“Non castrate chimicamente mio figlio”. È tornata ed emergere sui media statunitensi la vicenda famigliare di Jeff Younger, un analista bancario di Dallas in Texas, che da tempo combatte contro la sua ex moglie, la pediatra Anne Georgulas, che ha trasferito James, il loro figlio di 9 anni in California dandogli un nuovo nome, Luna, e a quanto pare l’intenzione di darle anche un nuovo sesso. Poche ore fa Younger è apparso al Tucker Carlson Tonight della Fox News ipotizzando che la Georgulas abbia intenzione di “castrare chimicamente” James per farlo diventare definitivamente Luna.
L’uomo ha condiviso un video mostrato in diretta dove al figlio novenne viene chiesto se è un ragazzo e lui risponde: “No, sono una ragazza”. “Il mio sangue si è gelato quando ho capito cosa la mia ex aveva pianificato per mio figlio”, ha affermato Younger nel talk Fox. Secondo Younger la sua ex moglie aveva deliberatamente trasferito suo figlio e il fratello gemello del ragazzo in California pochi giorni prima che la legge statale sul “rifugio trans” entrasse in vigore il giorno di Capodanno.
La legge prevede la protezione per i bambini transgender e le loro famiglie se – come ha scritto su Twitter il senatore dem, Scott Wiener, autore dell’impianto generale di questa legge – vengono criminalizzati nei loro stati d’origine”. Secondo Younger la sua ex aveva iniziato a pensare che James dovesse cambiare sesso fin da quando aveva 2 anni. Dall’altro lato, la signora Georgulas ha sostenuto da tempo che James è transgender, che preferisce indossare abiti femminili e gli piace essere chiamato “Luna”. Un terapista di genere che ha valutato James gli ha consigliato di iniziare la transizione indossando abiti e passando per “Luna” dopo che sua madre ha detto che il bambino aveva richiesto un “giocattolo da ragazza” e voleva essere uno dei personaggi femminili del film della Disney, Frozen.
La battaglia per la custodia di James dura comunque da anni e ha portato a diverse sentenze, diametralmente opposte: nel 2019 un giudice di Dallas stabilì che James Younger e suo fratello gemello, Jude dovessero rimanere sotto custodia congiunta di entrambi i genitori; invece nell’agosto 2021 un altro giudice ha concesso a Georgulas la piena custodia dei bambini. Una successiva ordinanza del tribunale, però, ha specificato che “nessun genitore può trattare un bambino con terapia di soppressione ormonale, bloccanti della pubertà e/o intervento chirurgico di riassegnazione transgender senza il consenso dei genitori o un’ordinanza del tribunale”.
Per questo fatto, spiega Younger, la sua ex moglie è fuggita alla chetichella in California. Younger aveva presentato una petizione alla Corte Suprema del Texas per ordinare a Georgulas di riportare i loro figli in Texas prima che la nuova legge della California entrasse in vigore, ma alla vigilia di Capodanno la sua richiesta è stata respinta (8 giudici a 1) sottolineando da un lato il carattere “speculativo” dell’appello (non c’è prova che la ex voglia castrare chimicamente James ndr) però che “se Georgulas cercherà di sottoporre il figlio a una transizione di genere senza il consenso dell’ex marito, Younger potrà fare immediato ricorso”. Infine, dietro a questo lungo e aspro confronto familiare si è creata negli ultimi anni anche una battaglia politica tra repubblicani ultra conservatori e democratici ultra LGBTQ+. Tanto che Younger ha “sfruttato” la sua situazione personale per candidarsi in un seggio distrettuale nella periferia di Dallas, finendo però battuto dall’altro candidato repubblicano prima ancora di sfidare l’avversario dem. Nel suo sito web dove presentava le motivazioni sul perché si candidava, Younger aveva scritto come prima frase: “Lo Stato del Texas sta cercando di trasformare mio figlio in una ragazza”.
