La famiglia naturale, composta da un padre e una madre che si amano e che crescono con affetto i figli, non è mai esistita. Cercarla nel passato è come dare la caccia al mitico elefante bianco che sulla schiena ha la mappa di Gardaland.

Ma, benedette creature, voi state fantasticando di una famiglia portatrice di civiltà che invece era un padiglione del museo degli orrori. La famiglia naturale, quella vera, non vi piace perché era promiscua, con allevamento collettivo dei bimbi e l’amore libero. Era la famiglia matriarcale dei pescatori contadini che ci hanno lasciato sepolture e case molto modeste, niente mura difensive, niente palazzi, non conoscevano re e non praticavano la guerra…

Capisco che questa famiglia primitiva non piaccia ai cultori della monogamia eterosessuale (che poi magari vanno con le escort), ma come fai a spacciarmi come famiglia dell’amore una situazione nella quale il maschio era proprietario della moglie, spesso molte mogli e concubine che generalmente non avevano nessun diritto, neppure quello di avere proprietà?

Mi dici che vuoi una famiglia con un padre e una madre… Ma se il padre è uno e le mamme 12 ti va bene lo stesso? E se le spose vengono comprate al bar delle mucche e non c’è ombra d’amore, ti va bene uguale? E anche se la moglie ha 12 anni e il marito 70? Ho visto persone apparentemente cristiane inneggiare alla famiglia naturale dei faraoni… un padre, una madre e 2 figlie. Che poi il padre si sposa le figlie! È naturale? Ma dai! È orribile!

Se provi a leggere l’Iliade o la Bibbia lo capisci subito che le società schiaviste avevano una visione dei rapporti umani spaventosa e non c’era proprio una famiglia amorevole naturale. L’Iliade inizia con una rissa tra Achille (amante di Patroclo?) e Agamennone per la spartizione del bottino costituito in parte di schiave da stuprare.
Quel raffinato del Pelide apostrofa il capo supremo della ghenga chiamandolo “faccia di cane”. E in effetti quell’Agamennone è proprio sterco di babbuino, visto che per propiziarsi il favore dei suoi Dei sanguinari arriva a uccidere la propria figlia Ifigenia! E sinceramente toccherebbe ammettere che in certi passi il Dio dell’Antico testamento non appare proprio un Dio d’amore, ad esempio: “Dio ordinò a Mosè di uccidere ogni maschio madianita tra i bambini” e “ogni donna che ha avuto rapporti sessuali con un uomo” – “Ma tutte le fanciulle che non hanno avuto rapporti sessuali con uomini, lasciatele in vita per voi.” (Numeri, 31:17-18).

E l’ordine viene ripetuto anche per quel che riguarda gli Ittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei. E quando Mosè scopre che il suo esercito ha risparmiato donne e bambini si arrabbia come una biscia e fa sterminare i superstiti a esclusione delle femmine che non hanno ancora conosciuto un uomo. A questo aggiungi che un uomo poteva sposare più mogli, oltre alle schiave, ed ecco che la famiglia biblica ci appare un carnaio immorale.

Caro cercatore della famiglia naturale, resto poi interdetto quando ti vedo esaltare la famiglia della Grecia classica, che traeva forza dallo scambio dei figli maschi che i padri realizzavano con gli amici. I giovinetti venivano avviati all’arte della guerra e della sodomia da un amico del padre, che lo ricambiava offrendogli il proprio figlio imberbe. E quanto caschi male ipotizzando l’esistenza della santa e amorevole famiglia naturale nell’antica Roma… un girone dell’inferno per le donne… Una civiltà sadica. Ai tempi di Traiano, 40 mila prigionieri di guerra furono massacrati al Colosseo nel giro di 30 giorni, mentre sugli spalti prostitute e prostituti che spesso avevano poco più di 5 anni venivano usati da un pubblico di bestie ubriache di violenza e vino condito con zucchero e piombo. A quei tempi il capofamiglia poteva decidere di abbandonare le neonate femmine se valutava che di donne ce ne fossero già abbastanza.

Certo dev’essere veramente una sofferenza per questi cercatori di famiglie naturali imbattersi nella dura realtà della storia… Le provano tutte! Addirittura ho letto l’elogio della famiglia dei nobili cinesi, composta da un padre e 50 mogli e concubine con il condimento della perversione sessuale che portava a deformare orrendamente i piedi delle donne con stretti bendaggi quando erano ancora bambine. Così i piedi non potevano crescere e si trasformavano in protuberanze ritorte e dolenti. Quei piedi deformi erano più efficienti delle catene. Azzoppavano le donne per essere sicuri che fossero realmente incapaci di vivere autonomamente.

Ed è osservando questa diffusa mancanza di senso storico che vien da riflettere sul nozionismo scolastico: fanno imparare a memoria i nomi e le date e non raccontano l’evolversi della qualità della vita nei secoli.

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