Un danno alla barriera epiteliale è infatti responsabile dell’insorgenza di malattie infiammatorie croniche in diversi organi, delle vie aeree inferiori e superiori.
"Negli ultimi anni stiamo assistendo a una rivoluzione legata al ruolo chiave dell’epitelio nella patogenesi di alcune patologie respiratorie – spiega Giorgio Walter Canonica, professore & Senior Consultant Centro di Medicina personalizzata Asma e allergie Humanitas University & Istituto Clinico e di Ricerca Irccs Milano – L'epitelio delle vie respiratorie rappresenta difatti una barriera che svolge un’importante funzione immunitaria: quando danneggiato, può essere responsabile dell’insorgenza di patologie infiammatorie croniche quali le malattie delle vie aeree inferiori e quelle delle vie aeree superiori, come l’asma e la rinosinusite cronica con poliposi nasale".
Queste due patologie, "secondo dati epidemiologici e clinici - continua Canonica - sono strettamente collegate tra di loro e spesso coesistono. Si stima che in Italia siano 300 mila i pazienti affetti da asma grave di cui circa 4 pazienti su 10 presentano anche rinosinusite cronica con poliposi nasale. I pazienti in cui coesistono entrambe le patologie tendono a sviluppare sintomi sino-nasali più gravi, un’infiammazione delle vie aeree inferiori più estesa e una funzione polmonare compromessa, rispetto a chi è affetto da rinosinusite cronica con poliposi nasale da sola". In questi pazienti "aumenta il rischio di riacutizzazioni e il consumo di corticosteroidi sistemici". Le malattie, pur avendo "sintomi diversi" hanno "la risposta immunologica sottostante spesso simile. Tezepelumab, che agisce a livello epiteliale sulla Tslp", non solo risponde "a un importante bisogno clinico insoddisfatto dell’asma grave ma apre, come dimostra lo Studio Waypoint, a una nuova prospettiva di trattamento per i pazienti affetti da una patologia dal forte impatto come la rinosinusite cronica con poliposi nasale".
"AstraZeneca è fortemente impegnata nella ricerca scientifica legata a una comprensione sempre più approfondita dei meccanismi biologici alla base delle patologie infiammatorie delle vie aeree e al ruolo centrale, avvalorato da un numero sempre maggiore di evidenze, che l’epitelio riveste nella loro patogenesi – conclude Raffaela Fede, direttore medico AstraZeneca Italia – Siamo pertanto orgogliosi di annunciare i risultati dello Studio Waypoint presentati in occasione del Congresso Aaaai e pubblicati sul Nejm, che contribuiscono ad ampliare il corpo di evidenze che supportano l’efficacia di tezepelumab nel trasformare il trattamento dei pazienti con malattie infiammatorie di tipo epiteliale”. Il farmaco, “primo inibitore Tslp approvato in Italia per l’asma grave, ha già aperto a una nuova prospettiva di trattamento per questa patologia così fortemente impattante sulla vita dei pazienti. Con lo Studio Waypoint, che prevede una nuova futura indicazione per la molecola, puntiamo a introdurre un’opzione terapeutica efficace che offrirà nuove speranze per i pazienti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale, una malattia complessa che colpisce circa il 40% dei pazienti con asma grave. Questi risultati ribadiscono il nostro impegno nella ricerca in ambito respiratorio con l’obiettivo di modificare l’andamento delle patologie, individuandone i meccanismi alla base nell’ottica di arrestarne la progressione e adottando un approccio di medicina di precisione".
Roma, 11 mar (Adnkronos) - "'La sua bocca puzza di tirannia, bestia schifosa, vergogna della razza umana'. Il propagandista del Cremlino Vladimir Soloviev attacca e insulta Pina Picierno in tv su Rossija 1, dopo che è saltato il suo intervento in Rai. La minaccia putiniana all’Italia, spiegata in un video". A scriverlo sui social è il giornalista e autore Tv Marco Fattorini, in un post rilanciato dalla stessa vice presidente del Parlamento Ue che ieri aveva chiesto spiegazioni alla Rai e alla commissione di Vigilanza sull'ospitata, poi saltata, dello stesso Soloviev a 'Lo stato delle cose' su Raitre.
"Solidarietà piena alla collega Pina Picierno contro gli ennesimi vergognosi attacchi che arrivano dalla Russia. Una sequela di insulti gravi, volgari e inaccettabili che non scalfiranno in tutti noi la determinazione di continuare a dire la verità", ha scritto sui social il capo delegazione Pd al Parlamento Ue Nicola Zingaretti. "Feccia russa. Solidarietà a Pina Picierno", ha fatto eco su Twitter Carlo Calenda.
