I report dell'Ufficio studi del gruppo Tecnocasa e di Immobiliare.it Insights. A Roma occorrono 9,2 annualità di stipendio, a Firenze 9,1. Le città meno costose sono Palermo e Genova: bastano rispettivamente 3,6 e 3,3 annualità
Chi abita nelle grandi città deve riuscire a mettere da parte in media dai sei ai nove anni di stipendio per poter acquistare una casa. A mettere in fila i numeri è un report dell’Ufficio studi del gruppo Tecnocasa, che ha analizzato i dati del primo semestre del 2022. La città più cara è Milano, dove occorrono 13,2 annualità di stipendio per acquistare un immobile. Già nel 2019 nel capoluogo lombardo occorrevano undici anni di stipendio per comprare un immobile e negli ultimi anni il trend si è consolidato. Il capoluogo lombardo resta in vetta alla classifica delle città più care. A Roma occorrono invece 9,2 annualità di stipendio, a Firenze 9,1. Le città meno esose sono Palermo e Genova, rispettivamente con 3,6 e 3,3.
Andando indietro nel tempo, gli anni in cui occorrevano più annualità per acquistare casa secondo Tecnocasa sono stati il 2006 e il 2007, quando i tassi di crescita dei prezzi hanno toccato l’apice. All’epoca la città più costosa dove occorrevano più anni di lavoro per pagare la casa era Roma con 14,8 annualità, seguita da Milano con 14 e da Firenze con 12,5. Dal 2008 in poi, in concomitanza con la crisi del mercato immobiliare, le annualità per acquistare casa sono diminuite nel tempo fino al 2017 quando è iniziata la ripresa dei valori immobiliari. Nel 2019 Milano è balzata in vetta alla classifica diventando la città più costosa dove occorre destinare all’acquisto della casa ben 11 anni di stipendio. Balza all’occhio Genova che nel 2020 tocca il minimo delle annualità per acquistare casa (3,3) a causa della forte perdita di valore andata avanti nel tempo. Nel 2007 a Genova occorrevano 7,7 annualità.