I luoghi della cultura inaccessibili alle persone con disabilità motoria. A Capri. La denuncia è di Christian Durso, 31 anni, residente ad Anacapri che può spostarsi solo con la sua sedia a rotelle e chiede di eliminare le barriere architettoniche che impediscono l’accesso a due importanti siti dell’isola, la Certosa e i Giardini di Augusto. E lo fa rivolgendo un appello scritto al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, oltre che al Comune di Capri. “All’ingresso della Certosa di San Giacomo che, tra l’altro, è anche biblioteca comunale, c’è una ripida discesa con uno scivolo in forte pendenza, pericolosi anche per i pedoni o per i genitori con i figli in passeggino” spiega a ilfattoquotidiano.it. Un limite che gli ha persino impedito di verificare di persona se e quante barriere architettoniche ci fossero all’interno del sito, perché alla Certosa lui non ci è neppure potuto arrivare. E dire che l’ingresso è aperto e libero al pubblico.
La denuncia di Christian – “Anche ai Giardini di Augusto – spiega – l’accesso è ostacolato da alcuni scalini”. E, anche in questo caso, spiega il 31enne nella mail che ha inviato al ministro, potrebbe non essere l’unico ostacolo. “Quelle menzionate potrebbero non essere le uniche barriere da eliminare ma, non potendo accedere ai siti in questione, sono le uniche che posso documentare”. Ma il problema non riguarda solo i siti della cultura. “Non posso accedere alle filiali di due istituti bancari a cui ho inoltrato un richiamo e neppure all’ufficio postale di Capri. Purtroppo le leggi che ci tutelano sono spesso disattese” denuncia. Il riferimento è alla legge 13/89, che stabilisce i termini e le modalità in cui deve essere garantita l’accessibilità ai vari ambienti di edifici pubblici e privati, ma anche alla legge 104 del 1992, che disciplina la rimozione degli ostacoli nello sport, nel turismo e nelle attività ricreative.
La battaglia (vinta) del Belvedere – Ad Anacapri, invece, dopo anni di segnalazioni l’ufficio postale è totalmente accessibile. E non è l’unica battaglia vinta da Christian, che è riuscito a far rimuovere i cinque gradini che impedivano alle persone con difficoltà motorie di raggiungere il Belvedere della Migliara, uno dei panorami più belli e conosciuti dell’isola. Dopo una battaglia che andava avanti dal 2016 e che lo ha visto impegnato per due anni a inviare segnalazioni al Comune, esposti alle autorità competenti e persino a lanciare un appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Poi si è rivolto all’Associazione Luca Coscioni, che lo ha affiancato. Alla fine, il Tribunale di Napoli ha condannato il Comune di Anacapri per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità. L’ordinanza è stata emessa proprio in accoglimento di un ricorso presentato da Christian Durso e dall’Associazione Luca Coscioni. Nel frattempo, il Comune ha rimosso le barriere e fatto eseguire i lavori necessari a rendere accessibile il Belvedere anche alle persone con disabilità motoria.