A record le vendite di Rolls Royce e Bentley (tra gli optionals anche interni in legno di 5mila anni). Sempre più utilizzati i jet privati con un costo medio di 20mila euro all'ora e con pesanti ricadute ambientali. Nonostante un anno difficile per le borse, l'élite dei super ricchi non conosce crisi
Il 2022 è stato un anno difficile per tutti. Anzi no. Per chi di soldi ne ha tanti la crisi non arriva mai e l’inflazione fa il solletico o diventa un’occasione per incrementare i guadagni. Ce ne si accorge anche dando un’occhiata all’andamento di vendita di prodotti e servizi di ultra lusso, tutti con fatturati inesorabilmente in crescita. Ieri Rolls Royce ha annunciato di non aver mai venduto tante auto come nel 2022 nei suoi 119 anni di storia. Prezzo medio di listino mezzo milione di euro ma con i modelli di punta come il suv si arriva facilmente ai due milioni. La prestigiosa casa britannica (oggi controllata dalla tedesca Bmw) rivendica come punto di forza il fatto di mettere a disposizione dei clienti “optionals oltre qualsiasi immaginazione”. Risultati record sono stati comunicati oggi anche da Bentley, altro marchio del lusso sulle quattro ruote. La società ha registrato una crescita delle vendite in tutti i mercati ad eccezione della Cina. Il suv Bentayga, che ha un prezzo di partenza di circa 150mila sterline (180mila euro), è rimasto il modello più venduto, rappresentando il 42% delle vendite.
Come Rolls Royce anche Bentley si è concentrata sulla personalizzazione, dalla pelle cucita a mano alle finiture che vanno dal noce al legno di koa, o persino al legno di 5mila anni pescato nelle paludi basse dell’Inghilterra. Il prezzo medio di vendita è così salito in pochi anni di quasi il 30% a 220mila euro. Ma, con buona pace dell’ambiente, è con i jet privati che davvero non si bada più a spese. Il ricorso a questo tipo di trasporto si era impennato durante la pandemia a causa dello stop quasi totali dei collegamenti commerciali ma da allora non è mai più sceso nonostante la ripresa pressoché completa dei voli di linea. Del resto ai lussi ci si abitua in fretta. Nel 2022 i voli provati sono aumentati anzi del 10% rispetto al 2021. Secondo quanto riporta il quotidiano londinese Financial Times i principali operatori del settori registrano incrementi del giro d’affari del 30-40% e questo a dispetto delle crescenti polemiche sull’uso di un sistema di trasporto estremamente inquinante. Il costo per volare su un velivolo personale è salito del 21% attestandosi in media a poco meno di 12mila euro l’ora. Ma tra chi li utilizza importa a qualcuno? E si che l’anno appena trascorso ha visto andare in fumo miliardi bruciati sui listini azionari. Elon Musk ha stabilito un nuovo record personale diventando il primo uomo a perdere 200 miliardi di dollari di patrimonio personale in 12 mesi. Ora deve “accontentarsi” di un tesoretto di 140 miliardi. Il patron di Tesla ha ceduto lo scettro di uomo più ricco del mondo al francese Bernard Arnault che regna sul colosso del lusso Lvmh (non a caso uno dei pochi gruppi le cui azioni sono cresciute lo scorso anno). Perché