“Fratelli d’Italia ha sempre parlato di sicurezza mentre qui siamo di fronte a reati come furto, sequestro di persona, violenza privata che potranno essere procedibili solo con querela”. Federico Cafierro De Raho, deputato M5S, commenta il caso sollevato da Il Fatto Quotidiano sugli effetti concreti dell’introduzione della riforma Cartabia. Così, spiega, “se un mafioso sequestra un cittadino, anche se risulta dalle indagini, non sarà più possibile perseguire il mafioso senza la querela”. “Serve una nuova disposizione di legge per abrogare questa norma”, afferma l’ex Procuratore Nazionale Antimafia. “Qui non si parla di ‘giustizialismo’, si tratta di giustizia, si tratta di garantire ai cittadini sicurezza”, continua.
Che l’introduzione dei reati non più perseguibili senza querela siano necessari per soddisfare le richieste europee legate al Pnrr, anche attraverso la riduzione del numero dei processi da celebrare, per De Raho è “una giustificazione assolutamente non accettabile”. “Il Pnrr vuole protezione, garanzia, invece chiudere i processi significa non garantire giustizia – spiega ancora al Fattoquotidiano.it – Non significa accelerare il corso della giustizia, significa lasciare che gli autori dei reati se ne vadano impuniti a casa. La forza dissuasiva del non commettere i reati non c’è più e si va verso una deriva agevolativa della consumazione di reati”.
De Raho contesta anche le nuove norme dell’ergastolo ostativo “più convenienti per i mafiosi” e sottolinea che con l’annunciata riduzione delle intercettazioni, con il nuovo codice appalti e l’arretramento del contrasto alla corruzione, “non si contrastano Mafia, corruzione ed evasione fiscale e non si da sicurezza ai cittadini, ma si fa un’apertura verso coloro che commettono reati”.