Un siluro che, secondo i media russi, è in grado di “innescare uno tsunami radioattivo di 500 metri che potrebbe spazzare via il Regno Unito“. L’ennesima prova di forza di Vladimir Putin in fatto di armamenti di ultima generazione si chiama Poseidon che nelle scorse ore ha ultimato i test di lancio dal sottomarino nucleare russo Belgorod, come spiega una fonte del ministero della Difesa alla Tass. “Prove di lancio del supersiluro Poseidon sono state effettuate per valutare le performance del sottomarino a varie profondità”, ha precisato la fonte.

Dopo aver deciso il dispiegamento dei missili ipersonici Tsirkon nel Mediterraneo, nell’ambito della missione condotta dalla fregata Ammiraglio Gorshkov, Mosca mostra l’ultimo prodotto d’élite della sua industria bellica presentando un’altra arma atomica da inserire nel proprio arsenale. E il nome che le è già stato affibbiato lascia solo immaginare la potenza che è in grado di sprigionare: “Il siluro dell’Apocalisse”.

Da mesi la Nato monitora gli spostamenti del sottomarino Belgorod, dato che si tratta del più grande e moderno sommergibile nucleare della flotta di Mosca. Ed è l’unico progettato per impiegare il siluro Poseidon, presentato da Putin nel 2018 come uno dei sistemi che restituirà la supremazia strategica alla Russia. L’ordigno è in grado di viaggiare sotto le onde per 10mila chilometri con l’obiettivo di esplodere in vicinanza delle coste generando uno tsunami nucleare talmente potente da spazzare via città come New York o Los Angeles.

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