Secondo quanto riportato dalla testata Korea Economic Daily, Ford e l’azienda coreana SK Innovation hanno sospeso la costruzione di un impianto per la produzione di batterie in Turchia, che avrebbe dovuto entrare in funzione nel 2025 con una capacità produttiva annua compresa tra 30 e 45 gigawattora e che rientrava nell’obiettivo del costruttore americano di produrre 2 milioni di veicoli elettrici all’anno entro il 2026.

Il business sarebbe stato il risultato di un accordo siglato la scorsa primavera dalle due aziende. “Dopo la firma del memorandum d’intesa nel marzo 2022, abbiamo discusso il caso della joint venture in Turchia, ma le discussioni non si sono concluse. La decisione finale di interrompere o meno le trattative per la joint venture non è ancora stata presa”, ha fatto sapere in una nota SK On, la divisione di SK che si occupa di batterie e possiede stabilimenti di produzione Corea del Sud, Cina, Ungheria e Stati Uniti, annoverando tra i suoi clienti, oltra a Ford, anche Volkswagen e Hyundai.

Il motivo della sospensione (non si capisce se momentanea o definitiva) del progetto, stando a quanto riporta la testata coreana, sta nell’aumento dei tassi di interesse a livello mondiale e all’indebolimento della domanda di veicoli elettrici in Europa.

L’impianto avrebbe dovuto produrre celle NMC ad alto tenore di nichel per l’assemblaggio in moduli di batterie. Mentre per quanto riguarda Ford, giova ricordare che nel 2023 ha in programma di costruire in Turchia una nuova versione del Transit Custom per il mercato europeo, comprendente varianti completamente elettriche e ibride oltre alla versione con motore a combustione.

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