La proposta è stata approvata dal Consiglio comunale di Milano ed è stata accolta con entusiasmo dalla Giunta. Di tutt'altro avviso, invece, Matteo Salvini che su Twitter ha commentato: "Ricordo al sindaco e al PD che a Milano la gente vorrebbe anche lavorare"
Il consiglio comunale di Milano ha approvato un ordine del giorno che prevede un limite di velocità di 30 chilometri orari in tutta la città a partire dal 1°gennaio 2024. Il documento approvato a Palazzo Marino invita il sindaco Beppe Sala a proclamare “Milano Città 30“, allineandosi a quanto già fatto da altre città. Il Comune di Bologna, negli scorsi mesi, ha dato il via al piano “Bologna Città 30”, diventando una delle prime città italiane a seguire il percorso tracciato dal Parlamento europeo attraverso un piano che si propone di ridurre sensibilmente il numero di incidenti stradali e provocare meno morti lungo le strade.
A Milano, il consigliere Marco Mazzei, primo firmatario della proposta, eletto a Palazzo Marino con la lista Sala, ha sottolineato che “l’impatto tra un’automobile che viaggia a 50 chilometri orari e un pedone o un ciclista è quasi sempre fatale per l’utente leggero della strada, e al contrario l’impatto a 30 chilometri non è quasi mai letale e offre ampie rassicurazioni sulla minore gravità delle conseguenze”.
All’interno della proposta sottoposta ed approvata nell’aula del Consiglio comunale, sono stati riportati i dati Aci-Istat, secondo cui il 70% degli incidenti in Italia vede tra le principali causa proprio l‘eccesso di velocità. L’ordine del giorno presentato da Mazzei è stato accolto favorevolmente anche dall”assessore alla Mobilità del Comune Arianna Censi, che ha spiegato: “Quello della riduzione della velocità in città è un obiettivo che stiamo cercando di percorrere e raggiungere. È da qua che si costruisce la cultura di una città e questa rappresenta già la strategia di molte città europee”. Su Twitter, invece, l’intervento di Matteo Salvini è di tutt’altro tenore: “Ricordo al sindaco e al PD che a Milano la gente vorrebbe anche lavorare”, ha detto il Ministro.