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“L’era delle Farfalle è morta”: il post della capitana della nazionale di ginnastica ritmica

Alessia Maurelli, insieme a Martina Centofanti, comunica che la squadra azzurra "non si riconoscerà mai più" con quel soprannome

Non vogliono più essere chiamate “Farfalle“. La ginnastica ritmica è alle prese con lo scandalo nato dalle denunce di diverse atlete, che hanno raccontato abusi e vessazioni psicologiche anche ai vertici del movimento, in quell’accademia di Desio dove sotto la guida della direttrice tecnica Emanuela Maccarani è nata una Nazionale vincente che ha segnato un’intera epoca. Ora Maccarani è indagata dalla Procura di Monza insieme alla sua assistente Olga Tishina per presunti maltrattamenti, mentre entrambe sono già state deferite dalla procura federale. E la capitana delle Farfalle, Alessia Maurelli, ha pubblicato un durissimo post su Instagram che sancisce la fine delle “Farfalle”.

“L’era delle ‘Farfalle’ NATA giornalisticamente ad Agosto del 2004, MUORE dopo 18 anni sempre giornalisticamente a Novembre 2022”, scrive Maurelli nel post, condiviso con Martina Centofanti, l’altra atleta più rappresentativa della Nazionale azzurra di ginnastica ritmica che a Tokyo 2021 conquistò la medaglia di bronzo, dopo il bronzo di Londra 2012 e l’argentino di Atene 2004. Proprio ai quei Giochi nacque l’appellativo di “Farfalle” che oggi le stesse ginnaste ripudiano. Dando la loro spiegazione: “La rottura è dolorosa ed irreversibile, dato soprattutto il peso insostenibile di un collegamento diretto e ormai mediaticamente inevitabile a violenze e abusi che non rispecchia il nostro stesso ideale di libertà”.

Maurelli e Centofanti, parlando evidentemente a nome di tutta la Nazionale, sembrano condannare il collegamento diretto tra i presunti abusi e il mondo della ginnastica ritmica. E concludono con un messaggio chiaro: “L’attuale e futura Squadra Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica non si riconoscerà MAI PIÙ con il soprannome FARFALLE”. Lo strappo è totale. Nel frattempo la loro allenatrice Maccarani, mentre attende l’esito delle indagini preliminari e del procedimento sportivo, giovedì conoscerà il suo futuro: a Roma è convocato un consiglio straordinario della Federginnastica, durante il quale si deciderà se rinnovare il contratto della direttrice tecnica oppure interromperlo.