Al fianco della Picierno, sempre via social, anche il senatore del Pd Filippo Sensi ("sono solo medaglie gli insulti dei putinisti e della loro orrenda propaganda"); il senatore di Iv Ivan Scalfarotto ("la mia solidarietà e gratitudine a Pina Picierno, instancabilmente a presidio della nostra libertà e della nostra democrazia"); la deputata del Pd Lia Quartapelle ("solidarietà a Pina Picierno, che sa come reagire agli striscianti tentativi di influenza del Cremlino") e anche il virologo Roberto Burioni ("Coraggiosa, tenace, una grandissima donna. Meriterebbe maggiore spazio in quello sfortunato partito").
Roma, 11 mar (Adnkronos) - "I casi di disturbi del comportamento alimentare sono drammaticamente in aumento, oltre 3 milioni e mezzo nel nostro Paese, e invece il governo Meloni continua a tagliare le risorse”. Lo ha detto la presidente dei deputati di Italia Viva Maria Elena Boschi intervenendo alla conferenza stampa sui disturbi alimentari alla Camera dei deputati.
"Chiediamo al governo Meloni di mettere le risorse necessarie a far fronte all’aumento dei casi. Il fondo istituito dal governo Draghi è stato azzerato. Il governo Meloni mette sempre meno risorse, a rilento, senza continuità, senza possibilità di progettazione e di presa in carico dei pazienti. Inoltre le strutture idonee per la riabilitazione intensiva -ha aggiunto- non sono presenti in tutte le regioni, creando problemi di mobilità interregionale e impatto sulla continuità scolastica e i legami familiari”.
“Noi di Italia Viva, insieme alle opposizioni, portiamo avanti questa battaglia in Parlamento a fianco delle associazioni e a fianco delle studentesse e degli studenti che si sono mobilitati per chiedere attenzione su un tema che ormai riguarda anche bambini e bambine ed è, purtroppo, la seconda causa di morte nel mondo per i ragazzi tra i 12 e i 17 anni”.
Roma, 11 mar (Adnkronos) - Domani, mercoledì 12 marzo alle 17.30, presso la sala stampa della Camera dei deputati – via della Missione 4 a Roma – si terrà la presentazione del libro 'Antonio Martino, interventi istituzionali'. Lo rende noto Forza Italia.
All’evento interverranno i capigruppo azzurri alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri; Stefano Benigni, vicesegretario nazionale di Forza Italia e segretario nazionale del movimento giovanile azzurro e Marco Reguzzoni, presidente dell’associazione I Repubblicani e curatore della pubblicazione.
"Si tratta di un omaggio a un importante protagonista della storia politica del nostro Paese - spiega Reguzzoni –, un grande pensatore e liberale. Un esempio per i giovani, che proprio nel libro potranno trovare spunti e riflessioni ancora attualissimi in alcuni dei suoi discorsi pronunciati in occasioni istituzionali”. Il volume vanta i contributi di due importanti esponenti di Forza Italia: Letizia Moratti - che di Martino è stata collega di governo - e il vicesegretario e segretario nazionale dei Giovani di Forza Italia Stefano Benigni.
(Adnkronos) - “Il pensiero di Martino – sottolinea Benigni - continua a ispirare chiunque creda in una società libera, dinamica e meritocratica. La sua visione rimane un pilastro per tutti coloro che, come noi, ritengono che il futuro dei giovani dipenda dalla possibilità di costruirlo liberamente, senza imposizioni. Martino – ha aggiunto – è stato uno dei grandi protagonisti della storia del nostro movimento e per questo credo che debba essere parte del nostro “album di famiglia”, quella raccolta di grandi figure, fortemente voluta anche dal nostro Segretario Nazionale, Antonio Tajani, che saranno sempre un modello e un punto di riferimento per noi e per la nostra azione politica”.
(Adnkronos) - E' stato proprio l'uomo a chiamare il 112 per soccorrere la madre. Agli agenti ha raccontato che la donna, con diverse patologie, era caduta ma l'orario indicato e alcuni elementi non hanno convinto del tutto. A insospettire i poliziotti anche alcuni interventi recenti: erano state segnalate un paio di liti dopo che il quarantottenne, consulente, era tornato a vivere a casa della madre, dopo una separazione difficile.
Altro tassello contro il figlio l'aver incassato, il giorno dopo la morte della madre, un bonifico fatto dal conto della donna al suo per una cifra di 30mila euro. Interrogato su questo aspetto ha preferito non rispondere alle domande degli inquirenti. L'autospia, disposta dalla pm Giancarla Serafini, ha infine certificato i sospetti: il medico legale ha certificato la morte per soffocamento. Per l'uomo è scattato l'arresto per omicidio e maltrattamenti.
