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Egitto, nave cargo resta incagliata nel canale di Suez: liberata dai rimorchiatori, riprende il traffico marittimo

L'imbarcazione MV Glory, che trasporta oltre 65mila tonnellate di mais, era partita dall'Ucraina ed è diretta in Cina. La compagnia armatrice, la norvegese Leth, ha comunicato che il problema è stato risolto e "21 navi in direzione sud riprenderanno i loro transiti. Previsti solo piccoli ritardi"

Una nave cargo è rimasta incagliata nel Canale di Suez per circa due ore, appena a sud di Port Said sul Mar Mediterraneo. L’imbarcazione, MV Glory, è lunga 225 metri e trasporta oltre 65mila tonnellate di mais dall’Ucraina diretto in Cina. La compagnia armatrice, la norvegese Leth, ha comunicato che il cargo è stato rimesso in navigazione dai rimorchiatori dell’Autorità del Canale di Suez e che il traffico marittimo dovrebbe riprendere regolarmente alle ore 11: “21 navi in direzione sud inizieranno/riprenderanno i loro transiti. Previsti solo piccoli ritardi“. La MV Glory si era incagliata navigando in direzione sud vicino alla città di Qantara, nella provincia di Ismailia del Canale di Suez: l’ipotesi è che all’incidente avrebbe contribuito il maltempo.

Il precedente – L’incagliamento odierno ha riportato alla mente quanto accaduto meno di due anni fa, nel marzo 2021, quando la nave portacontainer Ever Given, lunga 400 metri e con un carico di 220mila tonnellate, si incagliò bloccando per una settimana il traffico sulla strategica via d’acqua che collega l’Asia all’Europa e interrompendo catene di approvvigionamento globali con ripercussioni durate mesi. L’uso del canale risparmia infatti una deviazione di tre settimane per circumnavigare l’Africa, ma in alcuni punti è largo appena 200 metri e profondo 24. Circa il 12% del commercio globale passa attraverso il Canale di Suez con un flusso giornaliero di merci del valore di 10 miliardi di dollari, secondo Lloyd’s List.

La portacontainer Ever Given era stata disincagliata solo dopo l’intervento di 10 enormi rimorchiatori e due draghe. La nave era stata sequestrata e aveva ripreso la navigazione a luglio 2021.Il fornitore globale americano-britannico di dati e infrastrutture del mercato finanziario Refinitiv aveva stimato che i pedaggi persi dall’Egitto nella primavera di quell’anno ammontassero a quasi 100 milioni di dollari.