di Camilla Rovelli* e Nancy Agnese Zoda**
Albert Einstein aveva compreso l’enorme valore della volontà intesa come forza che ci guida in ogni scelta, piccola o grande che sia, tanto da affermare che: “C’è una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà”.
Attivare la volontà
Tutti noi possediamo la volontà, che possiamo utilizzare per fare scelte consapevoli e mettere in atto processi decisionali efficaci. Volontà non intesa secondo l’accezione “vittoriana”, che la viveva come ferrea imposizione “doveristica” o come forza per la repressione di impulsi, bensì come una forza centrale che dirige tutti gli aspetti della nostra personalità e che, dal centro, ci permette di fare scelte consapevoli per guidare la nostra vita verso la sua migliore espressione.
La volontà è come il volante di un’automobile o il timone di una barca. Quando impariamo a contattarla e a usarla ci sentiamo padroni di noi stessi invece che in balìa degli eventi. Esiste un metodo che si può imparare e sperimentare, che porta grandi vantaggi: saper decidere più velocemente; saper scegliere di realizzare obiettivi sfidanti anche quando il futuro è incerto; saper motivare se stessi e il proprio team a lavorare con entusiasmo ogni giorno, utilizzando gli eventuali ostacoli come opportunità per compiere scelte ancora più mirate ed efficaci per conseguire obiettivi importanti.
Allenare la volontà in ambito aziendale
Roberto Assagioli, padre della psicosintesi (1888-1974), affermava che la volontà è una competenza. E’ come un muscolo, diremmo noi oggi. Può essere allenata e rinforzata. Non occorrono particolari abilità, basta seguire un buon programma di allenamento con un trainer coach specializzato. Recenti studi nel campo delle neuroscienze, condotti dagli psicologi australiani Oaten e Cheng, confermano che non solo la volontà può essere allenata, ma anche che, quando viene rinforzata in un settore della nostra vita, l’effetto viene trasferito anche in altri campi.
Roberto Assagioli ha individuato un metodo per attivare il processo decisionale proprio e del proprio team, in modo che ogni intenzione si trasformi in scelta e quindi in azione concreta. Attraverso la conoscenza, l’analisi e la messa in pratica dei sei stadi di cui si compone questo metodo, ognuno può imparare a guidare se stesso e il proprio team nell’individuare i punti di forza e i punti di miglioramento dei processi decisionali che stanno alla base del raggiungimento degli obiettivi.
I diversi tipi di volontà
La volontà psicosintetica è quella che integra soprattutto tre aspetti: forza, sapienza e bontà. La volontà forte è l’energia e il potere della volontà. Sviluppando l’aspetto forza della volontà ci assicuriamo che un atto di volontà abbia intensità, abbastanza fuoco o benzina per realizzare il suo proposito. La volontà sapiente è quella che permette di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, valutando e utilizzando in modo adeguato tutte le risorse che abbiamo a disposizione. La volontà buona è la capacità di saper prendere le decisioni migliori per il proprio bene, per quello delle persone che ci circondano e per tutto il pianeta.
Mettere in pratica il “volere consapevole”
Volere consapevolmente è fondamentale, ma cosa significa? Per dirlo con le parole di Assagioli: “Mi sono reso conto di essere libero di poter scegliere tra due atteggiamenti diversi nei confronti della mia situazione dando a questa situazione un certo significato, oppure un altro, utilizzandola in un modo o in un altro. Non avevo alcun dubbio: dipendeva da me”. Anche quando non possiamo decidere il cosa possiamo sempre decidere il come. La psicosintesi ci insegna che siamo sempre liberi di scegliere, che c’è sempre una scelta che possiamo fare. Questa possibilità di scegliere sempre rappresenta il nostro “volere consapevole”.
*Master Certified Coach, disegna programmi sistemici di Cultural Change, New Mindset Adoption.
**Psicosintetista, Professional Certified Coach, Senior Trainer, Chief Happiness Officer, esperta in “Coach the Will!”