Palermo, 11 mar. (Adnkronos) - La Polizia di Stato di Trapani ha arrestato uno stalker seriale che violava sistematicamente le prescrizioni di divieto di avvicinamento alla ex compagna. Il personale del Commissariato di P.S. di Alcamo ha dato esecuzione all’ordine di arresto emesso dalla Corte d’Appello di Palermo nei confronti dello stalker di nazionalità rumena, di 46 anni. Nello specifico, l’Autorità Giudiziaria, a seguito delle reiterate violazioni della misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa, ha ritenuto di dover disporre l’aggravamento della stessa con la misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere. Difatti, nonostante la prescrizione di non avvicinarsi all’ex coniuge con l’obbligo di portare con sé il dispositivo elettronico anti-stalker, il cittadino rumeno girava indisturbato per la città lasciando in più occasioni il dispositivo a casa.
Peraltro, nell’ambito di una ulteriore attività d’indagine, l’arrestato è stato raggiunto da un provvedimento cautelare che disponeva il divieto di avvicinamento alla parte offesa, con applicazione del dispositivo elettronico, poiché lo stesso veniva ritenuto responsabile di analoghe condotte persecutorie poste in essere in pregiudizio di un’altra donna con cui aveva intrattenuto una relazione sentimentale.
L’arrestato è stato quindi fermato e condotto presso gli Uffici del Commissariato di P.S. per poi essere tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani. "La Polizia di Stato ribadisce il proprio impegno nella tutela delle vittime di stalking e violenza, invitando chiunque si trovi in situazioni analoghe a rivolgersi tempestivamente alle Forze dell’Ordine", si legge in una nota.
Roma, 11 mar. (Adnkronos) - Il Gruppo Dolomiti Energia ha preso parte alla terza edizione di Key - The Energy Transition Expo (alla Fiera di Rimini, dal 5 al 7 marzo), l’evento di riferimento in Italia dedicato al presente e al futuro dell’energia, fra tecnologie e soluzioni per la transizione energetica, strategie per il clima e rinnovabili.
"Noi portiamo l'esperienza di una società che è focalizzata solamente sulle rinnovabili, che ha fatto e operato una scelta particolare che continuiamo a perseguire. Siamo il primo operatore di sole rinnovabili in Italia e vogliamo continuare a crescere in questo settore e a integrare la catena del valore. Quindi vogliamo essere presenti su tutti i pezzi della catena del valore del settore energia, dalla produzione all'energy management, alla commercializzazione e a tutti i nostri clienti. E a crescere in maniera coordinata fra i vari settori in modo da avere una copertura automatica all'interno del gruppo fra la produzione e il consumo", spiega Stefano Granella, Ceo di Dolomiti Energia.
In Fiera sono state presentate le soluzioni integrate che il Gruppo propone per guidare la transizione energetica di imprese, aziende energivore, pubbliche amministrazioni, enti e clienti domestici in tutta Italia. Con attenzione a efficienza energetica, forniture energetiche innovative, rinnovabili, flessibilità energetica, ottimizzazione dei consumi, uso consapevole delle risorse.
Alla lunga storia di sostenibilità del Gruppo si sono aggiunte di recente tre importanti tappe. Il Gruppo è, infatti, il primo player nazionale con un portafoglio di impianti 100% rinnovabili tra i vincitori delle aste del Capacity Market 2026 di Terna, introdotto per favorire la decarbonizzazione e assicurare la stabilità del sistema elettrico italiano.
Inoltre, in ottica di diversificazione ulteriore della produzione rinnovabile e per consolidare la propria posizione tra le grandi multiutility italiane (il Gruppo è quarto produttore italiano di energia idroelettrica), il Gruppo ha di recente perfezionato una partnership strategica con il Gruppo Ivpc, attivo nel settore delle energie rinnovabili in Italia, per ampliare la generazione da eolico e fotovoltaico. La prima iniziativa di successo nata da questa partnership è la recente messa in esercizio di un nuovo impianto fotovoltaico ad Apricena in Puglia.
Infine, il Gruppo ha dato vita al progetto Renewability, prima community remota di prosumer in Italia. È un modello di consorzio che offre alle aziende l’opportunità di investire in impianti di produzione da fonte rinnovabile e di approvvigionarsi dell’energia prodotta dai propri impianti, svincolandosi dall’andamento dei prezzi dell’energia. In qualità di aggregatori nell’ambito del meccanismo Energy Release 2.0, Dolomiti Energia mette a disposizione una capacità produttiva di energia rinnovabile, grazie ad impianti di prossima realizzazione.