I truffatori, secondo quanto riferito dalla Polizia, martedì pomeriggio hanno telefonato alla donna che vive in uno stabile nei pressi di piazza del Duomo, a Milano, affermando che il figlio aveva avuto un incidente automobilistico, che per motivi di colpa viabilistica era stato arrestato, e che servivano 12.500 euro per la sua liberazione su cauzione
Le hanno telefonato sostenendo di essere carabinieri e che il figlio era rimasto coinvolto in un incidente stradale, da lui causato, e per questo era stato arrestato. “Può tornare libero solo su cauzione”, che in Italia non è prevista dall’ordinamento giuridico ma è una fattispecie assai nota nell’immaginario collettivo per film e serie tv statunitensi. È iniziata così una truffa milionaria messa a segno a Milano ai danni di un’anziana ereditiera che appartiene a una storica famiglia di imprenditori aeronautici lombardi, forse la più blasonata della storia del volo italiano, i Caproni.
I truffatori, secondo quanto riferito dalla Polizia, che indaga sul caso, martedì pomeriggio hanno telefonato alla donna, di 88 anni, che vive in uno stabile nei pressi di piazza del Duomo, affermando che il figlio aveva avuto un incidente automobilistico, che per motivi di colpa viabilistica era stato arrestato, e che servivano 12.500 euro per la sua liberazione su cauzione. Per avallare il raggiro i truffatori le avevano anche passato al telefono un secondo attore, che impersonava un maresciallo e naturalmente ha ribadito la gravità e l’urgenza della situazione. Dopo aver messo l’anziana in grande allarme, i truffatori hanno preso accordi per un incontro direttamente a domicilio, per ritirare la somma.
E così verso le 15 di martedì un giovane sui 25 anni, si è presentato a casa della donna è si è fatto consegnare soldi, ori e una preziosa collezione numismatica, il tutto per un valore ancora da quantificare ma che si ritiene possa aggirarsi intorno ai 4 milioni di euro. Del caso al momento è stata informata la pm di turno Ilaria Perinu, poi l’indagine dopo la formale denuncia della signora Caproni passerà al pool truffe guidato dall’aggiunto Eugenio Fusco. La vittima è parente di Giovanni Battista Caproni, grande imprenditore metalmeccanico italiano e pioniere del volo, che nel 1910 a Somma Lombardo, in provincia di Varese, fondò la Officine Caproni, che negli Anni trenta raggiunse i 50mila dipendenti e che attraversò due conflitti mondiali con sedi negli Stati Uniti, in Perù, Bulgaria e Belgio, con 170 tipi di aerei realizzati e oltre 70 record nel mondo dell’aviazione.